Etichette. Sostenibilità e futuro al congresso Gipea 2022
Sfide e opportunità derivanti dalla transizione ecologica sono stati i temi al centro del congresso Gipea 2022, tenutosi lo scorso 22 e 23 settembre a Sirolo (AN). I due giorni di evento hanno posto l’accento sulle difficoltà dell’attuale scenario geopolitico e macroeconomico, ma anche sulle risorse a disposizione delle imprese del settore.
«Sono molte le sfide che il nostro comparto è chiamato ad affrontare: dalla crisi energetica all’aumento dei prezzi, dalla carenza di materie prime alle difficoltà legate alle normative di prossima entrata in vigore. In uno scenario complesso, dobbiamo ricordare l’importanza di fare gruppo, perché non dobbiamo dimenticare che le problematiche che stiamo affrontando sono comuni a tutto il mondo delle arti grafiche». Con questa riflessione la Presidente Elisabetta Brambilla, appena rieletta alla guida del Gruppo Italiano di Produttori di Etichette Autoadesive, ha aperto i lavori della prima giornata.
Sostenibilità: dovere etico e vantaggio competitivo
La prima giornata del convegno ha visto l’intervento di Philippe Voet, Presidente FINAT, che ha evidenziato l’urgenza di abituarsi al concetto di “nuova normalità” ,sottolineando il trend comunque positivo del mercato delle etichette negli ultimi anni: il consumo di etichette, dal 2000 a oggi, è più che duplicato, con una crescita del 7% tra 2020 e 2021. In questo percorso, l’Italia gioca un ruolo cruciale, coprendo il 25% del mercato europeo.
A seguire, è intervenuta l’esperta di transizione ecologica Annalisa Corrado, con un focus dedicato all’urgenza di sviluppare modelli sostenibili: «Non si tratta soltanto di un dovere etico: la sostenibilità offre anche una maggiore capacità di reagire alle crisi, traducendosi in competitività e opportunità per le imprese, Enti e territori». Da questo assunto si è sviluppato il progetto dei #GreenHeroes, co-ideato insieme ad Alessandro Gassmann con il supporto scientifico del Kyoto Club, che racconta le esperienze virtuose e vincenti che hanno segnato la strada in Italia.
Comunicare e rendicontare la sostenibilità: una regola
Il giornalista finanziario e docente universitario Aldo Bolognini Cobianchi ha dato l’avvio ai lavori della seconda giornata, puntando sull’importanza di comunicare la sostenibilità e dotarsi di strumenti che possano fornire dati reali e oggettivi.
Favorevole a tale approccio anche Roberto Masciambruni, consulente e imprenditore: «I dati dimostrano che gli stessi consumatori chiedono sempre più alle aziende di rendere conto della propria sostenibilità. È un aspetto fondamentale per diventare brand di fiducia. Sarà il mercato stesso a costringere le aziende a diventare sostenibili, e le imprese dovranno poterne dare prova oggettiva». In tal senso per gli associati Acimga, Assocarta e Assografici è già disponibile un tool gratuito. Si tratta del Progetto FpS (Federazione Carta e Grafica per la Sostenibilità) che comprende un protocollo e un software per monitorare le performance ambientali sociali ed economiche. Il tool permette di effettuare una rendicontazione sulla base dei principali standard e linee guida, nazionali, europee e internazionali sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare, con una costante coerenza ai criteri della finanza sostenibile.
L’evento si è chiuso con l’intervento dell’imprenditore Alessandro Garofalo incentrato sulle soft skill digitali fondamentali per affrontare lo scenario attuale e sul concetto di “coopetizione”: «Oggi non c’è altra strada: in questo mondo, senza cooperazione si scompare. Guardiamo alla natura: nessuna pianta cresce oltre una certa misura. Nessuno può crescere da solo».