| | | | News | Finanziamenti e agevolazioni Assotec informa che la Regione Lombardia ha stanziato 3,6 miliardi a favore delle PMI per agevolare la realizzazione di progetti di innovazione di prodotto/servizio e di processo ai sensi della legge regionale n. 7/93, art. 5. Le domande possono essere presentate a partire da giovedì 20 settembre 2001 fino allesaurimento dei fondi disponibili. La misura risulta molto vantaggiosa in quanto retroattiva. Vengono infatti concessi contributi in conto capitale di importo pari al 30% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 150 milioni: - per i progetti riguardanti la realizzazione di nuovi prodotti o servizi, spese, non antecedenti 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, afferenti alle fasi di ricerca, progettazione, realizzazione di prototipi, sperimentazione e collaudo finale; - per i progetti di innovazione dei processi produttivi, le spese, non antecedenti 6 mesi la data di presentazione della domanda, riguardanti le fasi di ricerca e progettazione, nonché qualora direttamente connesse a queste fasi, le spese relative allacquisto di macchinari e attrezzature. Assotec supporta le aziende interessate durante tutto liter procedurale, dalla valutazione dellammissibilità alla predisposizione e consegna della domanda. Bandi regionali Legge 140/97 Le amministrazioni regionali stanno procedendo alla riattivazione del bando della legge 140/97. Il provvedimento agevolativo consiste in un bonus fiscale, variabile dal 10 al 30% delle spese sostenute, come incentivo dei costi di R&S, imputati allultimo bilancio approvato. Le imprese che già hanno introdotto nel bilancio 2000 lapposito paragrafo previsto dalla legge illustrante i costi di R&S, devono attivarsi per predisporre la documentazione necessaria. Per quanto riguarda la Regione Lombardia sono stati stanziati 60 miliardi e la data di riapertura è stata fissata per il 25 settembre, mentre, a breve, anche le altre regioni delibereranno in merito. I moduli sono reperibili presso gli sportelli abilitati del Gruppo Bancaroma o sui siti internet www.mcc.it e www.artigianato.regione.lombardia.it Ulteriori informazioni possono essere richieste ad Assotec ai seguenti recapiti: tel. 02 58370.298/277/416. Finance and terms Assotec informs us that the Lombardy Region has allocated 3.6 billion lire to SMEs to facilitate the creation of innovative projects for products and services, in line with regional law no. 7/93, clause. 5. Requests can be presented as from Thursday 20 September 2001 until available funds are exhausted. The measure is very advantageous in that it is retro-active. In fact, grants will be made to capital accounts up to 30% of permissible expenses, up to a maximum of 150 million lire, as follows: - for projects related to the creation of new products or services expenses, going back no longer than 12 months before the date of the presentation of the request, involved in the phases of research, planning, construction of prototypes, experimentation and final testing; - for innovation projects related to the production process expenses, going back no longer than 6 months before the date of the presentation of the request, involved in the phases of research and planning as well as, where directly connected with these phases, expenses incurred in the purchase of machinery and equipment. Assotec supports the companies involved for the entire duration of the procedure, from the evaluation of eligibility to the drawing up and submission of the request. Regional announcements of Law 140/97 Regional administrations are carrying out a reactivation of the announcement of Law 140/97. The relevant provision consists of a fiscal bonus, of between 10 and 30% of expenses incurred, as an incentive for the R&D costs recorded in the last approved accounts. Companies which have included the relevant paragraph in their 2000 accounts, covered by the Law describing R&D costs, must take action to provide the necessary documentation. As far as the Lombardy Region is concerned, 60 billion lire has been allocated, and the date for reactivation has been set at 25 September, while other Regions are discussing the matter. The relevant forms can be obtained from designated branches of the Bancaroma Group or at the websites www.mcc.it and www.artigianato.regione.lombardia.it | NaturPaks: compostabili e certificati Il primo packaging bioplastico rigido-trasparente NaturPaks, realizzato