La parola a… McDonald’s

La sostenibilità nel Food & Beverage: questione di partnership d’eccellenza e di innovazione. Ce ne parla Massimiliano Dell’Acqu, Head Of Supply Chain & Sustainability McDonald’s Italia.

Maria Costanza Candi

Da tempo ItaliaImballaggio indaga l’approccio alla sostenibilità dei grandi player del retail, che più di altri attori del mercato possono incidere sull’ambiente, se compiono scelte orientate al green in settori strategici della propria organizzazione, dalla logistica al packaging.

L’impatto non è solo diretto, visti i numeri straordinari messi in campo, ma anche indiretto, dato che queste aziende possono orientare le scelte dei consumatori svolgendo di fatto una forma di alfabetizzazione sui temi della sostenibilità e sulle strategie collettive e individuali per praticarla nel quotidiano.

Una riflessione in cui si inserisce pienamente pienamente la più nota catena di ristorazione veloce, McDonald’s, popolare al punto da diventare unità di misura finanziaria con il prezzo di un panino distribuito in tutto il mondo: il Big Mac index.

Una popolarità fatta di numeri di impatto anche su scala nazionale, dove l’azienda conta 670 ristoranti gestiti da 150 licenziatari che con 32.000 dipendenti distribuiscono 400 milioni di panini e 34 milioni di cappuccini a 1.2 milioni di clienti al giorno, avvalendosi per l’85% di fornitori italiani. Massimiliano Dell’Acqua, Head Of Supply Chain & Sustainability McDonald’s Italia, ci racconta come un’azienda con questi volumi di business, prodotto e packaging gestisca la sostenibilità, al centro della scena a tutti i livelli dell’operatività aziendale

Accordi istituzionali e legami con il territorio per il riciclo e riuso di grandi volumi

La prima domanda è dedicata alla policy McDonald’s rispetto alla gestione della grande quantità di confezioni utilizzate nei ristoranti, tra riciclo, riuso e sostenibilità.

Su questo punto Dell’Acqua esordisce così:

«La sostenibilità è centrale nella strategia di McDonald’s Italia che, come grande azienda, è consapevole di avere un’importante responsabilità nei confronti dell’ambiente e dei territori presso i quali opera. In quest’ottica, si inserisce il nostro impegno a favore dell’economia circolare, una scelta che ci accompagna ogni giorno e in ogni piccolo passo, da quello che facciamo nei ristoranti, fino a quello che condividiamo con tutti i contesti in cui operiamo. Un percorso a tappe che, negli anni, ha visto importanti investimenti e uno sforzo concreto per raggiungere risultati importanti, a partire dal packaging. Dal 2019, infatti, abbiamo avviato una graduale eliminazione della plastica monouso in favore di materiali più sostenibili, come la carta».

Dando ancora qualche numero, va sottolineato che oggi, in Italia, circa il 90% del packaging di McDonald’s è realizzato in carta certificata e riciclabile e, entro il 2025, l’azienda punta a rendere riciclabile il 100% del packaging. Una scelta possibile grazie alle partnership strategiche con fornitori leader come Seda International Packaging Group, ma anche con Comieco e Utilitalia.

«La corretta gestione dei rifiuti è parte integrante di questo percorso virtuoso ed è un obiettivo che ogni giorno i nostri ristoranti perseguono con grande impegno e attenzione» prosegue Dell’Acqua. «Per raggiungerlo abbiamo da tempo introdotto una serie di migliorie proprio all’interno dei nostri ristoranti e lavorato in sinergia con i 150 licenziatari McDonald’s per formare i dipendenti sulle corrette pratiche di riciclo. In quest’ottica va vista la collaborazione con Comieco, che ci affianca da diversi anni non solo nell’implementazione di procedure che favoriscono la corretta gestione del riciclo ma anche nella continua ricerca di comportamenti virtuosi. Una collaborazione che rappresenta certamente un supporto concreto per noi e ci spinge a fare sempre di più come azienda».

Grazie agli accordi con Utilitalia e Assoambiente, inoltre, McDonald’s rafforza costantemente la gestione dei rifiuti sul territorio a cui si aggiungono diverse collaborazioni con alcune delle più importanti società di raccolta, nate con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico nei vari Comuni. Tra questi in particolare spicca il memorandum d’intesa con Hera e Amsa Milano, che permettono di estendere il programma aziendale a tutto il territorio nazionale.

