Alternative modulari
Modular alternatives

La gamma di catene e componenti in continua evoluzione di Rexnord.
The continuously evolving range of chains and components by Rexnord.

News








Modelli industriali
Distretti, la realtà della Cina
SVILUPPO Sembra un paradosso: la grande “officina del mondo” sta seguendo un paradigma di crescita alieno da qualsiasi piano e da qualsiasi pianificatore.


I maglioni di cachemire a Qinghe. Le scarpe a Wenzhou. I rubinetti a Kaiping. Le lampade a Guzhen. I bottoni a Qiatou. Gli orologi, i giocattoli, gli occhiali e i mobili a Dongguan…
«Il boom economico del nostro Paese è stato reso possibile in gran parte dall’aggregazione di imprese - spiega Tiyan Shen, professore alla Peking University - che ha consentito la nascita di poli produttivi specializzati.
Per molti aspetti, lo sviluppo dei distretti industriali è lo specchio più fedele del recente sviluppo della Cina. Da un lato, la crescita regionale di alcune aree più favorite dalla liberalizzazione economica stimola la nascita dei distretti. Dall’altro, l’espansione dei distretti fa da traino alle economie locali».

Ragioni di forza - D’altronde, basta guardare alla cartina geografica per capirlo. I distretti sono nati, cresciuti e proliferati nelle aree più ricche della Cina. I due grandi Delta (quello del Fiume delle Perle e dello Yangtze), lo Zhejiang, lo Shandong e il Golfo di Bo Hai. Vale a dire lungo la fascia costiera, dove il volano distretto-sviluppo locale ha funzionato a meraviglia. Concentrazione di competenze, libero accesso alle risorse, abbondanza di fattori produttivi, economie di scala, vantaggi competitivi (spesso a livello mondiale): i distretti industriali cinesi rientrano nella classificazione proposta a suo tempo da Michael Porter, il professore di Harvard cui si deve la prima sistematizzazione teorica del concetto di “industrial cluster”.

Le opportunità - Tuttavia, c’è un punto sul quale i distretti industriali del Celeste Impero si differenziano profondamente dalle esperienze di altri Paesi industrializzati: la totale assenza di radici storiche. E questo rappresenta di per sé un elemento di debolezza.
Teorie a parte, la crescita economica futura della Cina passa dalla sua capacità di moltiplicare i cluster. «Lo sviluppo del Paese dipende dalla divisione del lavoro, dalla specializzazione produttiva e dalle economie di scala. Ecco perché sarebbe bello se in futuro ogni città, ogni villaggio cinese potesse avere un proprio distretto industriale. Ma non sarà facile - afferma Chen Yao, esperto di economia industriale dell’Accademia delle Scienze Sociali - soprattutto per le Province povere dell’Ovest, dove mancano le condizioni strutturali per lo sviluppo dei cluster».
(da Il Sole-24 Ore, 18/10/05)



Industrial models
Districts, the Chinese reality

DEVELOPMENT - It may seem a paradox: the huge “workshop of the world” is following a growth paradigm devoid of any plan or planner.

Cashmere sweaters at Qinghe, Wenzhou for shoes. Taps at Kaiping. Lamps at Guzhen, Buttons at Qiatou. Watches, toys, eye-glasses and furniture at Dongguan…
“The economic boom in our country was largely made possible by the coming together of concerns - Tiyan Shen, professor at Peking University explains - that has enabled the creation of specialised production centres. In many ways, the development of industrial districts is the most faithful reflection of the recent development in China. On the one hand the regional growth of some of the areas most favored by the economic liberalisation has stimulated the creation of the districts. On the other, the expansion of the districts draws on the local economies”.

Driving force - In fact, you only have to look at a map to understand it.
The districts have come into being, grown and proliferated in the richest areas of China. The two great deltas (that of Pearl River and the Yangtze), Zhejiang, Shandong and the Gulf of Bo Hai. That is to say along the coastal strip, where the driving force of district-local development has worked wonderfully. Concentration of knowhow, skill, free access to resources, an abundance of factors of production, scale economies, competitive advantages (very often at world level): the Chinese industrial districts come under the classification proposed some time back by Michael Porter, Harvard professor who can be thanked for having been the first to have theoretically put order into the concept of “industrial cluster”.