dallazienda produttrice Termoplast Srl di Sarno (SA), è stato riconosciuto recuperabile e riutilizzabile sotto forma di compost da Din-Certco, istituto tedesco per la normalizzazione dei prodotti. Da ottobre 2001, il simbolo distintivo autorizzato dalla Din-Certco con lulteriore voce compostable, sarà stampato a rilievo sui contenitori NaturPaks, per facilitare gli utilizzatori nellidentificazione e nella selezione degli imballaggi compostabili. Nella gestione degli RSU, i contenitori NaturPaks sono recuperabili nella frazione organica destinata agli impianti di compostaggio. Lutilizzo del compost, vale a dire il terriccio derivato dalle frazioni organiche riciclate, sta assumendo una valenza sempre maggiore in Italia (come negli altri paesi del mondo) ai fini agricoli e ambientali. I contenitori trasparenti NaturPaks proposti nella Food Service Line della Termoplast, sono indicati per il confezionamento al dettaglio e/o al libero servizio di alimentari freschi, quali salumi, latticini, insalate, specialità di gastronomia, macedonie e paste. Sono disponibili nei formati più richiesti dal mercato (da 100 a 2000 ml), con coperchio unito o indipendente e di facile chiusura/apertura. La Termoplast opera nel campo tecnologico della termoformatura dei materiali plastici sin dal 1986. Il core business della Società consiste nella progettazione e realizzazione di contenitori e vassoi termoformati destinati ai settori del packaging alimentare e la ristorazione collettiva. NaturPaks: compostable and certified NaturPaks, the first transparent bioplastic rigid packaging made by Termoplast Srl (Sarno, SA), has been officially recognized by the standards institute of Germany, Din-Certco, as a packaging type that is recoverable and reusable in the form of compost. Commencing from the next production scheduled for October 2001, the distinct symbol and word compostable inscribed beneath it, authorized by Din-Certco, will be relief printed on the NaturPaks containers, in order to assist users in identifying and selecting compostable packaging materials. For packaging waste management purposes, NaturPaks can be recovered through the Organic (Bio) Waste Bin intended for commercial composting. The use of compost, namely the humus deriving from the recycling of the organic waste collections, is gaining in application in Italy, as well as, in many nations of the world, due to agricultural and environmental requirements. The NaturPaks transparent containers presented in the Food Service Line offered by Termoplast, are utilized for off-the-counter packaging and self-service of fresh ready foods, such as cold meat cuts, cheese products, vegetable and fruit salads, gastronomic specialties, pastries and cakes. They are available in a range of sizes most in demand by the market; comprise either an attached or detached lid which is easy to close/open and have a packaging content capacity ranging from 100 to 2000 ml. Termoplast is specializing in the plastics materials thermoforming technology since 1986. The companys core business consists in the design and fabrication of containers and trays for the retail food trade and foodservice sectors. | Mission del Consorzio Nazionale Acciaio Il Consorzio Nazionale Acciaio ha lo scopo di favorire, promuovere e agevolare la raccolta ed il riciclo degli imballaggi in acciaio, siano essi provenienti dallutenza domestica (raccolta differenziata su superficie pubblica - es. barattoli, bombolette), che provenienti dallutenza industriale (raccolta da superficie privata - es. fusti). In particolare grande attenzione è rivolta allo sviluppo, allallargamento ed al potenziamento della raccolta differenziata. Al Consorzio spetta quindi il compito di coordinare e controllare lattivazione delle convenzioni (cioè accordi con gli enti locali per la raccolta differenziata) nonché la gestione delle stesse; deve inoltre sensibilizzare e assicurare il corretto conferimento dei dati relativi allutilizzo di imballaggi in acciaio da parte delle aziende; verificare i flussi di raccolta e di destinazione del materiale. Attualmente il fattore strategico di sviluppo risiede in un significativo miglioramento del volume complessivo di riciclo di rifiuti di acciaio derivanti dallutenza domestica che, oltre a rappresentare una parte importante nella raccolta, determinano anche la maggiore dispersione di rifiuti (e relativo impatto ambientale). Il Consorzio Nazionale Acciaio reputa perciò prioritari