Allearsi con i consumatori: fondamentale

«Come grande azienda - chiosa Dell’Acqua - siamo consapevoli che possiamo raggiungere grandi risultati solo coinvolgendo anche i nostri clienti, che possono essere sensibilizzati al fine di attuare comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni. Per questo abbiamo avviato una collaborazione con Altroconsumo che, partendo da un’analisi di contesto nei nostri ristoranti e dall’ascolto dei nostri dipendenti e clienti, ha raccolto una serie di suggerimenti e indicazioni utili per implementare buone pratiche di riciclo, elaborando materiali di comunicazione in chiave educational orientati al consumatore, che saranno declinati - a partire dal mese di ottobre - non solo nei nostri ristoranti ma anche sulla nostra app, sui canali social e sul sito web. Grazie a questo progetto, stiamo acquisendo maggiore consapevolezza rispetto alle nostre stesse procedure e su come migliorarle, coinvolgendo direttamente i consumatori».

Materiali e normative: il momento delle scelte

Con volumi di confezioni elevati come quelli necessari e servire milioni di prodotti all’anno, anche il tema dei materiali diventa strategico, come del resto sottolinea la terza domanda che sollecita McDonalds su quale sia l’orientamento rispetto all’indispensabile plastica e la cellulosa, questione su cui Dell’Acqua prosegue:

«Siamo consapevoli che gli imballaggi di plastica sono indispensabili, in alcuni casi, per ragioni di sicurezza e di corretta conservazione dei cibi. Contemporaneamente siamo però impegnati a ridurne sensibilmente l’utilizzo ove possibile, consapevoli anche della grande responsabilità che abbiamo nei confronti dell’ambiente. Vogliamo infatti contribuire, con le nostre scelte, alla sostituzione - ove possibile - degli imballaggi in plastica».

Se si parla di packaging non può mancare un momento di riflessione sul Regolamento in discussione a livello UE, che pare indirizzare verso un riuso che sappiamo di difficile applicabilità soprattutto in settori critici come il F&B, a maggior ragione se a diretto contatto con il pubblico. È pertanto interessante, vista la quantità di prodotto fornita in monoporzione, sapere a quali conseguenze organizzative pensi di andare incontro un grande player del food nel caso in cui i termini sul rapporto riciclo e riuso non cambiassero.

«Come azienda globale, crediamo che la riflessione sullo sviluppo di packaging sostenibili sia molto importante» ribadisce Dell’Acqua. «Attualmente, nei mercati in cui operiamo, la maggioranza degli imballaggi è a base di fibre naturali, ed è progettata per essere riciclabile. Rispetto al Regolamento europeo, l’auspicio è che si usi “il buon senso”, preservando i sistemi di riciclo virtuosi e che funzionano bene come quelli italiani, offrendo la possibilità di applicare sistemi alternativi in quei Paesi dove questo tipo di filiera non esiste. Siamo quindi a favore di una legislazione "intelligente" che produca risultati positivi per l'ambiente, potenziando le infrastrutture esistenti e promuovendo la responsabilità lungo le catene di valore».

Controllo di filiera e gestione del packaging: l’innovazione paga

Non può mancare, in chiusura, una riflessione sulle opzioni innovative adottate da McDonald’s nella fase di gestione degli imballaggi e del controllo di filiera, su cui Dell’Acqua conclude l’intervista parlando, ancora una volta, di partnership di qualità:

«McDonald’s si affida a partner che investono su innovazioni tecnologiche e sistemi innovativi. Seda International Packaging Group, leader a livello mondiale nel settore del packaging alimentare e non, ha ad esempio progettato il nuovo Eco Fit Lid, un innovativo coperchio in carta per bicchieri con il 100% di fibre certificate PEFC, che ci permette di risparmiare, ogni anno, circa 140 milioni di pezzi, l’equivalente di oltre 250 tonnellate di plastica, utilizzati per servire le bevande fredde al McDrive, con McDelivery e per il take away. L’introduzione del coperchio Eco Fit, che nel 2020 ha vinto la categoria Save the Planet degli European Carton Excellence Awards e nel 2022 il Best Packaging Award, ci consente dunque di risparmiare acqua e di diminuire il consumo di energia elettrica, con conseguenti vantaggi anche in termini di minori emissioni di CO2».

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