The opportunities - All the same there is one point on which the industrial districts of the Celestial Empire differ deeply from the experience of other Industrialised Countries: the total absence of historical roots. And this in itself is an element of weakness.
Leaving theories to one side, the future economic growth of China goes by way of her capacity to multiply the clusters. “The development of the Country depends on the division of work, on the specialisation in production and the economies of scale. This is why it would be fine if in the future each city, each Chinese village could have its own industrial district. But this will not be easy - Chen Yao expert in industrial economy at the Academy of Social Sciences states - aboveall for the poor provinces in the West, where structural conditions are lacking for the development of the clusters”.
(from Il Sole-24 Ore, 18/10/05)



Azienda & ateneo
Plastiape (Osnago, LC) ha preso parte a un ampio progetto di ricerca sviluppato dall’Università di Sidney, istituzione accademica riconosciuta a livello internazionale per quanto riguarda, in particolare, gli studi sulla somministrazione dei farmaci attraverso le vie respiratorie. L’analisi computazionale CFD (Computational Fluid Dynamics), utilizzata per modellare il flusso d’aria generato in inalatori di polveri secche (DPI) di produzione Plastiape, sta già portando risultati molto interessanti.
Grazie alla verifica sperimentale della dispersione delle polveri, infatti, i modelli di calcolo validati possono essere effettivamente utilizzati per migliorare l’efficienza complessiva degli inalatori.



Company & University
Plastiape (Osnago, LC) has taken part in the broad R&D project of the University of Sydney, internationally recognised in particular for its studies on the administration of pharmaceuticals by way of the respiratory tracts. The CFD (Computational Fluid Dynamics) analysis, used to model the airflow generated in dry powder inhalers (DPIs) produced by Plastiape, is giving highly interesting results. Thanks to the experimental control of powder dispersion in fact, validated calculation models can actually be used to improve the overall efficiency of the inhalers.



Imballaggio cosmetico italiano
All’inizio di settembre 2005, la società italiana Laffon SpA (Venegono Inferiore, VA), leader in Europa nella produzione di contenitori per il settore cosmetico, è stata ceduta da Alcan Inc. attraverso un’operazione di management buy-out. Il nuovo azionista è Luca Rossi che, sino allo scorso mese di agosto, ricopriva l’incarico di direttore generale in Laffon.
Tra gli obiettivi a breve dichiarati dalla società, rientra la crescita del volume di affari con l’acquisizione di una società operativa nello stesso settore, integrando nell’azionariato due dei manager: l’Operation Manager Sergio Crosta e Pierangelo Annoni, Direttore Vendite e Marketing. I piani per i prossimi 12-18 mesi prevedono anche la riorganizzazione delle attività industriali, la creazione in Europa di una rete commerciale e l’ingresso in altri settori del mercato che si aggiungeranno a quello tradizionale delle scatole per il make-up. Il piano di investimenti per il biennio 2006-2007 si situa intorno ai due milioni di Euro.



Italian cosmetic packaging
At the beginning of September 2005, the Italian company Laffon SpA (Venegono Inferiore, VA), leading producer in Europe in the production of containers for the cosmetic sector, was ceded to Alcan Inc. through a management buy-out operation.
The new shareholder is Luca Rossi, who up to last August covered the post of General Manager at Laffon.
Among the short term objectives declared by the company, one has the increase of business volumes with the buy-up of a company operating in the same sector, including two of the managers among the body of shareholders: Operations Manager Sergio Crosta and Pierangelo Annoni, Head of Sales and Marketing.
The plans for the coming 12-18 months also include the reorganisation of the industrial activities, the creation in Europe of a commercial network and the entering into other sectors of the market to be added to their timehonored presence in the make-up case market.
The investment plan for the two year period 2006-2007 stands at around two million Euros.



