Plastica etica per la bellezza
Insieme per l’ambiente, complementari per il packaging: Puntopack e MAV si presentano per la prima volta insieme a Cosmopack 2022, proponendo la loro idea di packaging sostenibile.
Da oltre vent'anni punto di riferimento nel packaging nutraceutico e farmaceutico e primo produttore di imballaggi in plastica ad avere ottenuto la certificazione B Corp, Punto Pack (Parma) ha portato a termine nell'estate del 2021 l'acquisizione di MAV Srl (Bologna), nata nel 1965 e affermato produttore di packaging wide mouth per il cosmetico. E oggi, insieme, formano un gruppo che punta a superare i 30 milioni di fatturato nel 2022.
Come racconta Roberto Nisica, Presidente e CEO di Puntopack: «Abbiamo affrontato l'operazione che ha dato vita al Gruppo Punto Pack / MAV con grande serenità e ottimismo, puntando a valorizzare le numerose analogie fra le due realtà: le forti similitudini a livello tecnico e produttivo, l'attenzione a sostenibilità e ambiente e la decisa propensione al servizio sviluppata nel tempo. Abbiamo programmato investimenti a lungo termine - prosegue Nisica - con l'intenzione di creare una realtà che metta i clienti e l’ambiente in cui viviamo al primo posto, dando un esempio positivo, producendo packaging di plastica in maniera completamente sostenibile».
Idee e azioni green per crescere
L’attenzione che entrambe le aziende pongono nel compensare le proprie emissioni e generare prodotti 100% riciclabili è addirittura maniacale.
Basti pensare che, nel 2021, il numero dei prodotti in plastica riciclata è più che raddoppiato rispetto al passato, così come la capacità produttiva degli impianti fotovoltaici, che durante il giorno contribuiscono in maniera importante a ridurre i consumi dell’energia dall’elettricità di rete. Inoltre, nel corso degli ultimi 3 anni, Puntopack e MAV hanno ottimizzato le proprie produzioni, così da diminuire drasticamente scarti e rifiuti in genere.
E queste sono solo alcune delle iniziative che porteranno il gruppo a raggiungere una carbon footprint positiva in 3/5 anni, molto in anticipo quindi su quanto auspicato dai principali organismi internazionali.
La dislocazione degli stabilimenti produttivi, a Parma e Bologna, è un ulteriore elemento che gioca a favore dello sviluppo sostenibile: la loro posizione baricentrica in relazione al business italiano ed europeo, ove il gruppo opera al 95%, consente infatti di semplificare tutte le fasi logistiche e di trasporto.
Infine, dal punto di vista tecnico, oltre a un parco macchine di primissimo ordine, ambienti e sistemi produttivi validati a livello farmaceutico, il principale asset di queste due aziende è la loro capacità di operare in partnership con i propri clienti, con l'obiettivo di sviluppare packaging che, oltre a contenere prodotti preziosi, diventino veicolo di marketing ed elementi di distinzione.