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NUOVE REGOLE Un seminario di approfondimento sulle normative comunitarie, dedicato agli imballaggi per il comparto alimentare. Con novità interessanti, già approvate o in corso di definizione. Ado Sattanino
Di come sia cambiato (e stia tuttora cambiando) il quadro legislativo europeo, si è parlato nel seminario Materiali e oggetti a diretto contatto con gli alimenti, organizzato dallIstituto Italiano Imballaggio lo scorso 14 dicembre a Milano. Al tavolo dei relatori, presieduto da Luciana Gramiccioni (Istituto Superiore di Sanità), si sono avvicendati Maria Rosaria Milana, Roberta Feliciani, Massimo Denaro, Antonino Maggio (ISS) e il professor Maurizio Boccacci Mariani (Università La Sapienza, Roma).
In primo piano, il Regolamento Quadro 1935/2004 sui Materiali destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, e la discussione ancora aperta su plastica riciclata e carta, segmenti che saranno presto oggetto di interventi legislativi. Sono state inoltre illustrate le Direttive 13/2004 (resine epossidiche) e 20/2004 (oggetti di ceramica).
Pubblico & privato - Prima di entrare nel merito delle normative, un rapido cenno sulla riorganizzazione che ha di recente interessato lIstituto Superiore di Sanità: diventato un Ente di Diritto Pubblico, lISS è oggi autorizzato a collaborare con attori privati su singoli progetti, fornendo anche specifici servizi di consulenza.
LIstituto è stato inoltre articolato in sette dipartimenti e due centri nazionali; il Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria e il Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti, in particolare, sono le due strutture che possono interessare i nostri lettori.
Documenti in PDF - Le direttive e i regolamenti UE citati in questarticolo sono scaricabili da Internet in formato PDF. Basta consultare il sito della Gazzetta Ufficiale Europea (http://europa.eu.int/eur-lex/it/oj), cliccare su Legislazione e utilizzare il motore di ricerca, segnalando il numero del provvedimento e lanno di emanazione negli appositi campi.
Anche sul sito del Joint Research Centre della Commissione (http://cpf.jrc.it/webpack) sono disponibili tutte le norme comunitarie che interessano il comparto, attivando il link New address for SANCO D3 documents.
Il Regolamento Quadro
Approvato lo scorso 27 Ottobre 2004 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dellUnione Europea, il Regolamento n. 1935 del 2004 (riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari) abroga le precedenti direttive 590/1980/CEE e 109/1989/CEE. Da notare che è già entrato in vigore: a differenza delle direttive, infatti, i regolamenti non devono essere ratificati dai Parlamenti nazionali per avere effetto di legge.
Applicazione - Il Regolamento Quadro si rivolge sia ai materiali e agli oggetti destinati a contenere gli alimenti, sia a quelli di cui si prevede ragionevolmente che possano essere messi a contatto con prodotti alimentari, o che trasferiscano i propri componenti ai prodotti alimentari nelle condizioni di impiego normali o prevedibili. Grazie a due facili esempi possiamo capire la reale portata di questa definizione: anche gli shopper del supermercato o le mensole del frigorifero dovranno ottemperare al 1935/2004. Per quanto riguarda invece gli imballaggi attivi e intelligenti (peraltro autorizzati, se rispettano le norme generali contenute nelle direttive 107/1989 e 13/2000), si auspica in modo esplicito ladozione di misure specifiche: a questo proposito, è ancora in fase di discussione la bozza Emb/973 Rev. 4 (20 ottobre 2004).
LAuthority - La principale novità del Regolamento Quadro è la definizione del ruolo dellEfsa, lAutorità Europea per la Sicurezza Alimentare (con sede a Parma) istituita dalla cosiddetta Food Law 178/2002. Ecco, in sintesi, cosa accadrà: un produttore di imballaggi che intenda impiegare nuove tipologie di materiali (ossia non ancora presenti nelle liste positive comunitarie) dovrà trasmettere una specifica domanda di autorizzazione allo Stato nazionale (in Italia, va indirizzata al Ministero della Salute), che la girerà subito allEfsa, senza entrare nel merito della richiesta. LAutorità avrà sei mesi di tempo (più altri sei, qualora occorresse un supplemento dindagine) per esprimere un parere scientifico e trasmetterlo alla Commissione UE, che ratificherà poi la decisione in modo formale.