Alleanze di ferro
Dopo la polacca Pak e la canadese Clover Leaf, acquisite all’inizio dell’anno in corso, ora il gruppo Impress (basato a Deventer, Paesi Bassi) ha integrato anche Alcan Packaging Sutton (Regno Unito), specializzata nella produzione di scatole di metallo e di imballaggi decorativi di banda stagnata. Questa alleanza consente a Impress di consolidare la presenza sul mercato britannico delle scatole per conserve alimentari, secondo in Europa, dove Alcan Packaging Sutton (già Lawson Mardon Can e Lawson Mardon Decorated Containers) si attesta fra i più importanti fornitori sia per l’alimentazione umana sia per il pet food. La Alcan di Sutton Ltd è anche uno dei primi produttori di contenitori per l’industria delle vernici e per quella del tabacco, con un giro d’affari complessivo di circa 60 milioni di euro e un forte know how nella tecnologia a basso costo DWI (Draw and Wall Iron).



Iron alliance
After the Polish Pak and the Canadian Clover Leaf, bought up at the beginning of the current year, now the Impress group (based at Deventer, Holland) has also integrated Alcan Packaging Sutton (UK), specialised in the production of metal tins and tinplate decorative packaging. This alliance enables Impress to consolidate its presence on the UK market for tins for food preserves, second in Europe, where Alcan Packaging Sutton (formerly Lawson Mardon Can and Lawson Mardon Decorated Containers) stands as one of the most important suppliers in both human as well as pet food. Alcan Sutton Ltd is also one of the first producers of containers for the lacquer and for the tobacco industry, with an overall turnover of around 60 million Euros and a strong knowhow in low cost DWI (Draw and Wall Iron) technology.



Merging di cartone
Jefferson Smurfit Group e Kappa Packaging hanno comunicato l’intento di fondere le rispettive attività, in un’unica impresa globale da circa 43.000 addetti, attiva nei continenti europeo e latino americano (32 Paesi in tutto), con un fatturato complessivo di circa 7,6 miliardi di euro. La capacità produttiva congiunta dei due gruppi comprende, attualmente, 6,1 milioni t di cartoncino e 5,1 milioni t di cartone ondulato.
Salvo diverso parere dell’antitrust, il merging darà vita a un nuovo gruppo denominato Smurfit Kappa Group, presieduto da M.W.J. Smurfit (chaiman) e Frits Beurskens (deputy chairman), che si propone come leader globale nell’imballaggio cellulosico.



Cardboard merging
Jefferson Smurfit Group and Kappa Packaging have communicated the intent to merge their respective activities into a single global concern of around 43,000 employed, active on the European and Latin American continents (32 countries overall), with an overall turnover of around 7.6 billion Euros. The joint production capacities of the two groups currently stand at 6.1 million tons of cardboard and 5.1 million tons of corrugated cardboard.
Given the green light from the antitrust, the merger will give life to a new group called Smurfit Kappa Group, presided over by M.W.J. Smurfit (chairman) and Frits Beurskens (deputy chairman), proposed as global leader of cellulose packaging.



Produttività e sicurezza
Costato 47 milioni di Euro, è entrato in funzione il nuovo stabilimento Arkema a Balan (Ain, Francia), destinato alla produzione del co-polimero HC EVA (High Content Ethylene - Vinyl Acetate). Gli impianti si distinguono per i dispositivi di sicurezza allo stato dell’arte, ed è stata impiegata la massima cura per tutte quelle soluzioni chiamate a proteggere l’ambiente, per esempio il dispositivo ossidante per il trattamento delle emissioni di composti organici volatili (VOC). Situato lungo importanti vie di comunicazione, lo stabilimento di Balan è in grado di fornire il 35% del fabbisogno europeo di HC EVA.
Commercializzato col nome di Evatane®, il polimero tecnico HC EVA di Arkema è impiegato in innumerevoli applicazioni industriali, in particolare per la produzione di colle hot melt, cavi e film multistrato per il confezionamento.



