Reinventarsi è possibile e utile
Confezionatrici, fardellatrici, imbustatrici… Sistemi e linee automatizzate per il confezionamento, la distribuzione e la movimentazione di prodotti food e non food. Questa è, oggi, Sitma: un capitale di competenze da preservare, ma sempre alla ricerca di nuove suggestioni. Obiettivo: crescere, diversificando. L.G.
È una storia in costante evoluzione quella di Sitma, azienda di Spilamberto (MO) nel novero delle veterane della Packaging Valley, che ha dimostrato negli anni una costante capacità di rimodulare con intelligenza la propria immagine e la propria offerta per arrivare a scoprire - e coprire - nuovi segmenti di mercato.
Oltre 80 brevetti registrati, 8mila macchine installate in 70 paesi dal 1965 a oggi, tre sedi estere - in Francia, Stati Uniti e Giappone - un export oltre l’80%: numeri importanti, ottenuti con la consapevolezza di chi sa di avere una solida storia imprenditoriale e industriale alle spalle.
E, come ci spiega Gianluca Rossi, direttore commerciale di Sitma che abbiamo incontrato a Ipack-Ima, a guidarla al successo una concomitanza di fattori. «Anzitutto la capacità della proprietà, che ha saputo mettere in atto un processo di delega efficace, coinvolgendo nella gestione dell’azienda un management giovane e determinato. In secondo luogo, un approccio creativo e versatile allo sviluppo tecnologico, che tien conto delle richieste di efficienza produttiva, di riduzione degli sprechi e di risparmio energetico espresse dagli utilizzatori. Da ultimo, ma non meno importante - sottolinea Rossi - la passione e le competenze di quanti vi lavorano, impegnati a far crescere l’azienda anche sul piano etico, in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale».
Sitma 8002
La nuova confezionatrice di pizze e di prodotti da forno surgelati, presentata a Ipack-Ima 2018.
Puntare al nuovo
A momento attuale, l’attività della società è organizzata sulla base di quelli che Rossi definisce “quattro pilastri”: General Packaging, Post-press, E-logistics, DM & Transpromo.
«Una suddivisione di ambiti applicativi, dove confluiscono competenze progettuali specifiche, accomunate da uno sforzo collettivo in Ricerca & Sviluppo. Di fatto Sitma, continua a trovare ragioni di innovazione sia nei business più tradizionali (ovvero imbustamento online e offline, insieme a sistemi per rendere più funzionali i servizi di mailing non indirizzato o personalizzato nonché la fornitura di macchine per il fine linea nel settore editoriale e delle arti grafiche, Ndr.), sia nei due settori più “giovani” ma dal grande potenziale, ovvero la produzione di sistemi modulari per il confezionamento con film di prodotti alimentari e non e l’intralogistica, cui forniamo sistemi di sorting e di confezionamento ad hoc, in particolar modo per il mondo e-commerce. Potremmo anche dire di avere, in questi ultimi casi, individuato una nicchia di mercato che ora presidiamo con soddisfazione, proponendo soluzioni a elevata automazione».
Ne è un esempio la recente commessa ottenuta da Sitma che, in partnership con la francese Viapost (filiale logistica di La Poste) ha curato lo sviluppo di un sorter per lo smistamento di pacchi postali e di piccoli colli irregolari provenienti principalmente dal mondo e-commerce internazionale.
«Si tratta di un impianto complesso, composto da convogliatori, sistemi di pesatura e di OCR per la lettura e il controllo degli indirizzi, anche scritti a mano. Dopo gli ottimi risultati raggiunti con il progetto pilota, abbiamo siglato un importante accordo quadro, che prevede la fornitura esclusiva di diversi impianti, che dovremo installare nell’arco dei prossimi tre anni in Francia».
EASY SORT
Sorter Sitma pensato per la logistica postale, disponibile in due versioni (una dedicata allo smistamento di pacchi postali, l’altra allo smistamento di piccoli colli irregolari provenienti dal traffico e-commerce).
Ripensare il packaging
Come dicevamo, anche nell’ambito del core business più tradizionale, Sitma continua a mettere in campo proposte alternative, che ne testimoniano sia il grado di flessibilità tecnologica sia la spiccata attenzione alle istanze di carattere ambientale espresse a più voci dal mercato.
Ecco quindi che, per esempio, alle soluzioni consolidate per il confezionamento con film, sono stati di recente affiancati sistemi di imbustamento in grado di gestire grandi formati: analoghi sul piano funzionale, veloci e dalle ottime prestazioni, sono la risposta a quanti puntano a offrire un’immagine di sé più sostenibile, anche quando si tratta di distribuzione door-to-door di flyer pubblicitari, «un trend consolidato in Nord Europa e già regolato da leggi che “bandiscono” la plastica in queste applicazioni. Se consideriamo poi altri fattori - sostiene Rossi - come la possibilità di personalizzare la busta di carta tramite una stampa ink jet diretta, oppure il jacket o il banderol, che rende di fatto superfluo l’impiego di etichette, siamo certi che la tendenza prenderà inevitabilmente piede anche nel nostro Paese, a fronte di un upgrade degli impianti di confezionamento poco gravoso in termini economici».
Nuove idee per il food
Di recente sotto i riflettori di Ipack-Ima, Sitma 8002 è stata presentata come la confezionatrice food grade in grado di rivoluzionare gli standard dell’imballaggio di pizze e di prodotti da forno surgelati (di cui abbiamo ampiamente parlato sul fascicolo di giugno 2018 di ItaliaImballaggio, Ndr.). Caratteristica peculiare di questa wrapper è, in primo luogo la possibilità di confezionare il prodotto direttamente all’interno di uno speciale film multistrato - eliminando quindi l’astuccio in cartone - grazie a un particolare saldatore ad aria. Ricordiamo inoltre la possibilità di effettuare la saldatura anche in posizione laterale, che consente di mantenere pulite e ben leggibili le facce della confezione, a favore di una migliore comunicazione del brand, nonché la riduzione complessiva del peso e del volume dell’imballaggio.