Emballage & Manutention - Parigi, 17-20 novembre 2014

Dal 2016 si chiamerà “all4pack” per comunicare con maggiore chiarezza l’aggregazione dell’intera catena produttiva del packaging, ma per quest’anno parliamo ancora di Emballage, che si svolge con la complementare Manutention dedicata a handling, magazzinaggio e logistica.

Insieme le due manifestazioni portano a Parigi l’offerta internazionale di materiali, prodotti, macchine e tecnologie per il packaging, processing, printing e handling, con una partecipazione prevista di 1500 espositori e 100mila visitatori, prevalentemente di area Emea, e con un nuovo partner strategico (le fiere del circuito PackPlus India). Così Comexposium affronta le sfide dell’economia che cambia, e annuncia un’edizione all’insegna dell’ottimismo ritrovato. Lo testimonia l’ultimo Observatoire de l’emballage, condotto on line nell’ottobre 2013 ed elaborato sulla base di 732 risposte di produttori e utilizzatori di imballaggi, e di fabbricanti di macchine e attrezzature.

Dopo due anni grigi, infatti, nel settore si respira aria di rinnovamento, con un’accelerazione dei progetti di investimento e un trend positivo dell’export. I driver di innovazione, sintetizzano gli analisti entrando nel merito dello sviluppo tecnologico, sono anzitutto la riduzione dei costi, lo sviluppo delle normative, le istanze di compatibilità, ambientale ed economica. Coerente, sul fronte dell’intralogistica, l’impegno diffuso a ottimizzare la progettazione e l’impiego degli imballi.

Le tendenze del futuro. L’offerta delle aziende in fiera, ma anche le conferenze di approfondimento che affiancheranno, come d’uso, la parte espositiva, offriranno spunti e idee per capire come evolve il packaging del futuro. Le sfide e le domande a cui il settore è chiamato a rispondere sono state individuate dal Comitato Pack Experts di Emballage 2014*, riunitosi lo scorso gennaio sotto la direzione di Annette Freidinger-Legay.
Gli esperti hanno sottolineato ancora una volta come la legislazione funga da traino di innovazione - che riguardi i materiali a contatto con gli alimenti o le norme sull’etichettatura, o più in generale il futuro della “direttiva imballaggio” comunitaria - condizionando direttamente le decisioni di investimento.

Decisioni che devono comporre le istanze complesse, e talvolta contraddittorie, dell’economicità e della shelf life, dell’immagine, del servizio, igiene e sicurezza….
A dispetto delle difficoltà, questo favorisce la nascita di nuove visioni, orientando la R&S su un’innovazione utile e semplice, centrata sull’analisi dei bisogni e degli utilizzi, oppure chiarendo che i risparmi si ottengono ragionando al “meta” livello della supply chain (e coinvolgono la logistica).
Altri temi imprescindibili, oggetto di attenzione e scambio di idee, saranno il riciclo e la valorizzazione degli imballaggi a fine vita; le istanze veicolate dalle nuove forme di distribuzione moderna, e-commerce e drive through compresi; l’ottimizzazione della logistica interna ed esterna allo stabilimento. E alcune domande trasversali, fra cui primeggia il fatidico e sempre attuale “come creare valore aggiunto”.

*Il Comitato Pack Experts 2014 è formato dai rappresentanti di produttori e utilizzatori di imballaggi, e della grande distribuzione. Fra i marchi più noti: CocaCola, Danone, Guerlain, L’Oréal, Carrefour, Nestlè, Pfizer Santé Familiale…

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