Productivity and safety
Arkema has successfully brought on stream its new High Content Ethylene - Vinyl Acetate (HC EVA) copolymer production plant at its Balan facility (Ain, France), following a 47 million euro investment.
The safety equipment built into the process is based on the latest technologies, and particular attention has been given to the protection of the environment, with the decision to install a thermal oxidiser to treat volatile organic compound (VOC) emissions. Located along a major logistic route, the Balan plant has the capacity to supply 35% of the European HC EVA market. Marketed under the tradename Evatane®, Arkema’s HC EVA technical polymers are used in countless industrial applications, in particular for the manufacture of hotmelt glues, cables and multilayer packaging films.



Avvicendamenti in Elau
Thomas Cord (a destra, nella foto) è subentrato a Erwin Fertig (a sinistra) come presidente del consiglio direttivo di Elau AG. Fertig, dal canto suo, ha assunto la carica di presidente del consiglio di vigilanza di Elau. Georg Fassin, già direttore amministrativo e finanziario, affianca Thomas Cord in qualità di membro del consiglio di amministrazione. Laureato in informatica e specializzato in tecnica di automazione presso l’Università di Karlsruhe, Thomas Cord ha assunto nel 1996 la cattedra ordinaria. In seguito, ha lavorato presso il Centro di Ricerca Informatica della stessa città, dirigendo la divisione sviluppo servizi nell’ambito della tecnica di automazione per le medie imprese. Nel dicembre del 1998, Cord è entrato in Elau assumendo la direzione della divisione Ricerca e Sviluppo, divenendo inoltre responsabile della strategia dei prodotti. Dal 2003, infine, Cord è membro della direzione della ELAU AG e di diverse organizzazioni attive nel settore automazione.



Changes at Elau
Thomas Cord (in the photograph. right) has taken over from Erwin Fertig (left) as president of the administrative board of Elau AG. Fertig in turn has taken on the role as president of the Elau supervisory body. Georg Fassin, former administrative and financial head, will work alongside Thomas Cord as member of the board of directors.
With a degree in computer sciences and specialised in automation technology at the University of Karlsruhe, Thomas Cord, took the post of ordinary lecturer in 1996. Following that he worked at the Computer Research Center in the same city, heading the service development division in the field of automation techniques for medium sized concerns. In December 1998 Cord entered into Elau taking on directorship of the R&D division, also becoming head of product strategies. Lastly, Since 2003, Cord has been member of the directorship of Elau AG and of various organizations active in the automation sector.



Acquisizione di valore
Datalogic (il maggiore produttore europeo di lettori di codice a barre a tecnologia laser e CCD, nonché di mobile computer per la raccolta dati) ha sottoscritto un contratto, vincolante tra le parti, per l’acquisto di tutte le azioni della società statunitense PSC. L’accordo è stato raggiunto con Littlejohn & Co. LLC, società di gestione di fondi e unico rappresentante degli azionisti di PSC; il prezzo pattuito è di circa 195 milioni di dollari, da pagarsi in un’unica soluzione entro il prossimo mese di dicembre.
L’acquisizione è finanziata da Datalogic mediante ricorso a debito bancario per 95 milioni di dollari, e con mezzi propri per i restanti 100 (di cui liquidità per circa 24 e aumento di capitale per circa 76).
«Con quest’operazione - ha affermato Roberto Tunioli, amministratore delegato di Datalogic - il nostro gruppo realizza una crescita dimensionale di assoluto rilievo che la proietta fra i primi tre operatori a livello mondiale del comparto, rafforzando contestualmente il proprio posizionamento competitivo nel mercato retail e in aree geografiche (Stati Uniti e Asia, NdR) di eccezionale importanza strategica».
Forte di una presenza diretta in sedici Paesi e clienti in oltre cento, da oltre trent’anni il Gruppo PSC (Eugene, Oregon, USA) sviluppa, produce e commercializza scanner fissi per il mercato retail, lettori manuali e terminali portatili. PSC è stata una delle prime società a introdurre lo scanner fisso per la lettura del barcode nel punto vendita, nel 1974. PSC aveva chiuso il 2004 con i seguenti risultati: ricavi pari a 228 milioni di dollari (+23% sul 2003); margine operativo lordo (EBITDA) di 21,6 milioni di dollari (+40%); utile operativo (EBIT) di 11,3 milioni di dollari, (+110%), posizione finanziaria netta positiva per 2,4 milioni di dollari.



Purchase of value
Datalogic (the largest European producer of barcode readers, laser technology and CCD, as well as mobile computers for data collection) has signed an agreement, binding the parties, to purchase all the shares of the US concern PSC. The agreement has been reached with Littlejohn & Co. LLC. fund administering company and the sole representative of the PSC shareholders: the price agreed upon was 195 million dollars, to be paid in one instalment within the coming month of December.
The purchase has been funded by Datalogic through resorting to a bank debt of 95 million dollars, covering the remaining 100 million dollars with its own resources (around 24 million of which for increased liquidity and around 76 million to increase the capital).
“With this operation - Roberto Tunioli, managing director of Datalogic stated - our group attains a sizeable increase in dimension that puts it among the first three operators in the segment at world level, at the same time reinforcing its own competitive position in the retail market in geographical areas (the USA and Asia, Ed) of exceptional strategic importance”.
Bolstered by a direct presence in sixteen countries and customers in over a hundred, for over thirty years the PSC Group (Eugene, Oregon, USA) has been developing, producing and marketing fixed scanners for the retail market, manual readers and portable terminals. PSC also represents one of the first company to introduce the fixed scanner for reading barcodes in salespoints as far back as 1974. PSC closed 2004 with the following results: sales at 228 million dollars (+23% on 2003); gross working margins (EBITDA) 21.6 million dollars (+40%); working profits (EBIT) 11.3 million dollars, (+110%), net positive financial position of 2.4 million dollars.



Investimenti negli USA
Payne (nastri autoadesivi a strappo) ha incrementato la propria capacità produttiva, implementando una seconda linea di stampa nel sito americano di Richmond (Virginia). Obiettivo: offrire soluzioni allo stato dell’arte sia per la promozione del marchio, sia per l’anticontraffazione. Il Richmond Print Department, frutto di un impegno da svariati milioni di dollari, comprende una nuova macchina da stampa rotocalco Rotomec a sei stazioni, un laboratorio e un’area per i test di conformità, e infine una zona dedicata alle operazioni di pre-stampa, adiacente ai nuovi uffici di pianificazione della produzione.



Investments in the US
Payne (self adhesive tear tape technology) has enhanced its global capabilities with the establishment of a second print operation at its American plant in Richmond, Virginia, offering customers state-of-the-art solutions for branding & communication and brand protection. The opening of the Richmond Print Department represents a multi-million dollar investment including a new six station Rotomec gravure press, a laboratory and compliance test area, and a working pre-press department within manufacturing, which is closely linked to new production planning offices.



Spazi per la logistica
Lo scorso 13 ottobre è stato ufficialmente presentato il nuovo Polo Logistico di Piacenza: 1,2 milioni di metri quadrati di superficie (il 40% dei quali copribili) per una delle principali piattaforme dell’Italia nord occidentale.
La cerimonia ha fornito ad Ailog (Associazione italiana di logistica e supply chain management) l’occasione di organizzare un seminario dal titolo “L’eccellenza logistica: la visione dei leader”. Dopo l’introduzione di Donatella Rampinelli, vicepresidente Ailog e direttore customer management di Campari, e il saluto di Virgilio Tesan, presidente di Generali Properties, ha preso la parola Maurizio Monteverdi, vice direttore generale di Generali Properties Asset Management, che ha illustrato le caratteristiche e i servizi previsti nel Polo. Alla successiva tavola rotonda hanno preso parte alcuni esperti in rappresentanza di ACR Logistics Italia, DHL, Fercam, Fiege Group, ND Logistic Italia, Number One Logistic Group, TNT Logistics Italia. Il convegno si è concluso con gli interventi di Chiara Garibello (Scenari Immobiliari) sulle prospettive del mercato immobiliare nel settore della logistica, e di Fabrizio Dallari (Università Carlo Cattaneo LIUC), dedicato alle strategie di localizzazione delle piattaforme logistiche.