Etichettatura - È stato inoltre previsto che i materiali e gli oggetti non ancora entrati in contatto con il prodotto alimentare, al momento dellimmissione sul mercato, debbano essere corredati anche della dicitura per contatto con i prodotti alimentari o di unindicazione specifica sul loro impiego, oppure del simbolo riprodotto nellAllegato II al Regolamento (si veda il pittogramma specifico).
Nel caso di materiali e oggetti attivi, vanno riportate le informazioni sugli impieghi consentiti e le altre indicazioni pertinenti, come il nome e la quantità delle sostanze rilasciate dalla stessa componente attiva.
Rintracciabilità - Al pari degli alimenti, occorre garantire la rintracciabilità anche dei materiali e degli oggetti a contatto col cibo, per facilitare il controllo e il ritiro dei prodotti difettosi. Sarà perciò obbligatorio adottare tutte le opportune misure per individuare le imprese da cui e a cui sono stati forniti materiali e oggetti (e, nel caso, le sostanze impiegate per la loro realizzazione). N.B. Questa particolare imposizione, si badi, decorrerà dal 27 ottobre 2006.
Ma si discute ancora
Esaurita la lettura critica del 1935/2004, gli esperti hanno illustrato a una platea molto attenta le novità prossime venture riguardanti i diversi materiali da imballaggio, fra i quali la plastica sembra essere particolarmente curata dai legislatori europei. Importante, a questo riguardo, sarà il prossimo Super Regolamento sulle materie plastiche, ancora in discussione: lobiettivo dellUE è fare ordine nello sterminato corpus legislativo comunitario, disciplinando anche i multistrato eterogenei (plastica + altri materiali) ed entrando nello specifico della barriera funzionale.
Plastiche da riciclo - Una riflessione più articolata ha interessato le plastiche provenienti da riciclo per il confezionamento di alimenti. Lopinione diffusa è che, in Italia, luso di questi materiali sia molto limitato; in realtà, il restrittivo Decreto Ministeriale del 21 marzo 1973 è stato integrato il 27 marzo 2001 da una Circolare del Ministero della Sanità, che consente limpiego di plastiche riciclate qualora vi sia uno strato barriera fra esse e lalimento contenuto.
Unapertura, quella italiana, che trova una solida eco nel Considerandum n. 24 del Regolamento 1935/2004: si afferma infatti che occorre favorire luso di materiali riciclati, e che i Paesi dellUnione dovrebbero uniformare norme nazionali tuttora divergenti. La normativa (che non si applicherà ai materiali riciclati ottenuti per depolimerizzazione o per rilavorazione di scarti vergini) sancirà due principi di base: il materiale riciclato deve essere ottenuto con plastiche conformi alla 72/2002/CE, e il processo di riciclo deve essere autorizzato dallEfsa.
Carta e cartone - Per quanto riguarda invece i materiali cellulosici, a livello UE non esiste ancora una regolamentazione armonizzata. Soltanto Italia, Francia, Belgio, Olanda e Finlandia hanno legiferato in materia, definendo però vincoli difformi fra loro: per fortuna il Mutuo riconoscimento previsto dal Trattato di Roma consente di superare le divergenze, senza ostacolare produzione e commercio.
In ogni caso, gli operatori del settore (rappresentati da Cepi) gradirebbero unarmonizzazione generale capace di fare ordine, magari partendo dalle Risoluzioni AP 2002 del Consiglio dEuropa (già illustrate sul fascicolo 1-2/2004 di ItaliaImballaggio).
