Come sarà l’industria di processo nel 2025?

Più flessibile, più integrata, più biotecnologica: lo dicono gli esperti. Ad Achema 2018 (Francoforte, 11 - 15 giugno) riflettori puntati sulle tendenze più significative del comparto chimico-farmaceutico.

Sono tre i macrotrend individuati dagli organizzatori di Achema per fare chiarezza sulle ultime evoluzioni del settore e favorire l’orientamento dei visitatori tra le molte proposte dell’offerta espositiva*.
Trasversali all’intera supply chain - dalle attrezzature, ai processi ai modelli di business - richiamano l’attenzione sugli sviluppi più attuali che interessano tutti gli stakeholders dell’industria di processo chimico/farmaceutico.

Produzione flessibile
Lungi dall’essere fine a se stessa, la digitalizzazione è, da tempo, un importante motore di sviluppo per l’industria di processo.
Offre, infatti, uno strumento importante per garantire una flessibilità sempre maggiore in produzione, chiamata a gestire fattori variabili ed eterogenei: materie prime diverse, un più volatile approvvigionamento di energia, richieste di prodotti sempre più personalizzati, ecc…
Ad Achema sono molte le soluzioni in mostra che rappresentano un concreto avanzamento in tal senso: impianti modulari che possono essere assemblati da componenti “plug and play” in base alle esigenze applicative, volumi di produzione o location diversi; tecnologie avanzate che consentano variazioni del volume di produzione a seconda, ad esempio, dell’approvvigionamento energetico; controlli automatizzati che eseguano misurazioni in tempo reale per ottimizzare i processi.

Logistica chimica e farmaceutica
Un tempo percepite come qualcosa che accadeva fuori dai cancelli della fabbrica, in tempi di supply chain integrata le applicazioni della logistica chimica e farmaceutica sono diventate un fattore significativo nei processi di produzione.
In alcuni ambiti, come la medicina personalizzata, le funzioni relative alla logistica sono parte stessa del prodotto. Infatti, a fronte di un numero sempre maggiore di nuove terapie basate su prelievi-campione da trasportare nel modo più veloce e affidabile dal letto al laboratorio, le tecnologie di track & trace consentono di determinarne la posizione in qualsiasi momento.
Quest’ultima funzione è molto importante per il controllo di qualità, tanto  nel settore farmaceutico quanto nell’industria chimica.

Biotecnologie per la chimica
Il terzo trend riguarda l’integrazione di metodi chimici e biotecnologici, che non sono più strettamente separati. Pragmaticamente, il criterio di scelta dipende da quale dei due fornisca risultati migliori: l’acido citrico, ad esempio, dagli anni ‘20 è prodotto con mezzi puramente biotecnologici, mentre per l’acido acetico, il processo chimico è ancora il più competitivo.
In quest’ambito, le problematiche più attuali riguardano lo sviluppo di ceppi più robusti per la produzione, nonché la selezione di solventi da impiegare al momento in cui le fasi biotecnologiche si interfacciano con le reazioni chimiche.
Biotecnologi, chimici e ingegneri si trovano, quindi, a cooperare in modo sempre più stretto.

* Un sistema di marcature apposte sugli stand di Achema 2018, identificative per ogni macrotrend, guida i visitatori attraverso una panoramica chiara ed esaustiva delle proposte. Consultando la piattaforma informativa predisposta - con tre riviste dedicate e una App realizzata ad hoc - è possibile rintracciare facilmente gli espositori che offrono tecnologie e soluzioni corrispondenti, seguendo le infografiche dislocate nei padiglioni.

 

 

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