Spaces for logistics
Last 13th October saw the official presentation of the new Piacenza Logistics Centre: 1.2 million sq m of surface (40% coverable) for one of the main platforms of northwestern Italy.
The ceremony provided Ailog (Italian Logistics and Supply Chain Management Association) the occasion to organize a seminar entitled “Logistical excellence: the leaders’ vision”. After the introduction by Donatella Rampinelli, Ailog vicepresident and Campari customer management head and the salutations by Virgilio Tesan, president of Generali Properties, Maurizio Monteverdi, vice general manager of Generali Properties Asset Management gave a talk illustrating the characteristics and the services of the new Centre. A round table held after the ceremony was attended by experts representing ACR Logistics Italia, DHL, Fercam, Fiege Group, ND Logistic Italia, Number One Logistic Group, TNT Logistics Italia. The convention ended with a talks given by Chiara Garibello (Scenari Immobiliari) as to the prospects of the real estates market regarding logistics, and Fabrizio Dallari (Università Carlo Cattaneo LIUC), on localisation strategies regarding logistics platforms.



Investire con fiducia
Lo scorso 3 settembre, a 42 anni esatti dalla fondazione dell’azienda, Berchi Group ha inaugurato ufficialmente un nuovo stabilimento. Realizzata in otto mesi, la nuova area occupa 19.000 m2 complessivi; la superficie coperta si estende su 4.300 m2, di cui 3.500 destinati alla produzione e 800 (su più livelli) dedicati a servizi e uffici.
Nell’area coperta non è stata conteggiata la palazzina storica, che sarà ristrutturata a breve e ospiterà gli uffici direzionali. Il valore totale dell’intervento, ad oggi, si attesta sui 3,5 milioni di Euro.
Berchi Group può così contare su una superficie totale di 31.000 m2, di cui 7.300 coperti. Per uffici e servizi sono a disposizione circa 1.800 m2, mentre ai 5.500 complessivi delle aree produttive sono state assegnate funzioni specifiche: i “vecchi” spazi Berchi Est sono stati dedicati al magazzino, al pre-assemblaggio di parti meccaniche, ai controlli e alla R&S; il nuovo capannone, invece, all’assemblaggio finale e ai test degli impianti di imbottigliamento Berchi Group.
Il direttore generale Roberto Chiapponi ha espresso soddisfazione «per aver portato a termine, insieme a mio fratello, un progetto pensato e sognato con mio padre, che purtroppo non ha potuto vedere il risultato finale».
Nella foto, il taglio del nastro da parte dei sindaci di Collecchio e Sala Baganza (PR).



Invest with faith
Last September 3rd , exactly 42 years on from the founding of the company, Berchi Group officially inaugurated its new works. Built in eight months, the new area covers 19.000 m2 overall; the covered surface stretches over 4.300 sq m, 3,500 for production and 800 (on several levels) dedicated to services and offices. The covered area figure does not include the original building, that will soon be restructured and will host the management offices. The total cost of the undertaking to date is calculated at around 3.5 million Euros.
Berchi Group thus has an area of 31.000 m2, 7,300 of which covered. 1,800 m2 are available for offices and services, while the overall 5,500 of the production area have been assigned specific functions: the “old” Berchi Est premises has been turned into a storehouse, a pre-assembly area for mechanical parts, for controls and R&D; the new structure in turn will host final assembly and testing of Berchi Group bottling plants. The general manager Roberto Chiapponi expressed satisfaction «for having, along with my brother, completed a project thought up and indeed dreamt of by my father, who unfortunately was not able to see the final results».
In the photo, the mayors of Collecchio and Sala Baganza (PR) at the ribbon cutting ceremony.



Rafforzarsi negli adesivi
ExxonMobil Chemical France sta ampliando del 50% la capacità produttiva dello stabilimento di Notre-Dame-de-Gravenchon per quanto riguarda il collante idrogenato Escorez™ 5000. La linea aggiuntiva dovrebbe essere completata in modo definitivo entro il primo trimestre del 2007. «Questo investimento da diversi milioni di dollari ci aiuterà a servire meglio la domanda globale di adesivi - afferma Darren Woods, vice presidente Adhesion Industry Global Business Unit - rafforzando il nostro impegno nel mercato degli adesivi hot melt, caratterizzato peraltro da una forte crescita».



