L’imballaggio invisibile
Un aumento di fatturato superiore al 40% registrato in una catena di supermercati: questo il risultato ottenuto dal gruppo italiano Bracca dopo l’adozione del sistema di confezionamento Krones LitePac.
Da metà 2011 il Gruppo Bracca, produttore di acque minerali con sede a Bergamo, è il primo imbottigliatore al mondo a utilizzare la nuova confezionatrice EvoLite.
La reggiatura delle confezioni con maniglia integrata realizzata da questa macchina non prevede l'impiego di film termoretraibili per l'imballaggio secondario, con una sensibile riduzione sia del consumo energetico sia della quantità di plastica da smaltire. LitePac è di fatto un "imballaggio invisibile": la sostenibilità per eccellenza nata dalla combinazione di ecologia e economia.
Con i suoi 236 milioni di bottiglie (2011) e 26 milioni di Euro di fatturato il gruppo a conduzione privata Bracca non è un "peso massimo" del mercato italiano dell'acqua minerale, che raggiunge complessivamente 11miliardi di litri. Con una quota di mercato del 3% circa, tuttavia, il gruppo Bracca si è ritagliato uno spazio di mercato nell'Italia settentrionale e fornisce in prevalenza supermercati, discount e anche il segmento Horeca.
Una piccola parte della produzione, inoltre, viene esportata in Germania, Svizzera e Canada. Il Gruppo possiede due stabilimenti: Bracca Acque Minerali SpA di Zogno (Val Brembana) e Fonti Pineta SpA di Clusone (Val Seriana), a nord-est di Bergamo, con un totale di cinque linee di riempimento: tre presso Bracca e due presso Fonti Pineta.
Storia di una collaborazione
I supermercati Unes: i pionieri. I supermercati Unes sono la prima catena italiana del settore alimentare a vendere il marchio “Presolana U!" del gruppo Bracca nelle nuove confezioni LitePac, una scelta, questa, che rientra nel concetto di sostenibilità e risparmio delle risorse adottato dalla catena. L'azienda, fondata 45 anni fa, appartiene ormai da 10 anni al gruppo Finiper. Unes, che ha oltre 186 supermercati in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna e che nel 2010 ha registrato un fatturato di 650 milioni di euro, opera con due formule commerciali diverse: i supermercati U! Unes e i supermercati U2.
Alternative sotto esame. Nel segmento delle bevande, Unes si è impegnata in un progetto volto a ridurre gli imballaggi per il brand d'acqua minerale “Presolana U!”. Su richiesta di Unes, il gruppo Bracca guidato dall’ A.D. Luca Bordogna e dal direttore generale Gianfranco Morandi, ha cercato un imballaggio finale che comportasse un sensibile risparmio di materiale. Morandi ha commissionato un'analisi dei mercati europei, che ha ridotto la scelta a due soli tipi di confezioni: i tray a bordo alto in cartone e i tray in plastica sagomati, molto utilizzati soprattutto nel nord Europa. Queste due soluzioni, però, comportavano anche alcuni svantaggi: nel caso dei tray a bordo alto una parte dell'etichetta delle bottiglie sarebbe rimasta coperta, il trasporto sarebbe risultato problematico e i costi del cartone avrebbero superato quelli del film; nei punti vendita, inoltre, i clienti avrebbero acquistato anche le bottiglie singole e non solo l'intera confezione. Anche la seconda alternativa, i tray sagomati in plastica, presentava le stesse problematiche, fatta eccezione per il trasporto, che sarebbe risultato più sicuro. L'impiego dei tray nel sistema a rendere, tuttavia, avrebbe comportato costi maggiori per il trasporto di ritorno e il lavaggio.
Da ottobre 2011 tutti i supermercati Unes sono stati riforniti di acqua Presolana confezionata in LitePac (6 bottiglie da 1,5 l). |
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La tecnologia della confezionatrice EvoLite prevede un modulo d'entrata dei recipienti e un modulo di reggiatura. | |
I recipienti in arrivo con flusso continuo vengono suddivisi in due vie nel modulo d'entrata. | |
Quattro unità del modulo di reggiatura creano le confezioni LitePac. | |
Sul nastro di reggiatura orizzontale in PET del LitePac, largo 8 mm e molto stabile, viene applicata una linguetta larga che facilita l'apertura della confezione. La reggia verticale funge da maniglia ed è posizionata in diagonale tra le bottiglie. |
La reazione positiva dei consumatori. Il LitePac era stato presentato nell'autunno 2010, durante un open day organizzato nella filiale italiana di Krones a Garda. Krones e il gruppo Bracca hanno lavorato al progetto con grande impegno e, a gennaio 2011, Bracca ha ordinato la prima EvoLite al mondo. Un passo importante derivato, stando alle dichiarazioni dei responsabili «dalla grande fiducia riposta nella Krones e nelle sue proposte». La EvoLite è stata integrata in bypass nell'impianto per PET da 24.000 recipienti già esistente e collegata a tutti i trasportatori.
