Quadro economico generale
Secondo l’analisi del Centro Studi di Confindustria, la ripresa dell’Italia si rafforza, tanto da rivedere al rialzo la crescita del PIL per il 2018, portandolo a un +1,5% (a settembre la previsione era di +1,3%).
Secondo l’analisi del Centro Studi di Confindustria, la conferma per il 2017 è di un PIL in crescita dell’1,5%. Si sta restringendo il divario tra il PIL italiano e quello degli altri Paesi dell’area Euro, pur restando elevata la disparità con i livelli di crescita pre crisi. Il buon andamento dell’Italia va ricercato, da un lato, nelle ottime performance dell’export, che da alcuni anni sta guadagnando quote di mercato, dall’altro nell’incremento degli investimenti incentivati dalle misure governative. Per il 2019 la previsione di crescita del PIL è del +1,3%, ancora al di sotto del 2,7% del 2007. Sempre secondo Confindustria si dovrebbe arrivare a un recupero del tasso di crescita del PIL nel 2021.
Le uniche variabili ad aver superato i trend di crescita pre crisi sono le esportazioni e l’occupazione. Sul fronte occupazionale, tuttavia, ci sono ancora molte nubi, dato che il tasso disoccupazione giovanile è ancora molto elevato e molti laureati lasciano l’Italia in cerca di sistemazioni lavorative migliori e più qualificate.
In fatto di consumi, è prevista una crescita dell’1,5% per il 2017, dell’1,3% per il 2018 e dell’1,1% per il 2019.
Per quanto concerne l’Eurozona, si prevede un aumento del PIL pari al 2,4% per il 2017, al +2,1% nel 2018 e al +1,9% nel 2019.
Secondo l’analisi di Prometeia, l’industria manifatturiera italiana si trova finalmente davanti a una ripresa robusta e solida, con un 2017 che registra una crescita del fatturato a prezzi costanti del 2,3%.
A determinare l’andamento positivo contribuiscono sia le esportazioni sia una spinta del mercato interno, maggiore del previsto. È il settore della meccanica a guidare lo sviluppo, con tassi vicini al +3%: nel triennio 2017-2019 il comparto tornerà a essere protagonista dello scenario manifatturiero italiano, dove la produzione sarà ampiamente sostenuta sia dalla crescita dell’export, sia dal mercato interno. Del resto, come confermato già nel 2017, saranno i settori a medio-alto contenuto tecnologico a guidare l’andamento positivo.
Nel 2017, per esempio il settore automobilistico dovrebbe registrare un trend in crescita intorno al +2,6%, il farmaceutico (compreso i prodotti da banco) di circa il +2,5%, il cosmetico e l’elettrotecnico intorno al 2,4%.
Le previsioni per il biennio 2018/2019 confermano la continuità della ripresa del nostro manifatturiero con un trend che dovrebbe assestarsi al 2%.
Le esportazioni relative al settore manifatturiero, in generale, crescono di oltre il 6,5% nel 2017, e le migliori performance sono raggiunte dal settore farmaceutico (+13%), dagli autoveicolo e motocicli (+12,3%), dal largo consumo (+12,2%).
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