Le macchine italiane per il packaging non si fermano
Tra le attività definite “essenziali” dal Governo, ai sensi del Dpcm del 22 marzo scorso, le imprese italiane produttrici di macchine per il confezionamento e l’imballaggio stanno proseguendo l’attività in modo regolare.
Tutti gli stabilimenti sono operativi e in sicurezza, grazie all’applicazione rigorosa dei protocolli di igiene, con limitazione dei contatti all’interno e all’esterno e la riduzione del numero di persone sul posto di lavoro. Una riorganizzazione che va a tutela non solo dei dipendenti ma dell’intera collettività.
A fianco delle aziende si schiera anche Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), fornendo un supporto di consulenza continuativo attraverso bollettini giornalieri, estesi anche ai non associati.
“In questo momento di incertezza dovuto all’escalation del Coronavirus in molti Paesi, riteniamo indispensabile far presente a tutta la clientela mondiale che le nostre aziende hanno posto in essere tutte le azioni necessarie, attivando correttamente tutti i protocolli e mantenendo l’elevato livello di guardia imposto dalle autorità italiane - ha dichiarato il presidente Enrico Aureli - Esortiamo pertanto la clientela internazionale a proseguire nelle normali relazioni in essere con le nostre aziende mantenendo la fiducia che il nostro sistema industriale si guadagna ogni giorno su tutti i mercati internazionali”.