lo sviluppo della raccolta differenziata e lampliamento della rete degli operatori, coinvolgendo gli interlocutori (istituzioni. Enti e cittadini) soprattutto nelle aree del Mezzogiorno con un costante potenziamento delle aree già maggiormente attrezzate. Incentivare raccolta e cultura È infatti la raccolta differenziata, che trova nei cittadini prima ancora delle autorità locali e degli operatori i principali protagonisti, il canale che concederà un ulteriore e significativo miglioramento al riciclo dellacciaio. Proprio per questo il Consorzio Nazionale Acciaio persegue fortemente - in sinergia con le istituzioni e gli Enti locali - lambizioso progetto di determinare in pochi anni una vera e propria cultura dellacciaio: cioè labitudine quotidiana alla raccolta differenziata di barattoli, tappi, scatolette e altri imballi in acciaio, derivante da una piena conoscenza e consapevolezza da parte del cittadino del valore e dellutilità, sia in termini di recupero sia di minore impatto ambientale del riciclare acciaio. La raccolta dei rifiuti di imballaggio in acciaio ha un ruolo primario nel processo di riciclo di questo materiale, ma altrettanto importante è la fase successiva di valorizzazione. Il materiale proveniente dalla raccolta, prima di giungere agli impianti finali di riciclo - acciaierie e fonderie - viene inviato o a un centro di destagnatura o, in alternativa, a un impianto di frantumazione. Obiettivo del Consorzio per il 2001 è quello di riciclare 233.000 t globali di rifiuti di imballaggio entro lanno in corso e avviarne al riciclo 295.000 t entro il 2002, cioè una quota pari al 50% degli imballaggi in acciaio immessi al consumo. Sistema di destagnazione Nei centri di destagnatura il materiale subisce un processo, durante il quale lo stagno (elemento inquinante nei processi di fusione effettuati dalle acciaierie) viene seprato dal corpo ferroso dellimballaggio. Prima di procedere alla fase di separazione dello stagno, il materiale deve essere depurato il più possibile dagli elementi estranei (inerti e frazioni organiche), in modo da evitare linquinamento dei bagni alcalini utilizzati nel processo. Maggiore è il trattamento di pulizia, migliore risulta il grado di destagnatura. Oltre al recupero dello stagno il procedimento permette dì ottenere un rottame ferroso di maggior qualità e migliore resa, maggiormente gradito dalle acciaierie. Sistema di frantumazione La frantumazione rappresenta la strada secondaria alla quale possono essere inviati gli imballaggi metallici provenienti da raccolte differenziate. Tale sistema si basa su due operazioni: triturazione, con conseguente riduzione volumetrica, e vagliatura/pulizia del materiale trattato. La triturazione avviene mediante limpiego di mulini utilizzati normalmente per la frantumazione del rottame ferroso, opportunamente tarati per lutilizzo degli imballaggi. Attraverso tale procedimento gli imballaggi sono sminuzzati e ridotti in scaglie di piccola pezzatura per essere avviati ad un processo di selezione tramite vagliatura. La vagliatura consiste nella pulitura del materiale frantumato mediante lutilizzo di nastri vibro-vagliatori che permettono leliminazione di impurità come le polveri, la terra ed elementi non ferrosi leggeri. Il materiale ottenuto diventa così omogeneo ed è pronto una volta pressato per essere trasferito agli impianti di riciclaggio: acciaieria e fonderia. Una volta giunto a destinazione il materiale passa alla fusione attraverso due canali: la rifusione in acciaieria o la rifusione in fonderia. Nel primo caso la procedura offre lopportunità di fruire di rottame di buona qualità e a condizioni economiche vantaggiose. È però necessario eliminare lo stagno, normalmente un elemento inquinante per lacciaio, che tuttavia essendo presente in quantità modeste risulta gestibile nei processi di fusione. Al contrario, nella rifusione in fonderia lo stagno diventa un elemento necessario. Mission of the National Steel Consortium The National Steel Consortium was set up with the purpose of fostering, promoting and facilitating the collection and recycling of steel packaging, be this from the domestic circuit (segregated collection on public premises - ie cans, aerosols), or from the industrial circuit (collection on private premises - ie drums). More particularly great attention is placed on the development, the extension and the reinforcement of segregated collection. Hence the consortium has the