Proposte per il confectionery

Packaging dalle fogge sempre diverse e una rinnovata attenzione alla sostenibilità: queste le istanze emergenti del mondo “confectionery”, a cui ACMA risponde con una costante ricerca sui materiali e lo sviluppo di tecnologie di confezionamento all’avanguardia, che saranno in mostra a IPACK-IMA.

A partire dai primi decenni del secolo scorso, ACMA (azienda Coesia) segue il settore del confectionery con attenzione e competenza, assicurando un contributo essenziale all’innovazione e all’evoluzione di questo comparto industriale.

Quello del confectionery è, peraltro, un mercato florido che - stando alle previsioni di Market Study Report - nel 2025 dovrebbe raggiungere i 2.000 miliardi di dollari, con un tasso di crescita medio annuo del 3,8%.

Tra i temi trasversali che, da qualche tempo, ne influenzano l’andamento vi è senza dubbio quello della sostenibilità in senso lato: il confectionery è infatti sempre più attento a contenere il proprio impatto ambientale e a fornire garanzie di sicurezza ai consumatori, in relazione alla provenienza e alle condizioni di produzione delle materie prime.

Sustainability Lab e Material Gate: un impegno concreto

In termini di imballaggio, il mercato confectionery si sta orientando verso la riduzione dei materiali a base plastica o multistrato. ACMA sta compiendo ampi sforzi per affrontare questa transizione epocale e lo fa grazie al Sustainability Lab. Obiettivo del progetto - che sta attirando l’attenzione di alcuni dei più importanti produttori al mondo di materiali nonché dell’industria dolciaria - è di verificare il comportamento e la macchinabilità dei materiali di nuova generazione, sia per incarti di tipo flowpack sia per il wrapping, con particolare attenzione a quelli dove il twisting può creare delle criticità.

Attraverso il Material Gate (strumento realizzato ad hoc dagli ingegneri di ACMA) vengono svolti test su materiali di qualunque natura, per provarne le performance su un incarto twist.

La sfida è di comprenderne i limiti strutturali, guidando i ricercatori affinché sviluppino soluzioni che sappiano garantire le migliori performance possibili durante l’esercizio in macchina.

Lo scopo finale è quello di mantenere elevate la qualità dell’incarto e le velocità di produzione, veri e propri caratteri distintivi dei macchinari ACMA, supportando così i clienti nella transizione verso materiali alternativi alla plastica e minimizzando gli effetti sulla produttività del parco macchine.

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