Bando Conai 2022… e altro
È ancora l’eco-design a caratterizzare la nona edizione del Bando Conai: le aziende che hanno rivisto i propri imballaggi in chiave sostenibile hanno tempo fino al 29 aprile 2022 per presentare le candidature. Una giuria di tecnici sceglierà i vincitori e la premiazione avverrà a Milano a metà novembre.
A compendio delle molte attività di Conai, torna anche quest’anno la sua call - to - action rivolta alle aziende italiane che abbiano rivisto in chiave green i propri packaging, a sottolineare come la difesa dell’ambiente passi anche dalla prevenzione. Tema caro al presidente CONAI Luca Ruini, a cui va il merito di aver sostenuto e ideato il Bando, cresciuto negli anni in termini di adesioni e reputation come strumento di supporto e promozione per le imprese che sanno coniugare sensibilità ambientale con fattibilità economica. Non a caso, per l’edizione 2021 del Bando, sono state valutate 319 soluzioni (+10% rispetto alla precedente), candidate da 156 aziende.
Finalità e contenuti
Il Bando nasce dunque per valorizzare le soluzioni di imballo più innovative in termini di sostenibilità. È aperto a tutte le aziende consorziate che hanno rivisto i propri imballaggi con interventi di eco - design adottando almeno una fra le sette leve di prevenzione: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. Ricordiamo che, nel 2021, sono stati ammessi per la prima volta in concorso imballaggi assoggettati al contributo di altri sistemi EPR (seppure senza riconoscimento di natura economica) nonché casi con cambio di materiale, a patto però di un miglioramento in termini di riutilizzo e riciclabilità.
I premi
Ricordando ancora che le domande di iscrizione al Bando devono pervenire entro la fine di aprile, in palio ci sono, anche quest’anno, 500.000 euro: 450.000 saranno suddivisi fra tutti i casi premiati sulla base di una graduatoria ottenuta valutando l’adozione delle sette leve di prevenzione. 50.000 euro saranno invece destinati a cinque “super premi” per l’innovazione circolare da 10.000 euro.
Valore e valori di un sistema circolare
Le azioni di Conai - di cui riportiamo un breve excursus - sono indirizzate a consolidare ulteriormente i rapporti con istituzioni, imprese e cittadinanza, comunicando con trasparenza i risultati delle attività e sostenendo a più livelli la cultura della sostenibilità.
Stando al Rapporto di sostenibilità presentato a ottobre 2021 - che ogni anno quantifica le performance ambientali e sostenibili del sistema - i benefici economici della gestione dei rifiuti di imballaggio da parte di CONAI nel 2020 hanno raggiunto il valore complessivo di un miliardo e 274 milioni di euro.
In dettaglio, la materia recuperata grazie al riciclo vale 381 milioni di euro; l’indotto economico generato dalla filiera è pari a 616 milioni; il valore dell’energia prodotta grazie al recupero energetico, invece, è di 22 milioni.
Vi si somma il beneficio indiretto rappresentato dal valore economico della CO2 evitata: calcolato secondo quanto definito dalla Direttiva 2009/33 del Parlamento Europeo, nel 2020 è risultato ammontare a 225 milioni di euro.
Il tasso di riciclo degli imballaggi in Italia nel 2020 ha superato le previsioni. L’emergenza sanitaria non ha dunque frenato questo settore dell’economia circolare: il 73% dei pack immessi sul mercato è stato infatti avviato a riciclo (+3,3% rispetto al 2019).
Più di 9 milioni e mezzo le tonnellate di imballaggi riciclate sul totale delle 13 milioni immesse al consumo (nonostante il calo di quest’ultimo pari al 4% rispetto al 2019, per il venir meno degli imballaggi destinati ai settori commerciali e industriali).
Nel dettaglio, hanno trovato una seconda vita 371mila t di acciaio, 47mila e 400 t di alluminio, 4 milioni e 48mila t di carta, 1 milione e 873mila t di legno, 1 milione e 76mila t di plastica, 2 milioni e 143mila di vetro.
Sommando ai numeri del riciclo quelli del recupero energetico, il totale di imballaggi sottratti alla discarica cresce e si avvicina all’84% (83,7%). Un totale di quasi 11 milioni di tonnellate.
I Green Jobs sono stati ideati da Conai per promuovere - attraverso attività di formazione sul territorio - la crescita di competenze e sensibilità nel settore della green economy che, secondo uno studio di Ambiente Italia del 2018, oggi dà lavoro a più di 575mila persone. Dopo i percorsi realizzati tra il 2019 e il 2020 all’Università degli Studi della Basilicata, nel 2021 i Green Jobs sono arrivati in Calabria, presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, e in Sicilia, all’Università degli Studi di Palermo. A oggi si valuta che abbiano formato più di 300 ragazzi. Nel 2022 il progetto formativo è pronto a sbarcare in Campania, che sarà così la quarta regione raggiunta.
Due iniziative Conai, messe in campo nel 2021, “raccontano” la sostenibilità da diversi punti di vista. La prima in ordine di tempo è stato il Workshop “Materials Matter”, organizzato con la Scuola di Design del Politecnico di Milano insieme a POLI.design, dove gli studenti sono stati chiamati a confrontarsi con i temi della sostenibilità ambientale, mixando design ed economia circolare. Un percorso che li ha portati a generare idee di design capaci di incarnare i valori e i messaggi del rispetto per le risorse del nostro pianeta.
A giugno è poi partita sui canali social di CONAI, l’edizione di “La parola ai sindaci”, web-serie di videointerviste a otto primi cittadini del Belpaese. Otto racconti appassionati e lucidi che hanno fatto emergere sforzi e prospettive, criticità da superare e segreti del successo di otto realtà comunali. Città capaci, ognuna a suo modo, di scoprirsi virtuose nella raccolta differenziata e nella gestione dei rifiuti, trovando soluzioni nuove per far coesistere le esigenze del territorio con quelle della sostenibilità, anche grazie a un rapporto solido e costruttivo con il sistema consortile.