La macchina è entrata in esercizio nell’estate 2011 e il gradimento del nuovo imballo realizzato è stato misurato in alcuni punti vendita di Unes. La grande incognita, infatti, riguardava i consumatori e la loro accettazione del nuovo tipo di confezione: un rischio notevole per il gruppo Bracca, perché l'investimento non era certo irrilevante rispetto al fatturato. «Anche se la tecnologia era assolutamente nuova, abbiamo avuto piena fiducia nella realizzazione tecnica da parte di Krones. La situazione sarebbe diventata problematica solo se il mercato non avesse accettato quest'innovazione».
Fortunatamente la situazione è stata tutt'altro che problematica. Da ottobre, tutti i 186 supermercati U2 di Unes sono stati riforniti con le confezioni LitePac da sei bottiglie in PET da 1,5 litri di acqua minerale Presolana.
Da un confronto fra le vendite Unes di Presolana ad agosto 2011 (shrinkpack) e agosto 2012 (LitePac) è risultata evidente una crescita del 48%. E, come sottolinea Gianfranco Morandi «Con il LitePac abbiamo fornito a Unes un'ottima soluzione».
Meno plastica, meno energia. «Il nostro partner commerciale Unes è molto soddisfatto del LitePac - spiega Morandi - e i risultati ottenuti nella pratica sono incoraggianti anche per noi: il risparmio energetico è aumentato del 12,4%, mentre i materiali plastici necessari per l'intera confezione, incluse le bottiglie, sono diminuiti del 14,8%, con un risparmio complessivo del 7-8%. Se consideriamo solo l'imballaggio secondario, il peso della confezione si riduce del 90% circa e passa dai 28 g del tradizionale film termoretraibile ai 2-3 g del nastro del LitePac».
L'imballo secondario del futuro. Il gruppo Bracca ha iniziato a commercializzare attivamente la nuova confezione solo dopo il successo di mercato ottenuti presso i punti vendita Unes. La reggiatrice EvoLite, infatti, viene utilizzata nella linea di riempimento da 24.000 bottiglie.
All'inizio dell'anno per confezionare l'acqua Presolana nel LitePac veniva impiegato solo un decimo della potenzialità della linea, mentre la capacità restante era usata per imbottigliare Fonti Pineta con il fardello in termoretraibile.
Ora anche altre catene di distribuzione - come ad esempio Coop - sono presenti sul mercato con questo imballaggio a basso impatto ambientale. Nel 2013 la confezionatrice EvoLite produrrà anche recipienti da 0,5 l. Morandi afferma al proposito: «All'inizio è necessario “spiegare” il prodotto ai consumatori ma, nel medio periodo, questo imballaggio, economico e sostenibile dimostra la propria efficacia».
Un sistema di confezionamento completo LitePac: reggiatura con maniglia integrata
Con LitePac Krones ha creato un'alternativa sostenibile in termini di gestione delle risorse: un sistema di confezionamento completo, composto dall'imballaggio vero e proprio e dalla tecnologia delle macchine necessarie per realizzarlo. Si tratta di una tipologia di confezionamento assolutamente nuova per i recipienti in PET.
Sul nastro di reggiatura orizzontale in PET del LitePac, largo 8 mm e molto stabile, viene applicata una linguetta larga che facilita l'apertura della confezione. La reggia verticale, larga 15 mm, è realizzata in PP morbido, comodo e facile da trasportare, funge da maniglia ed è posizionata in diagonale tra le bottiglie. Al contempo la maniglia centra e supporta il nastro di reggiatura.
Per verificare la stabilità della confezione sono stati effettuati test sui sistemi di trasporto e durante il caricamento su camion, con risultati oltremodo positivi.
L'innovazione della reggiatura delle confezioni si è concentrata anche nella riduzione del consumo energetico. L'eliminazione del tunnel di termoretrazione comporta costi d'esercizio sensibilmente inferiori.
Anche il fabbisogno molto più contenuto di materiali d'imballaggio contribuisce a ridurre i costi d'esercizio in modo inequivocabile, e i consumatori devono smaltire una quantità decisamente inferiore di rifiuti. Un altro vantaggio importante è dato dal maggiore sfruttamento delle palette: la possibilità di disporre le bottiglie in diagonale determina uno schema di palettizzazione più efficace, che consente di ridurre ulteriormente i costi d'esercizio. Riassumendo, quindi, i costi sono inferiori. La reggiatura delle confezioni LitePac è l'imballaggio del futuro per i recipienti in PET.
EvoLite: un nuovo concept per la confezionatrice
L'innovativa confezionatrice EvoLite è composta da un modulo d'entrata dei recipienti e da un modulo di reggiatura. I recipienti in arrivo con flusso continuo vengono suddivisi in due vie nel modulo d'entrata e preparati poi in confezioni LitePac dalle quattro unità del modulo di reggiatura.
La reggiatrice EvoLite soddisfa tutti i requisiti necessari in tema di efficienza energetica, materiali impiegate ed ecosostenibilità, e ha quindi ottenuto il sigillo Krones enviro. In questo senso, sono stati determinanti soprattutto l'accurata selezione dei motori, il consumo elettrico ridotto, il passaggio alla modalità di stand-by per minimizzare le dispersioni termiche sulle linguette di saldatura, la riduzione del consumo d'aria compressa con la posa ottimale dei tubi e l'impiego delle migliori sezioni possibili, la massima riduzione dei lubrificanti e l'ergonomia razionalizzata dell'ambiente di lavoro.