Deus ex machina della situazione potrebbe essere la Germania, il cui sistema BfR (si tratta di Raccomandazioni Specifiche concertate con gli attori del comparto, non di leggi) ha fatto scuola anche fuori dellEuropa. Del resto, un battistrada autorevole serve davvero, visto che i lavori nel Consiglio dEuropa stanno procedendo a rilento, e che la Commissione UE non ha ancora assunto una posizione precisa.
Altri materiali - Al momento in cui si è svolto il seminario, era in corso di stampa la nuova Direttiva 20/2004/CE per gli oggetti di ceramica, che ha lasciato invariato il Limite di Migrazione Specifica di piombo e cadmio rispetto alla precedente 500/1985/CEE.
Grandi cambiamenti, invece, per i rivestimenti epossidici, disciplinati dalla recente Direttiva 13/2004/CE che fissa nuovi e severi limiti per il BADGE, vietando altresì limpiego di BFDGE e NOGE.
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Per saperne di più
For more information
http://www.istitutoimballaggio.it
http://www.iss.it
http://europa.eu.int/comm/index_en.htm
http://europa.eu.int/eur-lex/en/oj
http://cpf.jrc.it/webpack
http://www.coe.int
È inoltre disponibile ([email protected]) il CD-Rom CE: tutta la legislazione europea dei materiali a contatto con gli alimenti, aggiornata e integrata. Il CD riporta un indice con accesso automatico alla normativa selezionata, il testo integrale della legge e lindicazione delle modifiche apportate da direttive e regolamenti successivi.
Also available on [email protected] the CD-Rom EC: all the European legislation on materials in contact with foodstuffs, updated and integrated. The CD bears an index with automatic access to the selected standard, the complete wording of the law and indication of the modifications made by successive directives and rulings.
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EU update Materials coming into contact with foodstuffs
NEW RULES - A seminar taking an indepth look at EU rules, dedicated to food packaging. With some interesting new aspects, already approved or in the process of being finalised. Ado Sattanino
The subject of the recent seminar Materials and objects coming into direct contact with foodstuffs, organised by the Istituto Italiano Imballaggio on 14th December in Milan looked at how European laws have changed (and are still changing). The speakers, chaired by Luciana Gramiccioni (Istituto Superiore di Sanità), included Maria Rosaria Milana, Roberta Feliciani, Massimo Denaro, Antonino Maggio (ISS) and Professor Maurizio Boccacci Mariani (Università La Sapienza, Rome).
In the spotlight were the Governing Laws 1935/2004 on Materials destined to come into contact with food products and the still open debate about recycled plastic and paper, segments that will soon be the subject of specific laws. Directives 13/2004 (epoxy resins) and 20/2004 (ceramic objects) were also explained and discussed.
Public & private - Before taking a full look at the rules, it's worth mentioning the recent reorganisation of the Istituto Superiore di Sanità: having become a Body of Public Law, the ISS is now authorised with private concerns on special projects, including the provision of specific advisory services. The Istituto has also been divided into seven departments and two national centres; the Department of the Environment and Connected Primary prevention and the National Centre for Food Quality are the two structures that most directly interest our readers.
PDF documents - The EU directives and rules mentioned in this article can be downloaded in PDF format. Simply access the Official Journal of the European Union site (http://europa.eu.int/eur-lex/en/oj), click on Legislation and then use the search engine, entering in the fields the number of the legislation and year of issue. The Commission's Joint Research Centre site (http://cpf.jrc.it/webpack) also contains all the Community laws concerning our sector: click on the link New address for SANCO D3 documents.
The Governing Rules
Approved on 27th October 2004 by the European Parliament and the Council of the European Union, Rules n° 1935/2004 (concerning materials and objects destined to come into contact with food products) abrogates the previous Directives 590/1980/EEC and 109/1989/EEC. Note that these rules are already in force: in fact, unlike directives, rules do not have to be ratified by national parliaments to have legal effect.