Strengthening in adhesives
ExxonMobil Chemical France is expanding by 50% the capacity of its Escorez 5000 hydrogenated tackifier plant in Notre-Dame-de-Gravenchon. Mechanical completion of the additional Escorez™ 5000 line is expected in 1st quarter 2007. “This multi-million dollar investment will help us serve global demand for adhesives and demonstrates ExxonMobil Chemical’s commitment to customers in the fast-growing, hot melt adhesive market,” said Darren Woods, Adhesion Industry Global Business Unit vice president, ExxonMobil Chemical Company.



A ritmo sostenuto
Lavora già a pieno regime il nuovo stabilimento Colines di 5000 m2 ad Azzate (VA), consegnato qualche mese fa; quest’area produttiva è ben riconoscibile per la speciale torre alta 18 m, utile per la costruzione di impianti blown.
La nuova unità di Azzate e lo storico stabilimento di Novara (altri 6000 m2 di superficie produttiva) sono collegati fra loro tramite una linea informatica ad alta velocità CDN. Le due aree dispongono di zone dedicate all’assemblaggio e al collaudo di linee cast, blown e lastra. L’investimento totale, lo ricordiamo, ha sfiorato i 4 milioni di Euro.
In questo primo periodo, nello stabilimento di Azzate, sono stati già costruiti e venduti un impianto cast breathable 3 strati da 2400 mm per la produzione di film igienico, un impianto Barrierblown® 5 strati da 2000 mm e infine un impianto per la produzione di film a bolle aria di 3000 mm. Colines, infine, ricorda l’appuntamento del prossimo Plast, dove presenterà un innovativo impianto stretch per produrre bobine ad uso manuale direttamente in linea, evitando quindi il successivo passaggio in zona taglio.



To full capacity
The new Gruppo Colines facility of 5,000 m2, located in the industrial area of Azzate (VA), completed some months ago is now operating to full capacity. The production area, easily recognisable because of its special 18 m high tower is used for the construction of blown film extrusion lines. The new unit at Azzate and the original Novara works (an added 6,000 m2 of production space) are linked by a high speed CDN computer line. Both factories are equipped with areas dedicated to assembly and testing of cast blown and sheet lines. Total investment was close to 4 million Euro. Already in this first period in the Azzate works a cast line for 3-layer breathable film 2400 mm was built and sold along with a 2000 mm wide Barrierblown® 5-layer line, and a 3000 mm wide bubble film line.
Colines will use the opportunity of the coming Plast to present an innovative stretch cast film line for producing reels for manual use, thus avoiding the subsequent cutting area phase.


Investimenti oltre la Muraglia
IMA ha annunciato di voler incrementare il capitale della joint venture cinese Zibo IMA Xinhua Pharmatech Co. Ltd., attiva nella produzione di macchine per il processo farmaceutico.
L’aumento dovrebbe consentire un forte sviluppo dei volumi produttivi della joint venture, con vendite rivolte prevalentemente al mercato interno cinese e ai paesi del Sud Est Asiatico.
II CdA IMA ha altresì deliberato di avvalersi, in ottemperanza alle disposizioni di Consob e Borsa Italiana, della facoltà di non presentare la seconda relazione trimestrale, procedendo direttamente alla pubblicazione di quella semestrale.



Investments beyond the Great Wall
IMA has announced its intention to increase the capital of the Chinese Zibo IMA Xinhua Pharmatech Co. Ltd. joint venture, active in the production of machines for pharmaceutical processing.
The increase should up the joint venture’s production volumes, with sales directed mainly at China’s internal market and countries in South East Asia. IMA’s board of directors, in compliance with Consob and Borsa Italiana regulations, has also deliberated to avail themselves of the right not to present the second trimestrial report, but to proceed directly with the publication of the semestrial one.



