Imballaggio di legno (2011)
DATI E FATTI Pallet, imballaggi industriali e cassette per ortofrutta: i numeri del mercato.
Le aziende produttrici di imballaggi di legno che operano in territorio nazionale sono all’incirca 2.401 e il numero di dipendenti si aggira intorno ai 10.700.
Il 12% circa dei produttori è specializzato nella produzione di casse e cassette per ortofrutta, il 49% in quella di pallet (in questo ambito troviamo anche i riparatori), mentre il 39% è costituito da produttori di imballaggi industriali.
Sul mercato operano anche aziende fornitrici di materiali di base per produrre gli imballi in legno e importatori di imballaggi vuoti.
Il 67% degli operatori del settore imballaggi in legno è dislocato nel Nord Italia, il 13,5% nel Centro Italia e il 19,5% nel Sud Italia, comprese Sardegna e Sicilia.
Le destinazioni d’uso
Gli imballaggi in legno sono riconducibili a tre tipologie: pallet, imballaggi industriali e cassette per ortofrutta.
La prima categoria viene impiegata indifferentemente in moltissimi settori; sono infatti davvero poche le aree manifatturiere che non hanno necessità di impiegare i pallet. Una valutazione relativa alle principali aree di impiego evidenzia la seguente ripartizione:15,8% prodotti liquidi (bevande e condimenti), 31,7% food, 31% prodotti di largo consumo non alimentare (abbigliamento, cosmesi, farmaci, prodotti per la casa ecc.), prodotti chimici per l’industria 7,7% ( colori, lubrificanti ecc.), altro non alimentare 13,8% (materiali per edilizia, elettromeccanica ecc.).
La seconda famiglia, quella degli imballaggi industriali, è utilizzata per oltre il 70% nelle aree della meccanica, elettromeccanica, ricambistica ecc. mentre il restante 30% riguarda prodotti come selle per il trasporto di tubature, rocchetti per cavi, cassette varie per vini e liquori, tappi di sughero ecc.
In genere questi imballaggi sono utilizzati per l’80% circa nel trasporto di merci ingombranti, in molti casi sono fabbricati ad hoc, e il restante 20% interessa cassoni per attrezzi, pezzi di ricambio, doghe, cassette per liquori ecc.
Da ultimo, le cassette sono diffuse per l’85% nel comparto ortofrutticolo e il restante 15% è destinato al settore ittico, vivaistico ecc.
Le cifre: produzione e fatturato
In complesso gli imballaggi di legno hanno espresso un fatturato 2011 di 1.650 milioni di euro, corrispondente a una produzione di 2.401 t/000 (-1% rispetto al 2010): un arretramento che sconta le conseguenze della crisi economica che sta caratterizzando il sistema industriale nel suo complesso
Il commercio estero globale ha evidenziato esportazioni per 194 t/000, in crescita rispetto al 2010 del 10,8%, e importazioni pari a 349 t/000 (in aumento del 14,8%): la sensibile crescita delle esportazioni ha interessato soltanto il segmento dei pallet.
La bilancia commerciale è nettamente passiva, -94 t/000, riproponendo una situazione che ha caratterizzato l’ultimo triennio.
Il consumo apparente globale nel 2011 si è posizionato su 2.556 t/000, sostanzialmente uguale a quello dell’anno precedente.
Nel corso del 2011, la situazione evolutiva della domanda interna ha presentato un trend in progressivo cedimento a partire dall’autunno a seguito dell’aggravarsi dell’economia nazionale e europea.
Imballaggi industriali
Nel panorama degli imballaggi di legno, gli imballaggi industriali rappresentano un sistema di gestione specializzato e la loro caratteristica peculiare è relativa alla predisposizione delle aziende operatrici del settore a gestire il servizio di allocazione dei prodotti nei contenitori progettati ad hoc.
Nel 2011 l’area ha espresso una produzione di 576 t/000, segnando un incremento limitato allo 0,5%
Modesto è il commercio estero, circoscritto a cassette per liquori e tappi di sughero.
Il 70-75% dell’offerta è riconducibile ad aziende specializzate, che lavorano per più clienti; il restante 25-30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente.
Il principale comparto dell’area imballaggi industriali, pari all’80% circa, è costituito dalle casse di grosse dimensioni adibite al trasporto di macchinari o a parte di essi. Le alternative agli imballaggi industriali in legno sono, in certi casi, i container.
Pallet
Inteso come imballaggio da trasporto, il pallet presenta la più ampia diffusione settoriale. In relazione al materiale costruttivo e con riferimento al mercato italiano, se ne distinguono quattro categorie: pallet di legno (92%), pallet di plastica (7%), pallet di cartone (0,9%) e pallet di metallo (0,1%); questi ultimi sono utilizzati solo per movimentazioni interne in centri produttivi dell’industria pesante.
Pallet di legno. È la tipologia più diffusa sia in Italia che nel mondo per economicità e sicurezza e viene prodotta con diverse essenze legnose (abete, pino, faggio e pioppo): il materiale vergine conferisce elevate performance di resistenza. È in atto una progressiva sostituzione dei pallet a perdere con quelli a rendere.
Continua il trend dell’affitto, con il conseguente aumento dei pallet personalizzati e un aumento progressivo della produzione di queste tipologie.
Nel 2011 la produzione di pallet nuovi più quelli EPAL riparati e immessi nuovamente in circolo, è stata di 1.545t/000 (-1,5% rispetto al 2010).
La diminuzione ha tratto origine, oltre che da un rallentamento dell’attività dell’industria manifatturiera, dall’aumento della presenza dei pallet a rendere.
In aumento sia le esportazioni che le importazioni.
Il consumo interno apparente ha sostanzialmente riconfermato i valori del 2010.
Cassette. La movimentazione dei prodotti ortofrutticoli freschi con riferimento all’impiego di imballaggi in legno, interessa due tipologie di imballaggi: bin e cassette.
I primi sono impiegati per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli dal campo ai centri di stoccaggio, mentre le cassette sono utilizzate per il trasporto dai centri di stoccaggio alla distribuzione (GDO, mercati rionali ecc.).
Le cassette di legno, ufficialmente, sono tutte “a perdere”, ma nella realtà, esiste anche un “rendere” non ufficiale che, secondo l’opinione di alcuni operatori del settore ortofrutticolo, è stimabile in un 3- 5% circa. La produzione di cassette in legno nel 2011 è stata di 280 t/000 (-4% rispetto al 2010). Nel corso degli anni la loro posizione sul mercato si è progressivamente ridotta: con riferimento alla produzione destinata alla vendita, si valuta che nel 2011 le cassette di legno si siano posizionate al 22% (30% nel 2005). Grazie all’aspetto estetico migliorato, attualmente svolgono anche una funzione di comunicazione.
Secondo le ultime stime, la loro presenza di mercato dovrebbe stabilizzarsi sui valori attuali.
Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio