Strumenti per fare qualità
Sistemi di codifica, marcatura e labelling; metal detector e dispositivi di visione, software per il monitoraggio delle linee di produzione… Molte le soluzioni targate 4.0 distribuite da Nimax che, da sempre, fa dell’aggiornamento dei prodotti e del servizio il proprio fattore competitivo. Senza dimenticare i valori legati alla sostenibilità sociale e ambientale.
Luciana Guidotti, Stefano Lavorini
“Il cliente al centro dell’azienda” è quasi un mantra per Nimax che, sul mercato italiano da oltre 50 anni, continua a interpretare con efficacia il ruolo di fornitore unico, rivedendo e ampliando l’offerta di prodotti essenziali per le industrie manufatturiere - farmaceutiche o alimentari che siano - in fatto di codifica, tracciabilità e controlli.
Anche in tempi di pandemia, ci ha spiegato Stefano Paolucci, Direttore Sviluppo & Marketing della società bolognese, Nimax ha consolidato la propria posizione, grazie a ottimi i risultati dal punto di vista del fatturato, 10 nuove assunzioni e senza aver mai interrotto le attività né fatto un giorno di cassa integrazione.
Senza dubbio merito della qualità dei sistemi distribuiti in esclusiva in Italia (Domino, Loma Systems, Nemesis) e delle soluzioni prodotte in proprio; ma soprattutto, a ben vedere, il merito va alle competenze di Nimax, che sa proporre a utilizzatori e OEM soluzioni sempre aggiornate per soddisfare le più diverse esigenze di confezionamento.
Quali le novità e i progetti in corso?
Vorrei ricordare che noi operiamo, in quanto distributori, esclusivamente sul mercato italiano, fornendo codificatori, stampanti o sistemi di controllo ai brand owner ma anche ai costruttori di macchine. Inoltre vendiamo non solo in Italia ma anche all’estero i due prodotti che realizziamo in casa, molto apprezzati dal mercato: lo storico “ribaltino” brevettato per la rotazione di barattoli, contenitori di liquidi e lattine sulla linea di produzione, nonché il sistema di controllo CF118, che verifica l’integrità dei film di alluminio o di alcuni tipi di PVC rilevando la presenza di microfori, strappi o fessurazioni già presenti nel film o indotte in fase di imbutitura.
Nel 2021 abbiamo introdotto alcune novità a marchio Domino. Mi riferisco al marcatore inkjet Cx350i a macro carattere ad alta risoluzione per la stampa diretta su imballaggi secondari, che rappresenta l’evoluzione di un prodotto già in commercio; è dotato di un’interfaccia semplice e degli stessi software utilizzati sulle stampanti a micro caratteri della Serie AX, cosa che garantisce la massima efficienza della linea.
A proposito di linee, è attuale l’esigenza di integrare i codificatori con sistemi di visione artificiale per verificare la presenza, la posizione, la leggibilità e il contenuto della codifica…
Domino ha dato risposte anche in questo senso, progettando il sistema Serie R. Un controllo qualità che permette di abbattere gli scarti e i costi di richiamo, segnalando eventuali errori di codifica, evitando alle aziende sanzioni per la mancata conformità alle normative e alle linee guida della GDO e garantendo allo stesso tempo la brand protection del marchio.
Il sistema Serie R della Domino consente di avere un’unica interfaccia, che invia i dati sia alla camera che alla stampante, con il vantaggio per gli utilizzatori di avere un unico interlocutore in grado di gestire e risolvere eventuali problematiche.
La soluzione prevede vari livelli di automazione: dal più semplice, che verifica la sola presenza del codice, si passa al controllo della sua leggibilità, per arrivare a modificare in modo retroattivo i parametri di funzionamento della stampante stessa.
Quali sono le soluzioni più recenti che proponete in ottica Industry 4.0?
Per quanto riguarda Nimax, continuiamo a sviluppare un prodotto estremamente interessante, che è Line Strategy. Si tratta di un sistema software, o software+hardware, per l’interconnessione delle linee di produzione con i sistemi gestionali e MES che permette, con un unico strumento anche quando siano presenti macchine e tecnologie di produttori diversi, il pieno controllo della linea di produzione o dell’intero stabilimento. È un sistema semplice e modulare, che può essere implementato nel tempo in base alle diverse esigenze, per comandare e ricevere feedback praticamente in tempo reale da tutti i device della linea.
Una proposta interessante, a patto però che tutte le macchine siano di ultima generazione?
Qui sta il bello di Line Strategy: è sufficiente infatti che le macchine e le apparecchiature dispongano di una semplice porta seriale. Il sistema attiva e predispone logiche di controllo sulle linee, ne monitora l’efficienza e segnala anomalie per permettere di rimuovere i lotti difettosi e ridurre gli scarti. Il software acquisisce dunque i dati di produzione, che vengono poi esportati e organizzati tramite software di Business Intelligence in report funzionali alle specifiche esigenze di analisi dei diversi reparti (controllo qualità, logistica, marketing, produzione). Questo prodotto, secondo me, è quello che sta facendo fare a Nimax un bel salto di qualità, in ottica di servizio.
Siamo alle soglie della manutenzione predittiva?
Non è una chimera, esiste già per quanto riguarda le macchine Domino, ma ci stiamo attrezzando per proporre anche una diagnosi predittiva Nimax, considerando che rappresentiamo numerosi altri brand. E questo software sarà il nuovo add on di Line Strategy.
Inoltre stiamo lanciando un servizio di assistenza da remoto, grazie alla quale sarà possibile tramite una semplice app teleguidare i manutentori sulla linea.
Tutto va dunque in direzione della digitalizzazione della produzione, aprendo così il problema della condivisione dei dati tra utilizzatore e fornitore…
Il nostro Line Strategy offre, da un lato, il vantaggio di non lavorare in cloud ma all’interno dei sistemi aziendali e dall’altro consente di ottenere un’analisi di dati non propriamente predittiva ma che può permettere di fare una serie di stime attendibili della produttività aziendale.
Sostenibilità ambientale e responsabilità sociale
Nimax è consapevole che la tutela dell’ambiente rientra tra le mission di un’azienda etica, che si concretizza in semplici azioni quotidiane in grado di promuovere una visione ecosostenibile, nonché il rispetto del territorio in cui opera.
Dall’incontro tra il CEO Nicola Montanari e il giovane apicoltore siriano Zeid Nabulsi è nato così il progetto Apiario Urbano by Beebo & Nimax. Nove arnie, che ospitano da 30 a 70 mila api ciascuna, sono state collocate sul tetto della sede aziendale a Bologna. Il miele prodotto viene confezionato e distribuito ai dipendenti, mentre lo stato di salute della colonia è costantemente monitorato, fornendo così precise indicazioni sullo stato dell’aria e dell’ambiente per un raggio di circa 3 km.
Questo progetto non riflette solo una visione green, ma anche la volontà di fare cultura, condividendo con collaboratori e clienti il fascino di questi insetti come pure la metafora del loro lavoro per il bene comune. È infatti convinzione di Nimax che, mettendo in atto buone pratiche quotidiane, l’Industria abbia la responsabilità di svolgere un ruolo attivo in termini sociali, che vada oltre il semplice rispetto delle norme imposte dal legislatore.