Grandi operazioni
Tel Aviv, 11 Agosto 2005 - Scitex Corporation Ltd ha annunciato che Hewlett-Packard e Scitex Vision Ltd. (azienda controllata a maggioranza da Scitex) hanno siglato un accordo in virtù del quale HP acquisirà le strutture e le attività di Scitex Vision per un controvalore di 230 milioni di dollari in contanti.
Scitex Vision, lo ricordiamo, è leader di mercato per quanto riguarda le macchine da stampa di grande e grandissimo formato per la segnaletica e altre applicazioni industriali, ma anche per valori, banner, cartellonistica e imballaggio.
Avi Fischer, Deputy Chairman di IDB Holding Corporation nonché membro del consiglio di amministrazione di Scitex, ha rilevato come «già due anni fa, quando acquisimmo il gruppo IDB, abbiamo dimostrato di saper creare maggior valore per i nostri azionisti; con lo stesso impegno stiamo oggi affrontando questa transazione».



A big merging
Tel Aviv, August 11, 2005 - Scitex Corporation Ltd. announced today that Hewlett-Packard Company and Scitex Vision Ltd., Scitex’s majority-owned subsidiary, have signed a definitive agreement under which HP will acquire the assets and business of Scitex Vision for 230 million dollar in cash. Scitex Vision is a market leader in wide and super-wide format printers for signage and industrial applications, such as billboards, banners, street advertising and packaging.
Avi Fischer, Deputy Chairman of IDB Holding Corporation Ltd. and a member of Scitex's Board, added: «When we took over the IDB group two years ago, we stressed our commitment to taking all steps needed in order to create shareholder value. Accordingly, we are thrilled with this value-creating transaction».




Distretti, la realtà della Cina
Districts, the Chinese reality



Azienda & ateneo
Company & University



Imballaggio cosmetico italiano
Italian cosmetic packaging



Alleanze di ferro
Iron alliance



Merging di cartone
Cardboard merging



Produttività e sicurezza
Productivity and safety



Avvicendamenti in Elau
Changes at Elau



Acquisizione di valore
Purchase of value



Investimeni negli USA
Investments in the US



Spazi per la logistica
Spaces for logistics



Investire con fiducia
Invest with faith



Rafforzarsi negli adesivi
Strengthening in adhesives



A ritmo sostenuto
To full capacity



Investimenti oltre la Muraglia
Investments beyond the Great Wall



Grandi operazioni
A big merging



Unilever sceglie Sato - La branch tedesca del Gruppo Unilever (Amburgo) ha deciso di adottare le soluzioni RFID di Sato per la propria business unit HPC (home and personal care). Specialista di fama mondiale per quanto riguarda le macchine da stampa di etichette e codici a barre, sistemi di raccolta dati e identificazione in radiofrequenza, Sato è il partner di fiducia di molti importanti fornitori di Metro, cui ha consegnato le proprie soluzioni RF per l’etichettatura di pallet mediante UHF.
Unilever chooses Sato - The German Unilever Group with headquarters in Hamburg has also chosen Sato’s RFID solutions for their Home & Personal Care (HPC) Business Unit. Sato, the leading manufacturer of label and barcode printers and a specialist in data collection systems (DCS) and radio frequency identification (RFID), has delivered UHF pallet labelling solutions to several of Metro’s biggest suppliers.

Una precisazione - Sul fascicolo di Ottobre 2005 abbiamo pubblicato l’articolo “Lunga vita con l’asettico” focalizzato sull’attività di Benco Pack; desideriamo puntualizzare che il nome del fondatore della società è “Angelo Benzoni” e non, come erroneamente riportato a pagina 98, “Berzoni”. Ci scusiamo per l’inconveniente con gli interessati e con i lettori.
Please note - In the October 2005 issue we published the article “Long live aseptic” focussed on the activities of Benco Pack; we wish to state that the name of the company founder is “Angelo Benzoni” and not, as erroneously printed on page 98, “Berzoni”. We are sorry for any inconvenience caused to those concerned and to our readers.