Monini, il piano di sostenibilità al 2030 contempla anche il packaging

25 milioni di euro entro il 2030. Tanto vale il piano di sostenibilità annunciato da Monini, azienda umbra pioniera dell'extravergine italiano, che sarà esteso a tre le macro aree: 'In campo', 'Dentro la bottiglia' e 'Sulla tavola'.

Il progetto parte dalla terra con il ‘Bosco Monini’ che in Italia punta ad arrivare a 1 milione di olivi messi a dimora in mille ettari: un nuovo polmone verde capace di assorbire in 10 anni 50 mila tonnellate di CO2.

Monini prevede inoltre la completa conversione all’ agricoltura integrata e biologica con investimenti nei sistemi di irrigazione volti a  ridurre i consumi di acqua. Tra gli obiettivi anche affiancare all’utilizzo di materiale riciclato per il 100% delle bottiglie in vetro verde, una ricerca sul packaging per la creazione di una confezione innovativa, leggera e sostenibile.

Per raccontare l’origine del prodotto, saranno usate solo etichette a basso impatto ambientale e imballaggi di cartone FSC7, mentre le capsule in PVC saranno progressivamente sostituite da altre meno impattanti.

L’olio 100% di origine italiana sarà poi certificato, grazie al Consorzio extravergine di qualità (Ceq), e trasparente per il consumatore con la tracciabilità basata sulla tecnologia blockchain.

L'azienda ha chiuso il 2019 con 140 milioni di euro di fatturato, ed è il primo brand per volumi prodotti nel periodo gennaio-aprile 2020, con il 44% di olio esportato in 60 Paesi del mondo.

Image credits: Monini

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