Buyers indiani in Italia

Le aziende del packaging italiano ospitano una delegazione di buyer indiani, sotto l'egida di Ucima.

Sono in Italia fino a oggi, 12 dicembre, 17 top manager indiani interessati ad acquistare macchinari e tecnologie italiane per il confezionamento e l’imballaggio.
La missione, organizzata da Ucima (Unione dei Costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l'imballaggio) grazie al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e Federmacchine, ha l'obiettivo di far incontrare i buyer indiani con alcune tra i più significativi e dinamici costruttori di macchine e tecnologie per il confezionamento e l’imballaggio primario e secondario di alimenti, bevande, farmaci e cosmetici.

Le aziende italiane coinvolte sono Camozzi (Brescia), Caveco (Brescia), CMZ Sistemi Elettrici (Treviso), Comek (Brescia), Electric 80 (Reggio Emilia), Famar Packaging (Bologna), Ima Group (Bologna), Imball (Bologna), Marchesini Group (Bologna), Sacmi Group (Bologna) e Zanasi (Modena). Tutte hanno ospitato o presso la propria sede o presso la sede di Ucima a Modena i top manager di 15 aziende indiane, che generano in totale un giro d’affari di 7,5 miliardi di euro.
I buyer indiani stanno mostrando un elevato interesse per le tecnologie made in Italy che, nell’ultimo anno, hanno registrato ottime prestazioni sul mercato asiatico.
Nel 2011 il fatturato generato dalle esportazioni italiane in India è stato di 95 milioni di euro, con una crescita del 52% sull’anno precedente.

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