Lo showcooking d’autore esalta i cibi in scatola
Disponibili nelle dispense degli italiani, gli alimenti conservati in scatole e barattoli in acciaio sono economici, versatili, salutari…
E con un po’ di fantasia, possono dar vita a creazioni da gourmet. Lo ha dimostrato lo chef Moreno Cedroni nel corso di un imperdibile showcooking promosso da Ricrea (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio) in collaborazione con Anfima, Ancit ed Anicav (le associazioni nazionali, rispettivamente, di Fabbricanti Imballaggi Metallici e Affini, Conservieri Ittici e delle Tonnare, Industriali Conserve Alimentari Vegetali) che si è svolto il 21 settembre scorso al Salone del Gusto di Torino.
Dal gelato con pane, burro e alici, ai fusilli all’arrabbiata e fonduta di parmigiano, fino alla frittatina con erbe di campo e acciughe salate, lo chef de “La Madonnina del Pescatore” di Senigallia ha deliziato i partecipanti con le sue ricette d’autore, preparate con due diffusissimi cibi in scatola: acciughe e pomodori, autentiche eccellenze della cucina mediterranea sia dal punto di vista del gusto che delle proprietà nutrizionali.
Food packaging in acciaio: sicuro e sostenibile. I cibi conservati negli imballaggi d’acciaio sono molto più sani di quanto si immagini: al riparo da elementi esterni, infatti, mantengono inalterate le proprietà nutrizionali anche senza l’aggiunta di conservanti, di cui spesso sono completamente privi. Il Consorzio RICREA si assicura poi che le scatolette, una volta entrate nel ciclo della raccolta differenziata, tornino in acciaieria per essere usate come materia prima, riciclabile all’infinito e capace di dar vita ai più disparati nuovi “ri-prodotti” (binari, chiavi inglesi, biciclette…).
Ottime le cifre della raccolta differenziata degli imballaggi d’acciaio in Italia: il tasso di riciclo, pari al 75,3% rispetto alle quantità immesse a consumo, ci posiziona tra i migliori in Europa. Nel 2017, nel nostro Paese, sono state avviate a riciclo 361.403 t di imballaggi in acciaio, con un risparmio diretto di 686.660 t di minerali di ferro e di 216.842 t di carbone, oltre che di 646.922 t di CO2.