Sace con Assocomaplast per l’internazionalizzazione

Gli strumenti assicurativo-finanziari di SACE a disposizione di un comparto - quello dei costruttori di macchinari per la lavorazione della plastica - che crescerà dell11,1% nei prossimi due anni, trainato da un mix di mercati tradizionali e di frontiera.

Milano, 22 febbraio 2016. SACE rinnova e rafforza l’accordo di collaborazione con Assocomaplast destinato a sostenere la competitività internazionale delle imprese costruttrici di macchine per la lavorazione della plastica e della gomma, mediante un più facile accesso ai prodotti assicurativo-finanziari.

SACE offrirà alle imprese associate ad Assocomaplast una gamma di strumenti e servizi di consulenza per affrontare al meglio l’intero processo d’internazionalizzazione: assicurazione delle vendite dal rischio di mancato pagamento, smobilizzo dei crediti, accesso a finanziamenti per l’internazionalizzazione, protezione degli investimenti esteri dai rischi politici, servizi di valutazione del rischio delle controparti e dei diversi mercati esteri a elevato potenziale. In quest'ultimo ambito SACE metterà a disposizione sia la nuova Mappa dei Rischi 2016, uno strumento semplice e intuitivo per orientare le imprese verso i mercati più promettenti, sia ore di formazione in aula, con una prima sessione dedicata all’Iran in vista della missione di categoria pianificata per il prossimo  maggio.

Simonetta Acri, Managing Director Responsabile Rete Domestica di SACE, ha spiegato i motivi di soddisfazione per la collaborazione rinnovata: «Dopo aver registrato tassi di crescita significativi negli ultimi anni, il settore mantiene un ampio potenziale da esprimere: oltre che in regioni tradizionali come l’Area Euro e gli USA, dove possiamo contribuire a mettere in campo dilazioni di pagamento competitive, anche geografie selezionate nel sub-continente indiano e soprattutto nuove opportunità come Iran e Cuba, dove la partnership con SACE può davvero fare la differenza»
 
Il Presidente di Assocomaplast Alessandro Grassi sottolinea come l’Iran sia sempre stato, fino all’introduzione delle sanzioni, uno dei principali paesi di destinazione dell’export italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma.
«Dal 2000 le vendite al paese sono costantemente cresciute, raggiungendo il massimo nel 2005 con poco meno di 70 milioni di euro. Anche nel periodo delle sanzioni, i flussi, seppur in sensibile contrazione, non si sono mai arrestati: i dati relativi ai primi 9 mesi del 2015 evidenziano un valore di oltre 11 milioni. Non a caso, sono numerose le aziende italiane che partecipano alla prossima edizione della mostra di settore IRANPLAST, programmata a Tehran dal 13 al 17 aprile 2016, con richieste di spazi che vanno ben oltre alla limitata disponibilità offerta dagli organizzatori, a fronte delle diverse presenze collettive internazionali».
 
L’accordo di collaborazione prevede inoltre il rafforzamento dei canali di comunicazione e dello scambio di informazioni tra SACE e Assocomaplast, oltre all’organizzazione di incontri di approfondimento e formazione in materia di internazionalizzazione, con focus su aree geografiche e settori merceologici.

Il nostro network