Crocco certifica l’intera catena di fornitura con il marchio ISCC PLUS

Tracciabilità lungo l’intera catena di fornitura, totale trasparenza nell’attribuzione del materiale usato (bio, riciclato etc…) nel prodotto finale, materia prima proveniente da coltivazioni che non comportano deforestazione.

Questi sono solo alcuni dei requisiti che le pellicole per il packaging in polietilene prodotte da Crocco hanno dimostrato di poter garantire, tanto da meritare la certificazione internazionale ICSS PLUS (International Sustainability and Carbon Certification) rilasciata dall’omonima organizzazione che conta tra i propri membri anche nomi del calibro di WWF, European Bioplastics e le Università dell’Illinois e di Twente.

Renato Zelcher, AD di Crocco

Il nostro approccio alla sostenibilità non si limita a quanto accade nei nostri stabilimenti, - spiega Renato Zelcher, AD di Crocco - ma parte dalla gestione sostenibile della materia prima, prosegue con la produzione di polietilene per arrivare alla realizzazione dei nostri film e delle nostre pellicole per l’industria alimentare. Con questa certificazione volontaria abbiamo voluto dimostrare come ogni anello di questa nostra catena sia sano e fornisca il proprio contributo all’economia circolare”.

ISCC PLUS, infatti, certifica non solo la sostenibilità del prodotto, andando a identificare la quantità e la qualità di materiale da fonti sostenibili presente nella ricetta, ma si occupa anche di verificare la bontà dei fornitori, i quali devono rispettare gli standard di trasparenza e gestione sostenibile della materia prima, dalla coltivazione a tutte le fasi della trasformazione.

Per Crocco si tratta dell’ennesima certificazione che va ad aggiungersi alle recenti Compostabile CIC, sull’effettiva compostabilità industriale delle pellicole per alimenti; OCS, sul trattamento delle microplastiche negli stabilimenti, ISO 14067:2018 Systematic Approach, per il calcolo dell’impronta climatica sull’intera gamma di prodotti e Plastica Seconda Vita sull’utilizzo di plastica riciclata fino al 60% del film plastico. Il percorso si unisce al più ampio progetto per la sostenibilità del packaging plastico denominato Greenside: grazie ad un processo di Eco design collaborativo è possibile limitare l’impatto ambientale, arrivando addirittura ad avere un impatto compensato dal punto di vista delle emissioni di CO2.

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