Imballaggio di legno (2012)

DATI e NUMERI Pallet, imballaggi industriali e cassette sono a tutt'oggi imballaggi indispensabili al settore manifatturiero, nonostante il forte ridimensionamento subito nel corso del 2012. Pallet e casse per il trasporto di merci ingombranti rimangono ai vertici. Plinio Iascone

Per il settore degli imballaggi il 2012 è stato un anno decisamente negativo, a fronte di una situazione economica recessiva iniziata nell’ultimo trimestre 2011.
La contrazione dell’attività produttiva manifatturiera ha inevitabilmente determinato una sensibile contrazione produttiva degli imballaggi, tra cui ovviamente anche gli imballaggi di legno, che risultano i più colpiti dalla crisi.
Nel 2012 hanno registrato infatti una contrazione del 7,8% in termini quantitativi, a fronte di un arretramento globale degli imballaggi del 5%.
Le stime parlano di circa 2.057 aziende produttrici di imballaggi di legno (gli addetti sono circa 10.200), il 12% delle quali specializzate nella produzione di casse e cassette per ortofrutta, il 49% circa fabbricano pallet e il 39% imballaggi industriali.
Sono altresì operativi i fornitori di materiali di base destinati alla produzione di imballaggi di legno e gli importatori di imballaggi vuoti.
Tra i produttori di pallet troviamo anche i riparatori.
Il 67% degli operatori del comparto è dislocato nel Nord Italia, il 13,5% al Centro e il 19,5% al Sud (Sardegna e Sicilia comprese).

Le cifre del mercato e tipologie
Questi imballaggi, nel 2012, hanno registrato in complesso un fatturato di 1.500 milioni di euro (-9% rispetto all’anno precedente).
La produzione globale si è posizionata sulle 2.096 t/000, -13% rispetto al 2011.
Anche il commercio estero, nella sua globalità, ha segnato un arretramento del 34% per le esportazioni e una flessione del 15% per le importazioni.
Il consumo apparente globale si è posizionato su 2.235 t/000 (-12,6%).
Se i pallet sono ampiamente diffusi in tutti i settori industriali, gli imballaggi industriali trovano applicazione per oltre il 70% nelle aree della meccanica, elettromeccanica, ricambistica mentre il restante 30% riguarda un'ampia tipologia di prodotti (selle per il trasporto di tubature, rocchetti per cavi, vini e liquori, tappi di sughero ecc...). Le cassette di legno sono invece adibite per l’85% al trasporto di prodotti ortofrutticoli mentre il restante 15% è destinato ai settori ittico, vivaistico ecc.

Imballaggi industriali
Il principale comparto dell’area imballaggi industriali (80% circa) è quello delle casse di grosse dimensioni adibite al trasporto di macchinari o parte di essi. La loro alternativa è rappresentata, in certi casi, dai container. Il restante 20% circa interessa le doghe, le cassette per liquori e i rocchetti per i cavi.
La produzione complessiva, nel 2012, ha toccato le 550 t/000, segnando una flessione globale del 4,5%, a fronte di una sostanziale stabilità produttiva nel  biennio precedente.
Modesto è il commercio estero, circoscritto a cassette per liquori e tappi di sughero.
Il 70-75% dell’offerta è riconducibile ad aziende specializzate che lavorano per più clienti, il restante 25-30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente.
Gli imballaggi industriali - nell'ambito del comparto “imballaggi di legno” -  rappresentano un sistema di gestione specializzato e la loro caratteristica peculiare è relativa alla predisposizione degli operatori a gestire il servizio di allocazione dei prodotti nei contenitori progettati ad hoc.

Pallet
È la forma di imballaggio da trasporto con la più ampia diffusione settoriale.
In relazione al materiale costruttivo e con riferimento al mercato italiano, si distinguono quattro tipologie di pallet: di legno (91%), di plastica (8%), di cartone (0,9%) e di metallo (0,1%), questi ultimi usati solo per movimentazioni interne in centri produttivi dell’industria pesante.
Rispetto al 2011, si evidenzia un lieve aumento dei pallet di plastica rispetto a quelli in legno, che perdono un punto percentuale.

Pallet in legno
Imballaggio da trasporto privilegiato, in Italia e nel mondo, per economicità e sicurezza. Viene realizzato con diverse essenze legnose (abete, pino, faggio e pioppo), che conferiscono al pallet elevate caratteristiche di resistenza.
Da alcuni anni è in atto una progressiva sostituzione dei pallet a perdere con quelli a rendere; progressiva anche la diffusione della formula di affitto dei pallet, con il conseguente aumento di pallet personalizzati.
Nel 2012 la produzione di pallet di legno ha segnato una contrazione produttiva globale del 18%: in questo ambito sono risultati in crescita i riparati rimessi in circolo (+5% circa), mentre i nuovi hanno segnato un calo sensibile.
In netto decremento anche il commercio estero: -37% le esportazioni e -24% le importazioni.
In arretramento del 17% il consumo apparente.

Cassette per ortofrutta
La movimentazione dei prodotti ortofrutticoli freschi con riferimento all’impiego di imballaggi in legno, interessa due tipologie di imballaggi: bins e cassette.
I bins vengono impiegati per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli dal campo ai centri di stoccaggio, mentre le cassette sono utilizzate per il trasporto dai centri di stoccaggio alla distribuzione (GDO, mercati rionali ecc.).
Le cassette di legno sono ufficialmente tutte “a perdere”, ma in realtà, esiste anche un “rendere” non ufficiale, che alcuni operatori del settore ortofrutticolo  stimano intorno al 2-4% circa.
Nel 2012 la produzione è stata di 275 t/000, -2% rispetto al 2010 e, con  riferimento alla produzione destinata alla vendita, la loro partecipazione al mercato si è posizionata al 22%, sostanzialmente sui livelli dell’anno precedente (ma nel 2005 era intorno al 30%!). Nel corso degli anni il  posizionamento sul mercato si è quindi progressivamente ridotto, ma sembra che il trend sia orientato a una sostanziale stabilizzazione. La perdita di partecipazione interessa in particolare i prodotti destinati all'export e, in Italia, alla GD0.
Negli ultimi anni le cassette di legno hanno migliorato notevolmente l'aspetto e possono svolgere anche una funzione “comunicativa”.                                      

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

 

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