task of coordinating and controlling the activation of the conventions (that is the agreements with the local authorities concerning segregated collection) as well as the administration of the same; it has to furthermore increase awareness of and ensure the correct conferment of the data regarding the use of steel packaging by companies as well as check the running of the collection circuit and destination of materials. Currently the strategic development factor lies in the sizeable improvement of the overall volumes of recycled steel packaging waste deriving from domestic usage, that while accounting for an important part of collection, entails a greater dispersion of waste (and relative environmental impact). Thus the National Steel Consortium sees the development of segregated collection along with the extension of the network of operators as a priority, stimulating and encouraging the greater participation of all involved (institutions, public bodies and the general public) this particularly in the South of Italy, while at the same time seeing to the further reinforcement of the facilities in the areas where collection is at its highest. Incentivating collection with the right approach In actual fact before the authorities first and foremost segregated collection, constituting the channel that will enable further improvements to the recycling of steel packaging, involves the general public. For this very reason the National Steel Consortium - in concordance with the institutions and local authorities - is ardently pursuing the ambitious project of creating a true and proper steel culture: that is the daily habit of segregated collection of cans, caps, tins and other steel packaging, deriving from a full awareness of value and use of the material, both in terms of recovery and in terms of a lesser environmental impact of steel recycling. The collection of steel packaging waste plays a primary role in the process of recycling the said material, but the subsequent exploitation phase is equally important. The material from collection, prior to reaching the final recycling plants - steelworks and foundries - is sent to a detinning or alternatively to a crushing plant. Objective of the consortium for 2001 is that of recycling a total of 233,000 t of packaging waste by the end of the year, figure scheduled to reach 295,000 in 2002, that will account 50% of steel packaging placed on the market. Detinning system In the detinning centres the material undergoes a process, during which the tin (polluting element in the smelting processes carried out at the steelworks) is separated from the iron body of the packaging. Prior to going on to the tin separation phase, the material has to be purified as much as possible from extraneous bodies (inert or organic fractions), so as to avoid the pollution of the alkaline baths used in the process. The stronger the cleaning process, the better the degree of detinning. As well as the recovery of tin the procedure enables the obtainment of iron waste of a higher quality and a greater yield, much preferred by the steelworks. Crushing system The crushing represents the alternative, secondary way of processing metal packaging after segregated collection. This system is based on two operations: grinding with a consequent reduction in volume, and sifting/cleaning of the materials treated. The grinding is carried out using milling machines normally used in crushing iron scrap, that are especially set for use on packaging. Through this procedure the packaging is shredded and reduced down to small scales, to be sent on to a selection process by sifting. The sifting consists in the cleaning of the crushed materials by way of the use of vibro-sifting belts that enable the elimination of impurities such as dust, earth and non ferrous light elements. Thus homogeneous material is obtained that once pressed is ready to be transferred to the recycling plants: steelworks and foundries. Once it has reached its destination the material is smelted through two channels: resmelting in steelworks or resmelting in the foundry. In the first case the procedure offers the opportunity of exploiting good quality scrap at advantageous economic conditions. However the tin, normally a pollutant in steel, needs to be eliminated; however its being present in modest quantities does not affect the smelting process. Against this tin is a necessary component in foundry smelting. | |