Gestione forestale sostenibile al V forum di Legambiente
Anche la Federazione Carta e Grafica tra i partecipanti.
Nel corso del forum, tenuto il 27 ottobre a Roma, Assocarta ha fatto il punto sul ruolo determinante giocato dall’industria della carta nella gestione della crisi climatica.
Ne ha parlato il vicedirettore Massimo Ramunni, intervenuto in rappresentanza di Federazione Carta Grafica, candidando tra l’altro l’industria cartaria italiana ad aumentare la produzione e l’utilizzo di energia da biomassa cedendo i cascami di energia direttamente alle utenze private. Una proposta, definita in collaborazione con AIEL, Associazione italiana energie forestali, che mette a sistema le competenze sviluppate da un settore energivoro, molto attento alla gestione efficiente dei sistemi energetici
Quello della carta è un comparto a forte vocazione sostenibile su cui Ramunni chiosa «Il 90% della fibra di cellulosa utilizzata nella produzione cartaria è dotata di certificazione forestale in grado di attestare la sostenibilità del bosco o della piantagione di provenienza, grazie agli schemi di certificazione forestale Fsc e Pefc, riconosciuti dall’Unione Europea. Le cartiere italiane verificano infatti la legalità dei propri approvvigionamenti di legno e cellulosa sulla base di norme europee che non hanno eguali per gli altri materiali. Il 62% delle fibre complessivamente impiegate in Italia, inoltre, sono riciclate, grazie al sistema di raccolta sul quale la filiera cartaria ha sempre investito in termini di miglioramento di target ed innovazione».
Il forum è stato anche l’occasione per discutere della Strategia forestale nazionale (SFN) che mira a definire gli indirizzi per la tutela, la valorizzazione e la gestione sostenibile del patrimonio forestale, per lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive. La SFN comporterà infatti benefici in termini di riduzione della CO2 in atmosfera, un’industria più competitiva sul profilo della decarbonizzazione, una migliore gestione del territorio e una produzione di biomasse per contribuire ulteriormente alla decarbonizzazione della produzione.