Una presenza costante nella cartotecnica per il mercato farmaceutico

Il presidente Alessandro Casiraghi racconta le ultime novità in casa DCM.

Fin dalla fondazione, DCM opera nel mondo del packaging industriale, sviluppando soluzioni tecnologiche e personalizzate per imprese dei più diversi settori merceologici. Ma è grazie alla specializzazione nella “piega di carta” - il suo storico core business - che DCM ha sviluppato un’esperienza unica in ambito farmaceutico nonché la profonda conoscenza degli ambienti cartotecnici e delle arti grafiche.

Alla continua ricerca di soluzioni innovative e sostenibili

Le competenze acquisite, unite alle non comuni capacità di R&D, hanno aperto la strada alla progettazione di nuove soluzioni di confezionamento, adeguate all’evoluzione del mercato in un’ottica di sostenibilità. L’orientamento è infatti verso l’impiego di materiali riciclabili nella produzione di confezioni, esigenza a cui le soluzioni DCM hanno saputo dare prontamente seguito, non disgiunte dalla progettazione di sistemi automatici ad hoc per la dispensazione e il trasporto dei prodotti.

«DCM, infatti, non “è” solo piega di carta - spiega il presidente, Alessandro Casiraghi - ma anche dispensazione e trasporto. Abbiamo quindi trasferito le nostre competenze nel packaging anche alla dispensazione di prodotti, per incrementare l’efficienza e la produttività delle linee dei nostri clienti».

Partnership strategiche per rispondere al mercato: la linea Brava di Kraus

DCM, con la collaborazione della tedesca Kraus, ha studiato una soluzione mirata e specifica per realizzare un vassoietto in cartoncino di nuova concezione, pensato per contenere fiale, siringhe, boccette e altri prodotti tipici del settore farmaceutico, senza dimenticare le applicazioni nel food & beverage.

«Sono flessibilità e integrazione a contraddistinguere le singole macchine della nuova famiglia Brava, capaci di garantire l’efficienza delle linee» continua il presidente Casiraghi. «Abbiamo investito in ricerca e sviluppo per ottenere sistemi automatici unici nel loro genere, da offrire alle aziende che credono fortemente nel green packaging».

Un tassello essenziale per il pharma: le etichette

Tra le ultime proposte per le lavorazioni speciali, in particolare per l’etichettatura, spicca il sistema Labeljack, caratterizzato da un’elevata velocità di ciclo, dalla predisposizione all’industria 4.0 e dalla gestione di etichette di diverso formato.

«Fra le molteplici lavorazioni sviluppate per le linee speciali - spiega il presidente Casiraghi - i sistemi di etichettatura hanno un ruolo di primo piano, soprattutto per l’alto livello di personalizzazione che possiamo offrire. Attraverso il controllo integrato di Labeljack è possibile definire impostazioni come lingua, interfaccia e memoria del formato etichetta. I messaggi operativi e di avviso vengono visualizzati sul display a colori multi-touch. Grazie al suo esclusivo meccanismo di bloccaggio e alla semplicità d'uso, è garantita una facile maneggevolezza e la massima precisione e dinamica».

Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio

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