Robotica sostiene imballaggio

Le soluzioni di automazione Omron aiutano a ripensare la robotica come a un “modulo” all’interno di una serie di “moduli definiti”, in grado di dar vita a una combinazione vincente ed efficiente, fatta di tecnologia di imballaggio classica e robot industriali di nuova concezione.

Dalla singola macchina alla linea di imballaggio: il confine è sempre più sottile, anche perché robot e sistemi di visione aumentano l’interoperabilità delle macchine stesse.
Se ieri, infatti, la macchina era considerata un’unità di produzione autonoma, oggi è a tutti gli effetti un sottosistema, con configurazione ed esecuzione immediate, parte di un più ampio insieme di macchine a funzionamento continuo che condividono la stessa interfaccia di controllo, monitorano le stesse variabili relative alla sicurezza e si adattano alle nuove condizioni ambientali. Queste macchine misurano anche il consumo di energia, l’efficienza delle apparecchiature e agiscono come un sistema intelligente, consapevole perfino della presenza umana, quando sono progettate per un’interazione diretta.
«Allo stato dell’arte, questo scenario ideale è in realtà molto concreto e sempre più accessibile - sostiene Marco Viganò, Product Marketing Manager Mechatronics di Omron - sempre che gli utilizzatori adottino la strategia di ampliare le linee a monte e a valle della macchina principale. In questo senso, Omron ha messo a punto soluzioni di automazione che garantiscono l’oppurtunità di pensare alla robotica come a un modulo all’interno di una serie di moduli definiti».
E l’approccio modulare a una linea di imballaggio dà ovviamente la possibilità al cliente di progettare un sistema completo, dove le diverse macchine risultano collegate fra loro.

Sysmac: programmare in un unico ambiente
«In Omron consideriamo la robotica e la tecnologia di visione come un sistema intelligente di buffer e collegamenti - precisa al proposito Viganò - che si integra perfettamente nei processi di imballaggio esistenti o di nuova acquisizione, a prescindere dal fatto che la macchina appartenga alla linea di imballaggio primaria, secondaria o finale. Anche perché, quello che ieri costituiva il lavoro di un integratore di sistemi, oggi può essere facilmente fatto dagli OEM con lo stesso set di strumenti di programmazione.
Così, al posto di un hardware dedicato che esegue una serie di funzioni, proponiamo Sysmac: una soluzione unica, basata su processore Intel, che si avvale di una piattaforma di controllo aperta e integra funzioni motion, logica, visione, robotica, sicurezza, gestione dei dati, reti e visualizzazione della macchina. Tutte, in pratica, nello stesso ambiente di programmazione».
D’altronde, l’integrazione della cinematica robotica nel controller della macchina principale è un fattore chiave di differenziazione per gli OEM, che desiderano ottimizzare i costi e le prestazioni della propria macchina.
«Con algoritmo cinematico (incorporato), comandi motion e istruzioni logiche in un unico controller - conclude Viganò - è ora possibile aggiungere al programma principale della macchina un modulo robotico, semplicemente “spuntando” una casella. La macchina viene interamente controllata dal programma del controller Sysmac NJ. I robot di conseguenza sono perfettamente sincronizzati con il resto della macchina di imballaggio, aumentando così la coordinazione della macchina stessa e, per estensione, dell’intera linea di imballaggio».

Linee di imballaggio integrate “chiavi in mano”
Omron ha lavorato con un importante costruttore italiano allo sviluppo di un controller unico per una linea di macchine. Obiettivo: controllare i robot mediante il machine controller della linea, eliminando così la necessità di un’unità robot dedicata. Questo approccio risponde a una strategia a lungo termine, volta a standardizzare una soluzione a controller singolo per tutta la linea di imballaggio, a prescindere dal fatto che la macchina esegua operazioni di termoformatura o una complessa operazione di pick & place sincronizzato.        
 

Il nostro network