Federazione Carta Grafica eccellenza del made in Italy

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Con 27,2 miliardi di euro di fatturato nel 2023, la Federazione Carta e Grafica si conferma un’eccellenza del Made in Italy (1,3% del Pil), seppure in un anno complesso

Si è svolta a Roma, il 21 giugno scorso, l’assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica che rappresenta gli interessi dei produttori di carta, dei trasformatori e dei produttori di tecnologie dalla stampa all’imballaggio. Alla discussione sullo stato di salute del comparto si è aggiunto un convegno con focus “La sfida della transizione: dalla prospettiva europea a quella globale”.

Nel corso della giornata il settore, che vale l’1,3 del PIL nazionale ha esposto i propri dati economici 2023, rivelando un valore di fatturato da 27,2 miliardi di euro (-13,4% 2023/2022). Il saldo della bilancia commerciale con l’estero si è confermato positivo in valore assoluto a 3,7 miliardi di euro, grazie alla produttività di 16.000 aziende parte della filiera, che occupano più di 160.000 addetti.


Calo parziale per un settore performante anche a livello europeo
Il calo di fatturato rispetto ai dati 2022 accomuna, con intensità diverse, tre settori su quattro della Federazione, con la positiva eccezione delle macchine per la grafica e la cartotecnica che ha vissuto una crescita del 3,6%. Il calo ha interessato soprattutto il settore cartario che ha vissuto un -26,6% e grafico, -11,5%, mentre è stato più contenuto per il settore cartotecnico trasformatore al -5,5%.

Inserendo questi numeri in un contesto europeo e internazionale, il quadro che si profila è quello di una Federazione che rappresenta una parte significativa del Made in Italy, dove l’industria cartaria italiana è seconda in Europa, dopo la Germania, con il 10,2% dei volumi complessivi dell’area, laddove l’Italia è leader mondiale nelle macchine per la stampa rotocalco e flessografiche e in quelle per la cartotecnica e il converting.

Le industrie grafiche e cartotecniche italiane, sono seconde in Europa per fatturato, dopo la Germania, con una quota percentuale rispettivamente del 14,8% e del 16,9%. Equilibri invertiti per i cartotecnici che primeggiano nel vecchio continente per numero di imprese e addetti.


Sostenibilità e circolarità del settore
Da sottolineare, infine, il forte valore espresso dal comparto sul fronte della sostenibilità e dell’economia circolare con una prevalenza di stampati e imballaggi a base carta, materiale ritenuto rinnovabile, riciclabile, biodegradabile e compostabile. In Italia, infatti, il 70% delle fibre utilizzate è carta da riciclare, con un tasso di raccolta del 75% che arriva all’85% se si guarda al dato complessivo degli imballaggi, collocando l’Italia al vertice dei paesi più virtuosi in Europa.

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