Produzione sequenziale addio, benvenuta fabbrica adattiva
B&R promuove un cambio di paradigma basato sull’integrazione dei processi industriali in un unico ecosistema software. I vantaggi per produttori e distributori di beni, chiamati ad affrontare un mercato che richiede prodotti personalizzati e in tempi brevissimi.
n Nel contesto globale, in cui commercio è ormai “nativamente” elettronico e omni-canale, le dinamiche del mercato sono scandite in misura sempre maggiore dalle richieste in continua evoluzione dei consumatori. Questa tendenza porta alla proliferazione delle SKU (Stock Keeping Unit), alla riduzione delle dimensioni dei lotti, a livelli estremi di personalizzazione su scala di massa, nonché a prodotti dal ciclo di vita sempre più breve.
Trovare macchine e manodopera qualificata per ottenere la flessibilità e l’efficienza necessarie a soddisfare questi requisiti in modo economico, non è una sfida che si può affrontare senza dare uno scossone e cambiare il paradigma stesso della produzione per come la conosciamo.
Cosa si può integrare oggi
In un ecosistema integrato di controllo, ogni tassello aggiunto
apre nuove possibilità, consentendo di raggiungere ulteriori livelli prestazionali, a tutto vantaggio dei costruttori di macchine e dell’industria manifatturiera italiana.
Per ottenere la piena flessibilità sulle linee di fabbrica, è necessario che tutte le principali funzioni -PLC, HMI, I/O, motion, robot, sistemi intelligenti per il trasporto beni, sistemi di visione, sicurezza, connettività IIoT e diagnostica - facciano capo al medesimo ambiente di sviluppo e controllo.
Così come una sola mente controlla e coordina le diverse parti del corpo, una soluzione software avanzata, basata su un’unica applicazione, in un’unica rete, abilita e semplifica la progettazione, l’implementazione e l’uso degli impianti industriali, consentendo massimi livelli di sincronizzazione e flessibilità, per garantire prestazioni inedite, scalabilità e riduzione dei costi.
I vantaggi di un modello “adattivo”
Dall’integrazione delle suddette tecnologie, nasce una nuova categoria di macchine, linee e fabbriche “adattive” contraddistinte da livelli superiori di flessibilità, che consentono di produrre, in modo economicamente sostenibile, lotti sempre più piccoli e prodotti personalizzati.
Le fabbriche improntate a questo paradigma, invece di essere costrette a rigidi processi sequenziali, sono appunto in grado di adattare i percorsi e le lavorazioni al prodotto richiesto, scambiando con l’azienda tutte le informazioni di pianificazione e produzione, così da implementare strategie digitali e rendere “adattiva” l’intera gestione dell’impresa.
L’integrazione si traduce anche in livelli superiori di sicurezza e collaborazione per gli operatori in linea, che possono oggi disporre di tutte le informazioni e degli strumenti necessari a comprendere e gestire al meglio le attività di produzione.