Semplificare per migliorare
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Dall’esperienza si impara; e, nel caso di MG2 - eccellenza italiana nell’ambito delle opercolatrici - possiamo proprio dire che non si tratti di una frase fatta.
Stefano Lavorini
A interpack abbiamo incontrato Manuela Gamberini, General Director dell’azienda di Pianoro, che ci ha raccontato di come la dura prova della pandemia abbia imposto una riflessione sulle modalità di gestione del business a livello globale. Da qui al cambio di paradigma nella strategia progettuale delle macchine, il passo è stato breve.
«Finalmente siamo di nuovo tutti riuniti, in presenza, a Düsseldorf. Ci sono visitatori da tutta Europa, specialmente dai paesi dell'est, tra cui, inaspettatamente, anche dall'Ucraina; poi dall’Egitto, Giordania, Corea… e soprattutto nuove realtà, aziende che non conoscevamo. Il mondo sta cambiando».
Non cela la propria soddisfazione Manuela Gamberini che, col fratello Saverio, guida la MG2 - l’azienda fondata dal padre Ernesto - specializzata nella costruzione di macchine opercolatrici.
«Un bel segnale dopo gli anni del Covid che, non lo nascondo, hanno influito negativamente sull’andamento delle vendite, in particolare perché, a fronte dell’impossibilità di viaggiare, non avevamo filiali all’estero ma una rete di agenti plurimandatari. Questa situazione di fatto ci portato a mettere in discussione le modalità di fare business e, a rivoluzionare molte cose, tra cui la nostra struttura commerciale, nonché l'organizzazione interna, così da recuperare rapidamente il terreno perduto Il primo risultato tangibile è la presentazione in fiera di "Essentia", un’opercolatrice di nuova generazione che rappresenta la sintesi della nostra tecnologia, ulteriormente innovata con un approccio di Human-Centered Design.».
MG2 è sempre stata conosciuta e apprezzata per il livello tecnologico dei prodotti, per le performance, l’affidabilità e la durabilità, ma la Gamberini sottolinea che con Essentia è stato fatto un passo avanti di notevole interesse per gli end user, semplificando la macchina, facilitandone l’utilizzo, la pulizia e la manutenzione e, cosa non scontata, riducendone costi e prezzi al mercato.
«Tutto si è generato grazie ad una semplice modifica di un componente della movimentazione meccanica che ci ha consentito, a cascata, la revisione di tutte le principali componenti di questo modello, mettendo al centro le reali esigenze degli utilizzatori e con un’estetica davvero moderna e accattivante. La sua caratteristica principale è proprio quella di essere essenziale, senza inutili complicazioni, nonostante la grande attenzione all’ergonomia e al design. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro preparatorio del progetto che ha previsto un confronto con un campione di tutti i soggetti, sia interni che esterni, coinvolti nel ciclo di vita di una nostra macchina: dai nostri tecnici di montaggio a quelli che fanno assistenza, come pure gli operatori dei clienti, i loro responsabili di produzione, qualità ecc. Un’essenzialità che, tuttavia, non intacca le prestazioni: Essentia produce fino a 100mila capsule ora nello stesso ingombro occupato dal nostro precedente modello per 48mila capusle/ora».
Un bel risultato di cui la Gamberini è giustamente orgogliosa anche perché si tratta solo del primo tassello di una vera e propria piattaforma costruttiva che sarà condivisa tra più modelli di opercolatrici con caratteristiche incrementali. Già il prossimo anno verrà presentato al mercato il secondo modello della nuova piattaforma. Come dire: “Chi non muove il primo passo, non scala le montagne”.