Print Economic Forum

A precedere la consegna dei Premi Oro della stampa, nella giornata  del 1° dicembre organizzata a Milano da Stratego Group, si è svolto il Print Economic Forum: dati di mercato, politiche ESG e Intelligenza Artificiale nel mondo stampa e converting, i temi dell’edizione 2023.

L’intervento di apertura di Stefano Portolani, Senior Analyst del Centro Studi Printing di Stratego Group, ha delineato la situazione del mercato italiano del printing. Sono stati analizzati gli economics delle 815 aziende del panel Centro Studi Printing - “Big della stampa” - sulla base dei bilanci 2022 depositati allo scorso ottobre. Requisito del panel, aver raggiunto il livello minimo di ricavi di 3,5 milioni di euro.
 
Di queste aziende, l’88% ha totalizzato ricavi maggiori rispetto al 2021 e il 63% ha ottenuto un risultato operativo superiore all’anno precedente.
Il patrimonio netto 2021 versus 2022 è stato superato dall’81% delle aziende intervistate. Il 62% ha un utile netto superiore all’anno precedente. Infine, solo il 9% delle aziende intervistate ha chiuso in perdita.
 
Nel corso dell’intervento sono stati esposti anche i risultati di una survey del Centro Studi Printing proposta ad aziende del settore. Tra gli altri temi è emerso che i ricavi previsti per il 2023 appaiono molto meno effervescenti rispetto al 2022, complice la situazione macroeconomica, anche se solo un terzo del panel ha dichiarato nel 2023 un risultato peggiore rispetto al 2022.
 
Il convegno è proseguito con l’intervento di Sara Monti, Senior Sustainability Consultant di Ayming, una multinazionale specializzata in Business Performance Consulting, che ha presentato i risultati di una ricerca
condotta in collaborazione con il Centro Studi Printing di Stratego Group, rispetto all’integrazione delle tematiche di sostenibilità nel settore del printing.
 
La comunicazione istituzionale, “il Purpose Aziendale” con focus sulla sostenibilità costituisce uno dei punti essenziali delle attività di un’impresa. I principi elevati che l'azienda promuove e condivide con clienti, dipendenti e partner delineano la sua identità e la distinguono. Tuttavia, è imperativo prestare attenzione alle cause sostenute, evitando accuratamente la trappola di un supporto meramente superficiale.
 
Nel panel intervistato emerge che tra i molti documenti di rendicontazione redatti dalle aziende solo il 38% produce il bilancio di sostenibilità, contrariamente al 39% che invece non produce nessun tipo di documento ma ne conosce le finalità (41%) e solo il 9% delle aziende intervistate realizza una relazione di impatto.
 
Ayming evidenzia inoltre l’importanza di questa tipologia di documentazione che attira l’interesse di diversi stakeholder, in particolare dell’80% dei clienti industriali e il 70% dei consumatori.
Le aziende del comparto stanno prendendo coscienza che la sostenibilità è un punto imprescindibile anche per la strutturazione della propria governance. Il 16% delle aziende dichiara di avere nominato la figura del Sustainability Manager che si affianca ai ruoli di Chief Financial Officer e di Responsabile delle Risorse Umane, entrambi al 19%, e all’Energy Manager presente nel 6% delle organizzazioni.
 
L’intervento di Mafe De Baggis, (digital) media strategist e autrice del libro “In principio era Chat GPT” sulle intelligenze artificiali generative e il loro impatto sulla comunicazione e la creatività ha evidenziato che queste tecnologie sono entrate nel quotidiano di professionisti, aziende e agenzie, integrando i processi creativi e produttivi e scatenando una curiosità e una creatività impreviste. Sono tecnologie acerbe e ancora problematiche, da affrontare comunque con spirito costruttivo, mettendo in moto una collaborazione tra intelligenze diverse.

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