L’impronta dell’imprenditore

«…fare bene quello che in precedenza era stato fatto meno bene e fare per la prima volta quello che prima era stato ignorato»*. Sembrerebbe essere questa, in estrema sintesi, l’attuale strategia di fondo di Nimax. Ma nell’intervista al Ceo Nicola Montanari troviamo molto di più, in particolare valori e uomini.

Stefano Lavorini

Si può parlare di miglioramento continuo in tanti modi, ma in ogni caso il senso ultimo è, forse, quello di operare senza riserve in direzione della perfezione.

Ne troviamo conferma nelle parole di Nicola Montanari, Ceo di Nimax, quando ci spiega come sta cambiando nel profondo questa realtà industriale bolognese, tra i protagonisti italiani nel campo delle soluzioni per la codifica e la marcatura, dei sistemi di ispezione e controllo, tracciabilità e labelling. Un’azienda, la Nimax, in cui tutti lavorano per mettere insieme, in un gioco di rimandi coerenti, l’efficace visione etica dell’impresa con i valori della sostenibilità sociale e ambientale.

Nata 54 anni fa a Bologna, è formata da un team di professionisti e opera in Italia, con 3 sedi e con partner internazionali di valore come Domino Printing, Loma Systems, nonché con Nemesis, di recente entrata a far parte del gruppo.

«Negli anni la natura di Nimax è cambiata grazie al contributo delle persone che sono cresciute all’interno dell’azienda, al loro impegno, al loro spirito di iniziativa e alla loro capacità di fare squadra. Ma anche di quei collaboratori “più bravi di noi”, con esperienze in realtà più strutturate, che hanno apportato nuove competenze e mentalità: talenti, magari con caratteri forti, che possono e vogliono dire la loro. Siamo, peraltro, grati anche alle persone che non lavorano più con noi, perché si costruisce sempre sulle fondamenta, ovvero sull’opera di chi ci ha preceduto. Il benessere dei nostri collaboratori è una priorità che ci ha portato a sviluppare insieme attività di welfare, eventi e progetti molto interessanti, fra i quali, ad esempio, l’apiario aziendale sul tetto con webcam live, la palestra, una giornata con le biciclette del bike-sharing di Bologna…

La voglia di fare bene il nostro lavoro è fondamentale; siamo infatti convinti che tutto il resto venga in qualche modo da sé, compreso il fatturato; perché crediamo fortemente in un approccio etico tanto che, piuttosto di fare una vendita “mordi e fuggi”, preferiamo rinunciare a un ordine. Fare la cosa giusta, insomma, anziché quella conveniente e pensiamo, con piacere, che il mercato ce lo riconosca».

Essere quello che si è

In particolare, Nimax è conosciuta per l’offerta dei sistemi di codifica e marcatura a getto di inchiostro e laser di Domino Printing: una collaborazione che si rinnova da molti anni, a dispetto del fatto che il mondo cambi sempre più velocemente.

«Questa partnership, in realtà, si fonda su reciproche ragioni di convenienza. Domino commercializza i propri prodotti in oltre 120 paesi grazie a un’organizzazione composta da filiali, nei paesi più grandi come USA, Cina, India, e da distributori, tra i quali Nimax è il più importante. Per Domino, siamo inoltre il 40esimo cliente a livello mondiale, e questo fa di noi un partner autorevole. Ma Nimax, più in generale è un riferimento per i costruttori di linee industriali e per le aziende che debbano installare non solo sistemi di codifica e marcatura, ma anche dispositivi di ispezione, controllo ed etichettatura nei propri processi produttivi. Prova ne è che, a fine 2023, abbiamo acquisito la maggioranza qualificata della modenese Nemesis srl, player chiave nella progettazione e produzione di pesatrici industriali in linea, con un fatturato generato per il 75% sui mercati internazionali».

Questa acquisizione rappresenta evidentemente un passo fondamentale nel percorso di sviluppo e consolidamento sui mercati esteri di Nimax, dato che le permette di diversificare ulteriormente la propria attività e di accrescere la propria presenza nel settore, portando a bordo competenze di alto livello.

Al riguardo, Montanari sottolinea che «si è trattato di un’operazione strategica, che rafforza il ruolo di entrambe le aziende grazie alla condivisione del know-how, delle reti commerciali e all’ottimizzazione di servizi e centri di costo con relativi vantaggi economici. Crediamo che questa collaborazione sinergica apra significative opportunità di crescita e innovazione per entrambi, consentendoci di fornire ai clienti, ovvero agli end user e agli OEM, servizi ancora più competitivi e all’avanguardia».

Come e perché

La scelta fatta da Nimax è chiaramente quella di “non inventare l’acqua calda”, alla luce dei rapporti di collaborazione consolidati con brand di primo piano come Domino e Loma, bensì di puntare all’eccellenza con Nemesis in una nicchia di mercato come quella delle selezionatrici, per arrivare a proporre soluzioni integrate.