Application - The Governing Rules concern both materials and objects destined to come into contact with food and those which can reasonably be expected to come into contact with food products or which transfer their components to food products in normal and foreseeable conditions of use. Two easy examples let us get an idea of the actual importance of this definition: supermarket shopper bags and refrigerator shelves must comply with the provisions of 1935/2004. With regard to active and intelligent packaging (also authorised if compliant with the general rules in Directives 107/1989 and 13/2000), it is explicitly hoped that specific measures will be adopted: the draft version of Emb/973 Rev. 4 (20 October 2004) is still under discussion.
The Authority - The main novelty of the Governing Rules is the definition of the role of EFSA, the European Foods Safety Authority (based in Parma) set up under the so-called Food Law 178/2002. Here's a brief summary of what will happen: a packaging producer who intends to use new material types (i.e. types not already appearing in the Community positive lists) must make a specific application to the relevant Member State (in Italy: the Ministry of Health), which then forwards it to EFSA without further consideration of the matter. The Authority then has six months (plus a further six if extra investigation is needed) in which to produce its scientific opinion and then send this to the EU Commission for formal ratification of the decision.
Labeling - It is also envisaged that materials and objects which have yet to come into contact with food must, at the moment of being launched on the market, be accompanied with the wording for contact with food products or a specific indication of their use, or bear the symbol shown in Enclosure II of the Rules (see specific pictogram). Active materials and objects, meanwhile, must bear full information on their permitted use and any other pertinent information, such as the name and the quantities of the substances released by the same active component.
Traceability - Just like the foods themselves, also the materials and objects coming into contact with the food must be easily traced to allow for proper control and withdrawal of defective products. It will therefore be mandatory to adopt all the relevant measures to identify the firms to whom and by whom the materials and objects have been supplied (and, where appropriate, the substances used to produce these).
N.B.: this particular provision will come into effect as of 27 October 2006.
Still being negotiated
Having completed their critical look at 1935/2004, the experts went on to explain to a very interested audience some future developments concerning various packaging materials, especially plastic which has received special attention from the European lawmakers. Here the forthcoming Super Rules on plastics (still being finalised) are of great interest: the EU's objective is to bring order to the amazing body of Community laws, disciplining at the same time the heterogeneous multiples (plastic + other materials) and with specific rules for the functional barrier.
Recycled plastics - The question of the use of recycled plastic for food packaging was discussed in detail. The general opinion is that, in Italy, the use of such materials is very limited; in fact, the restrictive Ministerial Decree 21 March 1973 was integrated on 27 March 2001 by a Circular from the Ministry of Health which allows for the use of recycled plastic where there is a barrier between this and the actual food. This is an opportunity in Italy that is clearly reflected in Considerandum n. 24 of Rules 1935/2004: in fact, it is stated that the use of recycled materials should be encouraged and that Member States should harmonise their at present widely differing laws on this matter. The Rules (not applicable to recycled materials obtained by means of depolymerising or the reprocessing of virgin scrap) will introduce two basic principles: recycled materials must be obtained using plastics compliant with 72/2002/EC and the recycling process must first be authorised by EFSA.
Paper and board - Turning to the question of cellulose materials, the EU still doesn't have a harmonised set of rules. Only Italy, France, Belgium, Holland and Finland has passed laws on this matter, but with differing limits: luckily, the principle of mutual recognition under the Treaty of Rome means these differences can be overcome without blocking production and trade. In any case, operators in this sector (represented by Cepi) would welcome a general harmonisation to bring order to the industry, perhaps by using the AP 2002 Resolutions of the European Council as the starting point (see issue 1-2/2004 ItaliaImballaggio).
Germany could well prove to be the deus ex machina here, as its BfR system (Specific Recommendations agreed with industry, but not by law) has even been adopted outside Europe. Then again, an authoritative model is needed given that the European Council is somewhat slow to come up with decent standards and the EU Commission has yet to take a precise stand on the matter.
Other materials - At the time of the seminar the new Directive 20/2004/EC on ceramic products was in the process of being printed. This leaves the Specific Migration Limit in the previous 500/1985/EEC for lead and cadmium unchanged. However, there are major changes for epoxy resins, now disciplined by the recent Directive 13/2004/EC which fixes new stricter limits for BADGE and bans the use of BFDGE and NOGE.
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