Il futuro sta nella collaborazione tra uomo e macchina
Grande partecipazione, il 3 ottobre scorso, all’Omron Collaborative Day, evento organizzato da Omron Italia (filiale del colosso nipponico specialista nel campo dell’automazione industriale) in collaborazione con Schunk, tra i gruppi con maggiore esperienza nei sistemi di presa e tecnica di serraggio.
Presso la sala convegni di Villa Marchetti (Baggiovara, Modena), sede di Ucima, l’incontro ha preso in esame il tema della produzione flessibile e delle applicazioni collaborative, la nuova sfida al centro della rivoluzione 5.0 ormai alle porte, in cui uomo e macchina si “riconciliano” e trovano il modo di lavorare insieme per migliorare l’efficienza in fabbrica.
In cattedra Massimo Proverbio e Angelo Vocale, rispettivamente Robotics Account Manager e Field Application Engineer di Omron Electronics, insieme ad Andrea Lolli, responsabile Meccatronica di Schunk.
La giornata ha visto la presentazione di TM Collaborative Robot, la nuova linea di robot perfezionata da Omron, che garantisce sicurezza, semplicità di programmazione e possibilità di essere integrata con altre apparecchiature, segnando un passo in avanti verso la creazione di un ambiente di produzione totalmente smart.
Proverbio non sembra avere dubbi in proposito: «Immaginiamo - ha esordito il manager - un mondo senza recinzioni di sicurezza, in cui gli uomini lavorano a fianco di robot collaborativi programmati per svolgere i compiti più faticosi e ripetitivi, consentendo al personale di concentrarsi su attività più specializzate. Integrandoli in ambienti di produzione esistenti, i cobot collaborano direttamente con gli esseri umani, diventando parte integrante del team».
La tecnologia in pratica. In ambito sicurezza, i TM Collaborative Robot di Omron sono conformi alla norma tecnica ISO 10218 e alla specifica tecnica ISO/TS 15066. La programmazione semplificata di questi robot non richiede alcuna codifica o pulsantiera, garantendo all’utente tempi di avvio più veloce oltre a una maggiore rapidità e flessibilità nei cambi di produzione.
I cobot sono versatili e adattabili a svariate applicazioni, in particolare all’asservimento macchine utensili, al carico e scarico, a operazioni di assemblaggio, incollaggio, testing e saldatura.
Al convegno un posto d’onore è stato riservato anche a Co-act EGP-C di Schunk, la prima pinza industriale certificata dal DGUV Assicurazione tedesca infortuni sul lavoro e premiata con l’iF Design Award 2019.
Si tratta di una soluzione per la robotica collaborativa a 2 dita compatta, con cover di protezione anticollisione, che copre un’ampia gamma di applicazioni e soddisfa i requisiti di ISO/TS 15066.