Packaging dei prodotti nutraceutici

Dati e fatti di un mercato che, anche in Italia, vive un momento di espansione. Il mix del packaging dei nutraceutici, con tipologie di confezionamento specifiche per le varie forme.

Barbara Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

I prodotti nutraceutici sono classificati come integratori alimentari, in grado quindi di influire sui processi fisiologici dell’organismo.

Grazie alla maggiore propensione dei consumatori a utilizzarli, nonché dei medici a prescriverli per mantenere un buono stato di salute, i nutraceutici contribuiscono a risolvere carenze nutritive: usati per periodi determinati di tempo, intervengono quando un importante principio nutritivo viene a mancare.

In pratica, i principali integratori nutraceutici contribuiscono a:

  • rinforzare il sistema immunitario;
  • regolarizzare le funzioni gastro-intestinali;
  • supportare l’organismo durante l’attività fisica;
  • ridurre i rischi di insorgenza di patologie cardiovascolari o di natura degenerativa;
  • ritardare il processo di invecchiamento;
  • prevenire malattie croniche;
  • migliorare alcune funzioni corporee.

Il mercato di riferimento

Da qualche anno a questa parte, l’Italia continua a essere il primo paese europeo per consumo di prodotti nutraceutici, seguito subito dopo dalla Germania.

Un’analisi congiunta, nata dalla collaborazione fra Integratori Italia, che fa capo a Unione Italiana Food (aderente a Confindustria) e Avedisco (Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori) conferma la sempre maggior attenzione degli italiani verso la propria salute, che li porta appunto a un largo utilizzo di prodotti nutraceutici. Nel 2021 si conferma l’andamento positivo già segnato negli anni precedenti; i dati analizzati ci mostrano un settore in piena espansione con un tasso di crescita che si aggira intorno al 20% per quanto riguarda il fatturato e che si traduce in un +5,3% in termini quantitativi.

In generale il settore ha registrato un andamento tendenziale in frenata nel 2020, pur con tassi di crescita positivi: gli esperti ipotizzano che, nel 2022, il comparto vivrà un’importante ripresa, con indici positivi a doppia cifra.

Il canale di vendita principale è la farmacia, con oltre il 76% delle vendite; seguono la parafarmacia e l’e-commerce, che segna il tasso di crescita più alto (nel 2021 quasi il 50% rispetto al 2020). Anche il canale GDO continua a crescere (+12%).

Le migliori prestazioni sono state registrate dalla categoria “vitamine/sali minerali e probiotici”. Anche la categoria “calmanti e prodotti agevolatori del sonno”, in questi due anni molto difficili dal punto di vista sociale, ha registrato un trend più che positivo.

Nel 2021, il fatturato relativo ai prodotti nutraceutici si aggira intorno ai 900 milioni di euro. In termini quantitativi, questo valore si traduce in oltre 279 milioni di confezioni, suddivise tra diverse tipologie di prodotti.

Tabella 1. Il mercato dei prodotti nutraceutici: segmentazione merceologia. Valori in milioni di pezzi, anno 2021.
  Pezzi/Pieces %
Apparato digerente/intestinale 74 26,50%
Vitamine/minerali/integratori alimentari 78,2 28,00%
Tosse raffreddore/apparato respiratorio 27,9 10,00%
Apparato circolatorio 15,4 5,50%
Tonici 25,1 9,00%
Urologia e sitema riproduttivo 12,6 4,50%
Calmanti 13,8 5,20%
Analgesici 5,6 2,00%
Prodotti per perdere peso 5,6 2,00%
Altri 34,9 12,50%
Totale 279,3 100,00%
Fonte: Quintiles Multichannel View Nutraceutica - Pharmaceutical, parapharmaceutical, retail channels.

Suddivisione merceologica e confezionamento

Le categorie merceologiche di questo settore si suddividono in base alla patologia e all’apparto sui quali vanno ad agire: apparato digerente e intestinale; integratori alimentarti vitaminici e minerali; apparato respiratorio, tosse; apparato circolatorio; tonici; urologia e sistema riproduttivo; calmanti e sonniferi; prodotti per perdere peso; altri prodotti.

In base alle elaborazioni della Banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, i 279 milioni di confezioni di prodotti nutraceutici si suddividono con il seguente mix del packaging.

