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Riciclo ed effetto serra
Nellambito di COP-10, la conferenza internazionale sui cambi climatici che si è svolta a Buenos Aires lo scorso dicembre, il Direttore Generale Conai Giancarlo Longhi ha presentato il Recycling Fund: si tratta di un fondo per individuare e promuovere progetti di riduzione dei gas serra basati sul calo di CO2 grazie alle operazioni di riciclo e recupero dei rifiuti. Recenti studi, infatti, hanno evidenziato una forte correlazione tra le tonnellate di rifiuti riciclate e quelle di CO2 risparmiate: lutilizzo di una tonnellata di CDR (combustibile da rifiuto) comporta un effettivo risparmio di emissioni-serra pari a 407 kg di CO2 equivalenti.
LItalia, con la firma del Protocollo di Kyoto, dovrà ridurre le proprie emissioni di CO2 del 6,5%, nel periodo 2008-2012, rispetto a quanto produceva nel 1990.
Le attività di recupero e riciclo dei materiali di imballaggi contribuiranno in maniera consistente a centrare lobiettivo: è stato infatti calcolato che, grazie al riciclo degli imballaggi, nel 2008 saranno immesse nellambiente ben 4,8 milioni di t di CO2 equivalenti in meno rispetto al 1990, una quota rilevante delle riduzioni necessarie (90 milioni di t).
Recycling and the greenhouse effect At COP-10, the international conference on climatic changes held at Buenos Aires last December Conai General Manager Giancarlo Longhi presented the Recycling Fund. This is a fund for locating and promoting projects for reducing greenhouse gases based on the lowering of CO2 thanks to waste recycling and recovery operations. Recent studies have in fact shown a strong correlation between the tons of waste recycled and those of CO2 saved: the use of a ton of CDR (waste fuel) entails an effective saving of greenhouse-emission standing at an equivalent of 407 kg of CO2. With the signing of the Kyoto Protocol Italy will have to reduce its own emissions of CO2 by 6.5% in the period 2008-2012 compared to what it produced in 1990. The activity of recovering and recycling of packaging materials will contribute considerably to attaining this objective: it has in fact been calculated that, thanks to recycling of packaging, in 2008 as many as 4.8 million tons less of CO2 equivalents will be emitted into the environment compared to 1990. An important part of the required reduction (90 million tons).
Quanto dura la bellezza?
Le etichette dei prodotti cosmetici si arricchiscono di informazioni preziose per i consumatori, a garanzia di un uso sempre più consapevole e sicuro. E a norma di legge.
La legge - L'11 marzo 2005 (come anticipato su ItaliaImballaggio 7-8/2004) entrano in vigore le nuove disposizioni della Direttiva Cosmetici 2003/15/CE relative alletichettatura dei prodotti cosmetici immessi sul mercato a partire da questa data. Tali disposizioni prevedono l'obbligo di indicare in etichetta:
la presenza di 26 molecole, contenute in alcuni derivati botanici, identificate dallo SCCP (Comitato Scientifico per i Prodotti destinati ai Consumatori dell'UE) come potenzialmente allergizzanti, qualora presenti oltre una certa concentrazione;
il cosiddetto "Periodo post-apertura" o PaO (Period after Opening), che indicherà il periodo successivo al primo utilizzo, durante il quale il prodotto, se utilizzato e conservato in modo corretto, rimarrà conforme ai requisiti generali di sicurezza.
I 26 allergeni - Le fragranze contenute in alcuni prodotti rappresentano la principale causa di reazioni allergiche; la presenza in etichetta di tali sostanze permetterà dunque di evitare eventuali effetti indesiderati dell'uso cosmetico, consentendo daltro canto ai dermatologi di intervenire più efficacemente nell'individuazione delle allergie. I 26 allergeni, inglobati in passato sotto la generica denominazione "Parfum, "Profumo" o "Aroma", dovranno ora essere indicati individualmente nell'elenco degli ingredienti, in ordine quantitativo decrescente, dopo la parola "Ingredienti" o "Ingredients".
La lista degli ingredienti sarà consultabile al momento dell'acquisto direttamente sulla confezione o, nel caso di piccoli imballaggi, su un foglietto allegato o su un avviso situato nei pressi del punto vendita.
Il Periodo post-apertura - L'indicazione in etichetta del Periodo Post Apertura fornirà ulteriori informazioni sull'uso ottimale del cosmetico che, se trattato o conservato in modo inadeguato, potrebbe alterarsi al contatto con ossigeno e batteri. Il PaO sarà indicato sulla confezione (o sull'involucro di accompagnamento) per mezzo di un simbolo grafico raffigurante un vasetto di crema aperto. Tale simbolo indicherà al consumatore il periodo post apertura (espresso in mesi con la lettera "M"). Il simbolo del PaO sarà riportato sull'etichetta di tutti i cosmetici, ad eccezione dei prodotti monodose, di quelli la cui confezione impedisce un contatto diretto tra il contenuto e l'ambiente esterno, dei cosmetici per i quali è accertato il non deterioramento della formula nel tempo e, per finire, di quelli la cui durata minima non supera i 30 mesi, per i quali è già obbligatoria la dicitura "Da consumarsi preferibilmente entro...".
How long does beauty last?
TThe labels of cosmetics products now bear more precious consumer information, to guarantee an ever safer, ever more aware use.
And this conforming to the laws in force.
The Law - March 11th 2005 (as anticipated in ItaliaImballaggio 7-8/2004) marks the coming into force of the new dispositions of the Cosmetics Directive 2003/15/EC governing labeling of cosmetics products placed on the market starting off from that date.
These rulings lay down that the following should be indicated on the label:
the presence of 26 molecules, contained in some botanical derivates, identified by the SCCP (Scientific Committee for Products destined for Consumers in the EU) as potentially allergising, if they are present in over a given concentrations;
the socalled PaO or Period after Opening, that indicates the period following first use, during which the product, if used and preserved in a correct manner, still conforms to the safety requisites.
The 26 allergens - The fragrances contained in some products stand as the main cause of allergic reactions; the presence on the label of these substance will hence enable the avoidance of undesired effects of the use of the cosmetic, on the other hand enabling dermatologists to intervene more effectively in rating the allergy.
The 26 allergens, in the past generically grouped under the denomination Parfum, Perfume or Aroma, must now be indicated individually in the list of ingredients, in decreasing quantities, after the word ingredients.
The list of ingredients should be consultable at the moment of purchase directly on the pack or, in the case of small packaging, on a sheet attached or in instructions situated at the salespoint.
Period after Opening - The indications on the label of the Period after Opening will give further information on the optimum use of the cosmetics that, if inadequately treated and preserved, could change in contact with oxygen and bacteria. The PaO will be indicated on the pack (or on the accompanying wrapping) by way of a graphic symbol showing an open jar of cream.
This symbol will indicate the post opening period to the consumer (expressed in months by the letter M).
The symbol of the PaO is to be placed on the labels of all the cosmetics, excepting single dose products, products in which the pack impedes a direct contact between the contents and the external environment, of cosmetics for which their non deteriorability of the formula in time has been ascertained and to finish off, on those whose minimum duration does not exceed 30 months, which already obligatorily have to bear the wording Best before
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