Piccole, sottovuoto, affidabili
Con l’intento di differenziare la produzione di confezionatrici delle origini, Minipack-Torre (Dalmine, BG) concentra da anni i propri sforzi sulle macchine di confezionamento sottovuoto, puntando ad ampliare le opportunità di mercato e ottenendo risultati molto positivi.
Se per il confezionamento industriale, la gamma include oggi 45 modelli (in 15 diverse dimensioni) di confezionatrici sottovuoto a campana singola, doppia e con nastro trasportatore, la società ha anche messo a punto soluzioni specifiche a campana da banco per la ristorazione e modelli più piccoli destinati al consumo privato (con quote destinate a crescere ulteriormente, secondo le analisi dell’azienda).
Distribuite in prevalenza in Europa e Nord America, le ultime due tipologie vengono di fatto proposte come “unità multiuso del vuoto”, tanto da essere impiegate a un tempo per marinare, cuocere “sous vide” e compattare gli alimenti prima dell’immagazzinaggio.
Pompe per vuoto rotative. Dato che la richiesta di macchine confezionatrici più piccole è in aumento (in relazione alla crescita del numero di privati che scelgono la delicata modalità sottovuoto per creare piatti di qualità), Minipack-Torre ha adottato anche sui modelli di dimensioni ridotte le pompe per vuoto rotative a palette R 5 di Busch. Già da tempo scelto dall’azienda lombarda come fornitore privilegiato, Busch le ha infatti garantito di poter proporre apparecchiature di altissima qualità in questo specifico segmento.
Le R 5 sono robuste, riducono al minimo la necessità di interventi manutentivi e il sistema integrato di lubrificazione a circolazione e recupero del lubrificante garantisce livelli di vuoto elevati e costanti. Lo stesso lubrificante raffredda e pulisce la pompa: nel caso si debbano confezionare prodotti umidi o liquidi, l’umidità passa nella pompa sotto forma di vapore, senza condizionarne le prestazioni o influire sul livello di vuoto. E questo è fondamentale, soprattutto nel caso delle piccole confezionatrici da banco, spesso utilizzate in modo discontinuo o intermittente, il che impedisce alla pompa per vuoto di raggiungere la temperatura di esercizio ideale.