La tecnologia che fa bene al packaging

Minipack Torre, pioniere nella termoretrazione, sceglie Schneider Electric per le componenti elettriche e di automazione della serie di confezionatrici Pratika.

Fondata a Dalmine (BG) nel 1969 dall’ingegner Francesco Torre, Minipack Torre ha rivoluzionato il settore della produzione degli impianti di termoretrazione introducendo, nel 1976, un brevetto studiato per ridurre il processo a un’unica fase con una macchina compatta a campana. Il sistema è, ancora oggi, al cuore degli impianti esportati nel tempo in tutto il mondo, che hanno ormai raggiunto le 400mila unità.
Da sempre vocata all’innovazione e ricorrendo a tecnologie di qualità elevata per assicurare alle macchine performance di livello e produttività, Minipack Torre ha messo a punto di recente la serie Pratika, famiglia di confezionatrici completamente automatizzate. Si tratta di modelli progettati con numerose componenti elettriche ed elettroniche Schneider Electric, frutto di una partnership vantaggiosa tra le due aziende e di una strategia aziendale volta ad aumentare le prestazioni dei propri prodotti e il vantaggio competitivo che il loro impiego consente.

Pratika: velocità ed efficienza energetica. Le confezionatrici della serie Pratika nascono dotate di motorizzazioni servoassistite e sono potenziate da parti meccaniche elettroniche di Schneider Electric. Oltre alla saldatura in continuo (side seal) e alla funzionalità di center sealing, questi modelli combinano affidabilità, prestazioni elevate, flessibilità e sicurezza in un contesto tecnologico ad alta innovazione ed ecosostenibile.
«L’ultimo modello che abbiamo realizzato, la Pratika 56-T MPS, consente a chi ha esigenze di velocità di produzione di realizzare sino a 85 pacchi/minuto, con un consistente abbattimento dei consumi energetici» conferma Maurizio Barbanti, General Sales Manager di Minipack Torre.
A queste cratteristiche si aggiunge l’introduzione dell’alimentazione ad asservimento elettrico e non pneumatico, un particolare che permette di evitare l’installazione di una seconda linea di alimentazione per il compressore riducendo così ulteriormente l’approvvigionamento elettrico e, di conseguenza, i costi associati.
Inoltre, la possibilità di impiegare film per il confezionamento dagli spessori ridotti consente di diminuire l’impatto ambientale, senza compromessi in fatto di resistenza. «Con la tecnologia delle macchine Minipack è possibile saldare pellicole di ultima generazione» spiega al proposito Barbanti. «E poter impiegare questi materiali è fin d’ora essenziale, considerati gli avanzamenti della ricerca circa la produzione di film plastici sempre meno inquinanti e più economici». La flessibilità di adattamento della gamma Pratika a qualsiasi materiale è un valore aggiunto che pochi costruttori possono garantire. «Il che  significa che chi dispone già oggi della tecnologia adeguata a seguire questo trend sarà favorito nel fornire, a sua volta, un vantaggio competitivo al cliente finale».

Migliori prestazioni e semplicità di impiego. La flessibilità e le performance dell’intera gamma Pratika hanno alla base l’impiego di PLC e Motion Controller Schneider Electric, che ottimizzano le operazioni e, al contempo, contribuiscono  a ridurre le esigenze di manutenzione. Esse sono inoltre dotate di display touch screen a colori - anch’esso fornito da Schneider Electric - che, grazie un’interfaccia grafica user-friendly ne agevolada parte di operatori non altamente qualificati. «Il sistema consente il controllo dei parametri di confezionamento, in modo semplice e intuitivo» sottolinea Barbanti.
Il display permette anche l’accesso alla funzionalità di troubleshooting, consentendo così un intervento tempestivo a fronte di possibili problemi di funzionamento. «Di fatto, gli operatori possono trovare da subito una soluzione anziché attendere il ripristino della macchina a opera di personale specializzato, con un vantaggio in termini di produttività non indifferente». La porta ethernet inclusa per la connessione alla rete e i moduli per la teleassistenza rendono inoltre possibile la diagnosi e la risoluzioni di imprevisti a distanza, via Internet. Una caratteristica fondamentale soprattutto per le strutture distribuite sul territorio: «Con l’assistenza centralizzata è possibile identificare la natura di guasti e attivarsi per l’intervento senza doversi recare sul posto, anche in questo caso con tempistiche e costi inferiori» chiarisce ancora Barbanti.
Infine, ricordiamo che il display è integrato su un quadro comandi collocato su un braccio rotante, frutto di uno studio ergonomico, che rende la macchina utilizzabile con maggiore libertà.

Il valore aggiunto dell’automazione. La tecnologia Schneider Electric implementata sulle macchine di Minipack Torre offre all’utente finale un plus  ulteriore, in termini di conoscenza dei dati relativi all’operatività. È infatti possibile ottenere informazioni in tempo reale sulle macchine, attraverso un comune tablet o smartphone connesso al web. «Si tratta di una funzionalità utile, per esempio, ai direttori di stabilimento, che devono consultare dati sulla quantità di prodotti realizzati o sui consumi - precisa Barbanti - oppure ai manager che hanno bisogno di informazioni personalizzate da poter consultare su un dispositivo di uso comune».
La serie Pratika consente inoltre l’integrazione di numerosi optional che possono fare la differenza e rendere l’impiego delle macchine ancora più efficiente ed efficace. A partire dal lettore biometrico Schneider Electric Harmony XB5S, che modula l’accesso ai controlli della macchina a seconda dei requisiti individuali dell’utilizzatore. «Grazie al rilevatore biometrico la macchina “capisce” se l’operatore ha l’autorizzazione, per esempio, per modificare la programmazione della velocità» sottolinea Barbanti. Le macchine Minipack possono essere dotate anche di pulsanti wireless della famiglia XB5 di Schneider Electric, che permettono l’avvio e l’arresto del ciclo di confezionamento dall’inizio della linea senza bisogno di cablaggi elettrici.

Qualità “made in Europe”. L’impegno di Minipack Torre nel migliorare qualità e le prestazioni attraverso la tecnologia, con l’obiettivo di aumentare la convenienza per il cliente finale, si riflette nell’entusiasmo manifestato nell’impiego delle soluzioni più all’avanguardia commercializzate da Schneider Electric. «L’uso di componenti Schneider Electric fa dei nostri prodotti delle macchine europee assemblate in Italia, che rispecchiano il “made in Europe” e sono grado di contrastare la concorrenza dei mercati emergenti. In un settore come il nostro, d’altronde - conclude Barbanti - è possibile migliorare i prodotti solo integrando tecnologie avanzate, che consentano di controllare e ridurre i consumi, di monitorare il funzionamento, di intervenire in tempi veloci per abbattere i fermi e rendere l’uso più semplice».                               
 

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