Il 45% delle confezioni utilizzate sono blister in plastica/alluminio per capsule o pastiglie, in crescita rispetto al 2020.

Al secondo posto, troviamo i vasetti e i flaconi di plastica, con una quota di mercato pari al 34,3%.

Con il 15,2%, in calo, i vasetti e flaconi di vetro; le bustine in materiale accoppiato rappresentano il 5% delle confezioni e, da ultimi, troviamo i tubetti di alluminio con lo 0,5%.

Blister, flaconi e vasetti, realizzati sia in plastica sia in vetro, sono forme di confezionamento usate in tutte le categorie di prodotti.

I tubetti rigidi di alluminio sono impiegati esclusivamente per confezionare vitamine e minerali, nonché prodotti per la tosse e il raffreddore.

Le percentuali sopra indicate si riferiscono all’imballaggio primario a diretto contatto del prodotto, a cui vanno aggiunti gli astucci di cartoncino, chiusure ed etichette.

Nel 2021, in base ai dati elaborati dall’Istituto Italiano Imballaggio, l’area di mercato dei nutraceutici ha generato circa 13.000 tonnellate di packaging (comprese le chiusure, gli accessori e gli astucci in cartoncino teso).

Figura 1. Trend consumi dei prodotti nutraceutici dal 2017-2021. Valori in milioni di unità.
grafico 1

 

Mix del packaging per categorie di prodotto

Apparato digerente

I prodotti che agiscono in questo ambito rappresentano il 26,5% dell’intero comparto, in aumento rispetto al 2020. Rientrano in quest’area i probiotici, fondamentali per la categoria. Per quanto riguarda il mix del packaging, a spartirsi il mercato sono in prevalenza i blister e i flaconi di plastica (76% globale).

Vitamine minerali, integratori alimentari

Categoria molto frammentata, sia per la tipologia di prodotti (integratori minerali semplici, associati e combinati con vitamine, antiossidanti, ecc.) sia per la personalizzazione dell’offerta (over 50, donne, gravidanza, sport, bambini, ecc.).

Nel 2021 sono cresciuti arrivando a rappresentare il 28% dell’intero comparto. Anche in questo caso, oltre il 72% delle confezioni è rappresentato da flaconi e vasetti di plastica e blister.

Apparato circolatorio

I prodotti più rappresentativi sono quelli utilizzati per combattere il colesterolo, tra le principali cause dei problemi circolatori e cardiaci. In questo mercato, la suddivisione tra le diverse tipologie di imballaggi utilizzati vede la prevalenza dei blister, con il 75% delle confezioni. Il restante 25% si suddivide tra flaconi e vasetti di vetro o plastica.

Tabella 2. Mix del packaging dei prodotti nutraceutici. Valori % riferiti alla quantità di prodotto confezionato, anno 2021.
  %
Flaconi e vasetti di plastica 34,30%
Bustine in accoppiato (CA+ALL+PE) 5,00%
Tubetti rigidi di alluminio 0,50%
Blister (ALL/PVC e ALL/ALL) 45,00%
Flaconi e flaconcini di vetro 15,20%
Totale 100,00%
Fonte: Elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su dati Quintiles Multichannel View Nutraceutica.

Tonici e calmanti

Questa è la categoria presente sul mercato da più tempo, con uno share del 9,5%. Qui troviamo gli antistress, i prodotti che aiutano a migliorare il sonno e i calmanti naturali. Il 60% delle confezioni è rappresentato dai blister, seguiti da vasetti e flaconi in plastica oppure in vetro. 

Urologia e sistema riproduttivo

Gli integratori specifici sono in continua crescita e nel 2021 hanno rappresentato il 4,5% del comparto. Per quanto riguarda il mix del packaging, per oltre il 60% risulta appannaggio dei blister plastica/alluminio, cui seguono i flaconi in plastica e le bustine in accoppiato, rispettivamente con il 25% e il 15%.

Tosse e raffreddore

Il consumo dei prodotti studiati per lenire le affezioni delle vie respiratorie è legato alla stagionalità e molto influenzato dal ”passaparola”, dalla pubblicità e dai gusti personali. A spartirsi il mix del packaging sono in prevalenza i flaconi di plastica, quelli di vetro e i blister.

Questo reparto rappresenta il 10% dell’industria nutraceutica.

Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio
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