Il mondo cambia… cambia l’automazione
INCONTRI Sicurezza e flessibilità per le macchine di oggi e domani. Al simposio Consumer Packaged Goods, organizzato da Rockwell Automation, costruttori e utilizzatori a confronto su business e sostenibilità. Stefano Lavorini
Rockwell Automation si è fatta sentire. Ed è importante che, in chiusura d’anno, si sia presa il palcoscenico proprio in quella città di ingegno e di capacità di fare macchine per l’imballaggio che è Bologna.
Non importa, in un certo senso, quanto buoni e originali siano stati gli interventi che hanno animato i due giorni del simposio dedicato al settore CPG (Consumer Packaged Goods), perché ciò che ha dato valore è stata la partecipazione interessata di importanti aziende sia sul versante dei produttori che degli utilizzatori, lì per confrontarsi e imparare come fare impresa, come dare risposte alle mutevoli esigenze del mercato.
La sfida della complessità. Potremmo dire che, per gli invitati, è stata “un’avventura intellettuale” che si è tradotta in riflessioni e contaminazioni tra reale e immaginario, con lo scopo di capire le molteplici sfide alle quali è possibile far fronte solo innovando e cambiando prospettiva. Tra i temi affrontati, l’aumento della pressione competitiva, le richieste dai mercati emergenti, la variazione e diversificazione delle preferenze dei consumatori, la sostenibilità, l’aumento dell’attenzione ai temi della sicurezza in ambito alimentare e la conformità alle normative locali e internazionali in materia ambientale.
Alcuni tra i 17 speech ascoltati sono stati, a mio avviso, particolarmente interessanti e mi piace citarli in ordine di apparizione.
In pillole
• L’intervento di Jacob van Kogelenberg (Robert Bosch Packaging Technoloogy) ha spiegato cosa significhi oggi progettare macchine per un mercato globale, basandosi su un approccio “fit to use”, e ha illustrato trend e soluzioni concrete.
• Suggestivo il progetto Cynar, presentato da Paul Murray, che si propone di trasformare rifiuti di plastica in carburante a costi competitivi: non solo una bella idea ma una tecnologia e un impiantistica messe ormai a punto e che dovrebbero portare, nei prossimi 5 anni, all’installazione tra l’altro di 10 impianti anche in Italia.
• Stimolante nella sua complessità il progetto Colossus, sviluppato dalla multinazionale Kimberly-Clark che, secondo Sean Lynch, ha portato anche grazie alla collaborazione con il gruppo TMC, a una serie di benefici, tra cui la riduzione dei costi totali dei prodotti consegnati ai clienti.
• Menzione speciale al bel video realizzato da Heineken, per illustrare la strategia globale della società in termini di miglioramento dell’impatto ambientale del proprio business, nonché di politiche di responsabilità sociale.
• Un’ultima nota per Filippo Ferrari, Parmalat, che ha parlato delle applicazioni della telemetria (tecnologia usata sulle macchine di F1) in ambito industriale e degli impressionanti risultati in termini di riduzione dei costi per unità di prodotto e di recupero di produttività che si possono conseguire, arrivando a monitorare le performance non solo della linea o della singola macchina, ma anche del semplice componente.
• Rockwell da parte sua, come fornitore di soluzioni, prodotti e servizi all’industria produttrice di beni di consumo, ha ricordato le potenzialità dei sistemi di automazione, in un’ottica di sostenibilità e risparmio energetico.
E, senza invadenza, ha anche presentato alcune soluzioni progettate specificamente per l’automazione dell’intera attività produttiva, ma anche capaci di far fronte alle sfide legate all’esportazione in nuovi mercati, al rispetto degli standard internazionali nella progettazione delle macchine.
Ospite, con garbo. Oltre ai lavori, che si sono svolti all’Hotel Savoia di Bologna, scanditi da panel discussion e pause conviviali utili ad aumentare le opportunità di condivisione di esperienze e problemi, al termine della prima giornata l’efficiente organizzazione Emea/Italia di Rockwell ha inventato un evento di indubbia suggestione.
Per l’occasione, infatti, tutti allo storico Museo Ferrari di Maranello, con tour privato dello spazio espositivo, a stimolare l’appettito per il bello e lo straordinario della realtà, con tanto di cena “in compagnia” delle rosse di F1 degli ultimi anni. Mute, hanno assistito impassibili (noblesse oblige) agli apprezzamenti e ai commenti di stupore di tanti aspiranti “clienti”.
I relatori/The speakers
Thomas Czioska - Robert Bosch
Laurent Bachelier - MeadWestvaco
Bryan Griffen - Nestlé (OMAC)
Mikael Samuelsson - TetraPak
Jos Wubben - Mars Western Europe
Arjen Bos - Friesland Campina
Daniele Vacchi - UCIMA
Monica Melloni - GEA Procomac
Filippo Ferrari - Parmalat
Sean Lynch - Kimberly-Clark
Lorenzo Trimigno - Tissue Machinery Company
Alex Tarchini - Mathworks
Joost Roldaan - Heineken
Werner Badtke - Kraft Foods
Thomas Schmid - Kraft Foods
Gli atti del simposio sono disponibili sul web all’indirizzo
The minutes of the symposium are also available at the web address
http://www.emea.rockwellautomation.com/events/cpgsymposium/index.aspx