Entro il 2025, almeno il 50% di PET riciclato nel packaging di Sanpellegrino
Punto di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite analcoliche, Sanpellegrino, procede spedita verso gli obiettivi ambientali fissati nell’ultimo Bilancio di Sostenibilità 2021 che riguardano l’efficientamento dei sistemi produttivi, la logistica e l’utilizzo di packaging sostenibile.
Su quest’ultimo fronte tutti i materiali di confezionamento utilizzati (plastica, vetro e alluminio) sono già al 100% riciclabili. Il Gruppo sta inoltre incrementando l’uso di plastica riciclata nelle proprie bottiglie con l’obiettivo di utilizzare in media, entro il 2025, almeno il 50% di PET riciclato. Con questo intento Sanpellegrino sta lavorando allo studio di nuovi materiali, processi e tecnologie, coniugando la funzionalità e la sicurezza del prodotto con la riduzione dell’impatto ambientale. Pioniere in questo ambito, l’azienda è impegnata da tempo sull’alleggerimento del packaging ed è stata la prima in Italia a realizzare bottiglie 100% in plastica riciclata. Per il 2030 si è prefissata un traguardo ancora più ambizioso: raccogliere tante bottiglie quante ne produce.
Per quanto concerne invece l’ottimizzazione dei processi industriali, nel 2020 i consumi energetici sono calati del 6% rispetto all’anno precedente, i rifiuti prodotti del 13%, mentre il consumo idrico industriale è sceso a 1,1 litri per litro di acqua minerale naturale imbottigliato. I piani di logistica sostenibile oggi consentono di trasportare il 45% dell’acqua su mezzi a ridotto impatto ambientale come quelli su rotaia o a GNL (Gas Naturale Liquefatto).
Lo scorso anno Sanpellegrino ha creato 2,5 miliardi di euro di valore condiviso lungo la filiera in Italia, pari a 2,8 volte il proprio fatturato (893 milioni di euro) generando un contributo equivalente allo 0,15% del PIL. L’azienda, con oltre 1.400 dipendenti vanta il 44% di donne in posizioni di vertice ed entro il 2025 raggiungerà la carbon neutrality dell’intero portafoglio prodotti.