Quando l’industria ha il cuore verde
Da “Gluing Technology a Gluing Solution”, ovvero dalla tecnologia alla soluzione, a patto che sia green: la svolta di Robatech, che ribadisce con fermezza il proprio impegno per un ambiente migliore, ma continua a riflettere sul mercato e sul servizio, vero ago della bilancia per un buon business. Milena Bernardi, Luciana Guidotti
Il Gruppo Robatech produce soluzioni innovative e sostenibili per l’applicazione di adesivi in tutti i settori industriali, tra cui il packaging spicca per rilevanza.
E oggi si propone non più come “semplice” produttore di tecnologia ma come fornitore di “soluzioni”, mantenendo la forte impronta eco-friendly che lo caratterizza dall’ormai lontano 1975, anno di fondazione.
L’evidenza dell’impostazione green non poteva non risaltare anche nell’allestimento dello stand Robatech a Cibus Tec 2019, tra maxi-poster e immagini legate alla natura e l’immancabile colore verde che contraddistingue impianti e logo aziendale.
Il concetto di responsabilità ambientale è stato, peraltro, il filo conduttore dell’intervista realizzata in fiera a Davide Morten, direttore commerciale e marketing di Robatech Italia, che ha ribadito quanto la multinazionale svizzera stia investendo da anni su questo terreno.
Partiamo dalla situazione di mercato...
Anche se il momento economico in Italia e in Europa non è tra i più rosei, a livello di volumi Robatech è in linea con il 2018. Questo grazie, ovviamente, ai rapporti con gli OEM stabiliti da tempo, ma merito anche della scelta di coinvolgere maggiormente gli end-user, che possono generare una “richiesta indotta” nei confronti dei costruttori di macchine. In entrambi i casi, ciò che ci distingue, è comunque il servizio, considerato importante al pari o perfino più del prodotto in sè: è il vero valore aggiunto, quello impossibile da copiare o riprodurre. E i clienti mostrano di apprezzarlo, alla luce dei risultati che riescono a raggiungere con i nostri sistemi, a partire da una maggiore efficienza produttiva.
Che cosa presentate in fiera?
Vorrei premettere che siamo stati i primi produttori di impianti colla ad aderire a Cibus Tec, la cui valenza strategica sta nella possibilità di “marcare il territorio” e fare da apripista con soluzioni originali. Non solo… Il confronto “diretto” con i competitor ci consente di valutare i nostri stessi avanzamenti, in termini di risparmio energetico, consumi e digitalizzazione, ambito in cui non siamo secondi a nessuno, dato che gli impianti di incollaggio Robatech sono da tempo in grado di comunicare con la rete aziendale e possono essere gestiti da remoto attraverso smartphone.
Quest’anno, a Cibus Tec, stiamo portando anzitutto la nostra idea di “Green Gluing”, ovvero il concetto che fa da ponte tra l’incollaggio industriale e l’ecologia. Il re-branding che ha coinvolto tutte le attività del gruppo e il nuovo marchio (ufficializzato a maggio 2019, Ndr.) lo ribadisce chiaramente, con un particolare in più: ovvero l’impegno di Robatech come fornitore di sistemi in grado non solo di raggiungere obiettivi di sostenibilità, ma anche di garantire un elevato ritorno sugli investimenti grazie alla riduzione dei costi operativi.
Entrando nel merito dell’operazione di re-branding, cosa ha comportato, in pratica?
Green Gluing per noi significa proporre soluzioni di incollaggio sempre più sostenibili, che coinvolgono le nostre stesse tecnologie di produzione, i prodotti e le applicazioni offerte. Quindi, il re-branding ha comportato importanti investimenti a livello economico, oltre che di risorse umane.
Lo step si era reso comunque necessario per integrare in modo coerente valori e promesse del gruppo, ma anche per comunicare una nuova e moderna identità aziendale.
Si è trattato tuttavia di un’operazione nel segno della continuità, che ha previsto contestualmente anche il restyling del logo: sempre verde, ora quasi fluo, rafforza il legame con la natura e lascia percepire più chiaramente la spinta all’innovazione. Non è un caso, quindi, che il pay off di Robatech si sia trasformato da “Gluing Technology” a “Gluing Solution”, che significa mettere know how ed esperienza a servizio del cliente, per aiutarlo a realizzare un prodotto migliore con la nostra tecnologia.
Nel vostro caso, dunque, le promesse di maggiore efficienza vanno di pari passo con una maggiore - e sincera - responsabilità ambientale...
Per quanto concerne la nostra produzione, cerchiamo di ottimizzare al massimo l’impiego delle risorse. Basti pensare che oltre il 50% dell’energia necessaria agli stabilimenti in Svizzera proviene da pannelli solari, cosa non di poco conto visto il clima scarsamente soleggiato.
Sul fronte delle applicazioni, le nostre attrezzature di incollaggio - pistole applicatrici o sistemi di fusione e dosaggio che siano - vengono da sempre progettate e costruite con un occhio al risparmio energetico, tanto da garantire consumi inferiori a quelli di qualsiasi competitor.
In alcuni casi, poi, offrono una valida alternativa all’impiego di materiali plastici e mi riferisco, in particolare, ai sistemi per stabilizzare i pallet, dove il corretto uso della colla può ridurre fino al 90% l’uso di film di confezionamento… Così, con il nostro AntiSlip Gluing, che prevede l’applicazione di colla a caldo direttamente sulle confezioni, riusciamo a garantire importanti economie in termini di costi e risorse, riducendo l’impiego di pellicola protettiva e di interfalde, senza peraltro compromettere la stabilità della merce e l’integrità durante il trasporto e lo stoccaggio. E senza contare la maggiore efficienza del processo, dato che vengono eliminati i fermi macchina necessari per l’avvolgimento dei pallet.
Riesce a immaginare il futuro della colla?
È una domanda piuttosto ricorrente che, forse, sarebbe meglio rivolgere ai produttori di colla. Il punto è che tutti saremmo interessati ad avere colle completamente bio ed ecosostenibili, non foss’altro perché, in termini di riciclo, un cartone incollato va trattato diversamente se le percentuali di adesivo superano certi limiti. A oggi, però, nonostante le ricerche in corso, i risultati non consentono la completa sostituzione dei polimeri sintetici.
Se e qualora nascessero materiali diversi, la tecnologia d’incollaggio dovrebbe subire qualche adeguamento?
Per quanto ci riguarda, finché si tratta di prodotti allo stato solido che vengono fusi e poi applicati, non sarebbe necessario. Teniamo presente che, nel panorama industriale, gli impianti Robatech vengono impiegati anche per lavorazioni particolari come l’applicazione di cere, sigillanti, alcool o cioccolato fuso... In ogni caso, saremo pronti ad affrontare qualsiasi nuova sfida… a patto che sia green, ovviamente.