“Seeds of Disruption” nella filiera agro-alimentare: prospettive globali di innovazione nel sistema food

In collaborazione con IFTF - Institute for the Future di Palo Alto, Matteo Vignoli  e il suo team hanno sviluppato la “Seeds of Disruption Forecast Map”, una mappa concettuale che investiga i modi in cui l’innovazione tecnologica, formulata e attuata per mezzo della collaborazione tra gli attori della filiera agro-alimentare, sia in grado di rimodellare il settore a livello globale.
Gli studi di Vignoli evidenziano come le esperienze legate al cibo siano innanzi tutto di carattere professionale: le fasi della filiera vedono infatti coinvolti agricoltori, scienziati, innovatori, sviluppatori, imprenditori per citare solamente alcuni degli attori che prendono attivamente parte alle strategie del settore.


Evoluzione del sistema alimentare

Negli ultimi decenni, il complesso sistema alimentare del pianeta si è evoluto per perseguire  necessità impellenti, intensificando la produzione, rendendo efficiente la distribuzione e standardizzando le procedure e le caratteristiche dei prodotti finali.
Anche l’esperienza di acquisto è cambiata nel tempo attraverso la centralizzazione e, in ultimo, l’esperienza di consumo vede tutt’oggi come prioritaria la convenienza.Queste strategie sono state affinate per decenni, ma oggi mostrano i loro più grandi limiti.
Le innovazioni tecnologiche, se implementate e condivise tra clienti e fornitori della filiera, concorrono a trasformare radicalmente l’esperienza legata al cibo, rispondendo alle nuove esigenze del pianeta e della popolazione mondiale.La mappa Seeds of Disruption è stata concepita come strumento di dialogo, proprio con l’obiettivo di illustrare come le tecnologie emergenti possano essere impiegate in tutte le fasi della filiera.
L’innovazione, se sviluppata insieme e perseguendo un obiettivo comune, è in grado di ridefinire le strategie e le relazioni tra i diversi attori coinvolti in ogni fase della catena agro-alimentare, contribuendo a rispondere alle nuove necessità del pianeta e dei consumatori, dove efficienza e sostenibilità sono e saranno le parole chiave del settore.

Creare il cambiamento, superando i limiti
Come produrre abbastanza per sfamare il pianeta con una popolazione incostante crescita? E come scongiurare gli sprechi di risorse necessarie a  produrre cibo? E, ancora, come ottenere prodotti alimentari di maggiore qualità e rendere più efficace la distribuzione?
Lo studio del professor Vignoli risponde a molti quesiti, enunciando attraverso la mappa le strategie per il futuro, dividendole in cinque aree cruciali che corrispondono ai livelli della filiera.
Per ogni step vengono fatti emergere i limiti attualmente riscontrati, e vengono proposte possibili soluzioni innovative per superarli.

Produzione
Limite attuale: un utilizzo eccessivo del suolo e delle risorse primarie utili alla produzione intensiva e un divario sempre più ampio tra quello che produciamo e ciò che realmente serve.
Obiettivo: riorganizzare l’intensificazione.
Possibile soluzione: passare dall’agricoltura intensiva, accusata di sfruttare in maniera eccessiva e risorse naturali, a un’agricoltura che impiega risorse alternative a basso impatto ambientale. Le innovazioni tecnologiche permettono di riorganizzare la produzione e gestire le reali necessità di abbondanza.

Distribuzione
Limite attuale: la distribuzione su scala globale ha influito negativamente sull’ambiente e sulla qualità del prodotto. Una gestione efficiente della distribuzione spesso risulta inflessibile e fragile.
Obiettivo: riequilibrare l’efficienza.
Possibile soluzione: passare da modelli efficienti di distribuzione su larga scala a una distribuzione regionale e locale, a garanzia di maggiore qualità del prodotto.

Trasformazione
Limite attuale: i prodotti distribuiti su scala globale sono soggetti a un’elaborazione maggiore per rispettare gli standard necessari, uniformando anche gli ingredienti. Obiettivo: remixare la standardizzazione.
Possibile soluzione: i processi di elaborazione dei prodotti dovranno essere più trasparenti, per rispondere alle esigenze sempre maggiori dei consumatori.

Acquisto
Limite attuale: l’acquisto settimanale di prodotti in un solo centro di acquisto (supermarket) non risponde più alle necessità del consumatore moderno. Obiettivo: riprogettare la centralizzazione.
Possibile soluzione: ai luoghi fisici verrà sempre più affiancata la disponibilità dipiattaforme di acquisto digitali.

Consumo
Limite attuale: le necessità di velocità e praticità di consumo hanno incrementato l’acquisto di cibi pronti e il proliferare del concetto di fast food. Questo stile di vita, se adottato abitualmente, ha gravi ripercussioni sulla salute.
Obiettivo: ridefinire il concetto di convenienza.
Possibile soluzione: educare a un’esperienza di consumo consapevole.

Le opportunità per superare i limiti che legano in modo indissolubile le fasi della filiera sono profondamente interrelate e le nuove tecnologie possono essere impiegate con successo quando formulate insieme, attraverso il dialogo e la condivisione tra clienti e fornitori della filiera, artefici del futuro del settore.
Il rapporto tra clienti e fornitori che scelgono di seguire l’approccio del Design Thinking, pone al centro le persone mediante una continua interazione, cogliendo i bisogni più profondi e latenti dei diversi interlocutori, per offrire loro le migliori soluzioni. 



Quarta edizione del Verallia Design Award
Per il contest promosso da Verallia, gli studenti dei Workshop tirocinante 1090 del Poli.Design, Consorzio del Politecnico di Milano e del corso di Laurea in Design del prodotto industriale del Politecnico di Milano - Scuola Design si sono cimentati con un progetto industriale che rispondesse a tutti gli effetti a reali esigenze aziendali: hanno dovuto infatti proporre progetti di nuove bottiglie di vetro per Lurisia e Santero, partner del concorso e coinvolti nella giuria. I progetti vincenti sono stati proclamati nel corso dell’evento “Innovazioni dirompenti nel Food and Beverage” dello scorso 17 ottobre.
 
Ace Black. È stata l’anima pop di Santero la fonte d’ispirazione principale per Lucia Gualdi e Francesca Inzani, che hanno progettato una bottiglia per spumante dalla forma fluida e slanciata contrapposta alla geometria dei rombi colorati del pattern. Chiara l’assonanza tra il logo Santero e l’asso di quadri delle carte.

Mate. Gioca sul contrasto tra lucido e satinato la bottiglia “alto di gamma” progettata da Aurora Baratto e Alessia Kayalibay per le bibite di Lurisia, puntando a esaltare con effetti visivi particolari il contenuto. 

Per maggiori informazioni 
www.iftf.org/our-work/global-landscape/foodforfuture/seeds-of-disruption
www.iftf.org/fileadmin/user_upload/downloads/food/IFTF_SeedsofDisruption...

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