Per questa ragione, all’ultimo Cibus Tec, Nimax e Nemesis si sono presentate insieme a PRL Tecnosoft con l’obiettivo di dare risposta all’esigenza, sempre più diffusa nel mondo industriale, di ridurre il numero di fornitori, affidando le proprie linee di produzione a network integrati in grado di offrire più soluzioni complete.

«Col tempo - precisa Montanari - ci siamo resi conto che non era più sufficiente continuare a vendere sistemi di marcatura, peraltro in un mercato sempre più affollato e competitivo, ma che potevamo puntare a diventare aggregatori di tecnologia. Cosa che è stata notata durante la recente edizione della fiera di Parma, in occasione della quale abbiamo creato una fiera virtuale grazie al collegamento con il nostro show room permanente di Bologna, dotato di sala attrezzata con una regia professionale».

Una soluzione che già oggi permette di andare incontro alle esigenze dei clienti che, in qualsiasi momento e senza spostarsi, possono vedere in funzione la macchina o la linea di loro interesse. Ma non solo, come specifica ancora il manager.

«Per migliorare l’assistenza tecnica, abbiamo sviluppato la App MyNimax, che fa uso di tecnologie di realtà aumentata, attraverso la quale siamo in grado, tramite il cellulare del cliente, di osservare la linea e di mostrargli, e quindi non suggerirgli, come intervenire in tempo reale. Con la stessa app è possibile acquistare ricambi e consumabili, o consultare manuali e tutorial.

Abbiamo ben presente che un’ora di fermo macchina significa soldi persi e siamo consapevoli che le nostre macchine non aggiungono, di per sé, valore al prodotto del cliente: nessuno comprerebbe mai una marca diversa di acqua minerale solo perché marcata da un laser Domino. Quindi il vero valore aggiunto è dato da un servizio che assicuri l’operatività della linea al massimo delle sue possibilità. Vogliamo essere utili e non indispensabili; non siamo noi che teniamo il cliente, vogliamo che sia il cliente a non volerci lasciare».

In medio stat virtus

È nella storia di Nimax fare dell’aggiornamento dei prodotti e dei servizi il proprio fattore competitivo. E questo oggi significa sempre più sviluppare soluzioni targate 4.0, in quanto tempestività e informazione sono le due parole chiave per il buon governo di una linea.

Montanari al riguardo non ha dubbi:

«Oggi, raccogliere dati e trasferirli alla linea di produzione è sempre più facile, ma in generale MES e ERP evoluti non sono in grado di raggiungere le macchine se non con semplici istruzioni (ad esempio, “stampa questo dato variabile”).

Poi ci sono software verticali che pilotano la singola macchina, ma non sono in grado di gestire il dato e sono totalmente ignare di tutte le altre unità della linea. In altri termini, manca qualcosa che permetta di interconnettere i sistemi gestionali e MES al sistema di controllo della singola macchina ed è lì che interveniamo noi, con la soluzione Line Strategy (oggetto di approfondimenti nel corso di prossimi eventi dedicati, organizzati da Nimax, Ndr.)

Si tratta di un sistema software che permette, con un unico strumento anche quando siano presenti macchine e tecnologie di costruttori diversi, il pieno controllo della linea di produzione o dell’intero stabilimento. È una soluzione semplice e modulare, che può essere implementata nel tempo in base alle diverse esigenze, per comandare e ricevere feedback praticamente in tempo reale da tutti i device della linea.

Il sistema attiva e predispone logiche di controllo sulle linee, ne monitora l’efficienza e segnala anomalie per permettere di rimuovere i lotti difettosi e ridurre gli scarti. Il software acquisisce dunque i dati di produzione, che vengono poi esportati e organizzati tramite software di Business Intelligence in report funzionali alle specifiche esigenze di analisi dei diversi reparti (controllo qualità, logistica, marketing, produzione)».

Con i piedi per terra, oggi e domani

Nimax è un’impresa, di proprietà di un gruppo familiare, con una cultura industriale maturata grazie al passato coinvolgimento nell’attività di aziende di grandi dimensioni, cosa che ha sempre favorito l’innovazione di processo e di prodotto, lo sviluppo del piano strategico e la trasformazione del modello di business.

«Oggi le tecnologie cambiano così in fretta - chiosa Montanari - che ci sembra poco lungimirante fare progetti a lungo termine anche se siamo sempre alla ricerca di soluzioni innovative che possano rappresentare dei breacktrough. Preferiamo lavorare per diventare un gruppo in grado di soddisfare esigenze strategiche che abbia senso dal punto di vista industriale. Per questa ragione abbiamo in animo altre acquisizioni. La nostra logica - che non è quella finanziaria - è di crescere portando a bordo realtà che possano essere integrate per arricchire la nostra offerta».

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