Fiera Milano acquista Ipack-Ima
L’accordo vincolante, sottoscritto il 1 luglio, per l’acquisto del 100% della Società (2,5 milioni di euro) rafforza il portafoglio di Fiera Milano con le mostre B2B del processo e del packaging.
Milano, 1 luglio. Fiera Milano SpA annuncia di avere sottoscritto con Centrexpo SpA in data odierna un accordo vincolante relativo all’acquisizione del 100% della società Ipack-Ima SpA. (Comunicato integrale)
Ipack-Ima SpA organizza nel quartiere espositivo di Fiera Milano le seguenti mostre professionali, di cui possiede i relativi marchi di manifestazioni:
- Ipack-Ima (triennale), uno dei primi eventi al mondo per le tecnologie di processo e confezionamento dei prodotti food e non food, inserito nel ristretto elenco delle mostre B2B sostenute dal Ministero dello Sviluppo Economico come piattaforme del made in Italy nel mondo;
- MeatTech (triennale), mostra specializzata nel processing e packaging per l’industria della carne;
- Dairy Tech (triennale), manifestazione dedicata alle tecnologie di trattamento e confezionamento per il settore lattiero-caseario;
- Fruit Innovation (annuale), mostra dedicata a prodotto, tecnologia e servizi del comparto ortofrutticolo (la manifestazione è compartecipata al 50% da Fiera Milano);
- Intralogistica Italia (triennale), manifestazione che espone attrezzature e macchine per la logistica interna dell’azienda (la mostra è detenuta per il 50% da Deutsche Messe, proprietaria del quartiere fieristico di Hannover).
La Società cura la segreteria organizzativa di Converflex, manifestazione triennale nel settore del package printing, per conto di Centrexpo SpA.
Inoltre, Ipack-Ima SpA rappresenta in esclusiva l’intera famiglia di mostre di settore PACK EXPO in Italia, grazie alla collaborazione con PMMI, l’associazione americana degli industriali produttori di macchine per il processo e confezionamento proprietaria ed organizzatrice delle fiere PACK EXPO.
La Società detiene il 60% di East Afripack (il restante 40% è di proprietà di PMMI), fiera B2B del packaging lanciata a Nairobi, in Kenya, nel 2014 per cogliere le opportunità offerte dai Paesi dell’Africa orientale.
Infine, la Società cura la segretaria organizzativa, per conto di Centrexpo, della manifestazione UPAK in Russia, oltre ad avere una fitta rete di rappresentanza commerciale nel mondo.
Con l’acquisizione Fiera Milano diventerà proprietario dei marchi di manifestazione di Ipack- Ima SpA e ne curerà l’org anizzazione diretta. Il prezzo di acquisto è fissato in 2,5 milioni di euro, che saranno corrisposti al closing dell’operazione, rettificato dal saldo della posizione finanziaria netta e altri aggiustamenti derivanti dalla situazione patrimoniale alla data del closing.
«Con l’acquisizione di Ipack-Ima - dichiara l’amministratore delegato di Fiera Milano, Corrado Peraboni - intendiamo predisporre le condizioni ideali per consolidare il successo della nuova formula della manifestazione. Ipack-Ima è l’evento espositivo chiave in Italia per il packaging, un comparto strategico dell’industria che è destinato ad una sempre maggiore rilevanza, nell’ottica della sicurezza del consumatore, dell’uso consapevole delle risorse, della tutela dell’ambiente. L’Italia è leader nelle tecnologie di lavorazione e confezionamento e noi vogliamo difendere e rafforzare questo primato, facendone crescere la forza di attrazione internazionale.
I grandi competitor fieristici europei sono in Germania, a Düsseldorf per quanto riguarda il packaging, e a Colonia, impegnata oggi a potenziare il segmento del processo e confezionamento del prodotto alimentare. Ma proprio in considerazione della forza dell’industria italiana ci sono le condizioni per competere con successo con i concorrenti tedeschi e non cedere know how.
L’acquisto di Ipack-Ima - conclude Peraboni - ci consente anche di fare di Fiera Milano il punto di riferimento in Italia del food. Abbiamo già in portafoglio la fiera numero uno, TUTTOFOOD. Ora possiamo integrarla con una delle più forti mostre al mondo nelle tecnologie di trattamento e confezionamento del prodotto alimentare, con un approccio di filiera che va oltre il singolo evento fieristico, per rispondere agli interessi del mondo produttivo».
L’ultima edizione di Ipack-Ima si è tenuta presso il quartiere di Fiera Milano dal 19 al 23 maggio 2015 ed ha proposto al mercato un ambizioso progetto di potenziamento della manifestazione, coronato dal consenso delle aziende espositrici e dei visitatori professionali.
Per la prima volta infatti ad Ipack-Ima sono state affiancate le tre mostre verticali focalizzate sul prodotto alimentare fresco Meat-Tech, Dairytech e Fruit Innovation. Questa formula articolata e originale, grazie anche al contestuale svolgimento di Converflex e Intralogistica, ha offerto una panoramica unica dell’intera filiera - dalla lavorazione del prodotto al packaging, dalla logistica aziendale alla stampa - molto apprezzata dai visitatori.
Così come è stato apprezzato l’elevato tasso di internazionalità degli eventi. La superficie espositiva netta di Ipack-Ima è stata di oltre 50mila metri quadrati, mentre le mostre Meat-Tech, Dairytech e Fruit Innovation hanno occupato alla prima edizione complessivamente circa 14mila metri quadrati netti.
Nel 2013 e 2014, anni di assenza di manifestazioni, la Società ha realizzato rispettivamente una perdita netta di 2 milioni e 1,4 milioni di euro. Il fatturato previsionale per il 2015 è di oltre 16 milioni di euro con un margine operativo lordo di circa 3,5 milioni di euro.
Il closing dell’operazione è previsto entro il mese di luglio del corrente anno.
NOTA Il comunicato stampa contiene dichiarazioni previsionali. Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza. I risultati effettivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, inclusi cambiamenti nelle condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business, una continua volatilità e un ulteriore deterioramento dei mercati del capitale e finanziari e molti altri fattori, la maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo.