Neomateriali nell’economia circolare - Packaging
Un libro di Piero Capodieci Edizioni Ambiente, Ottobre 2018
Oggetto complesso e tecnologicamente avanzato, strumento di orientamento all’acquisto in grado di informare il consumatore sulle caratteristiche del prodotto e della marca, l’imballaggio svolge un essenziale compito: conservare e proteggere il contenuto, da cui non può essere concepito separatamente.
Il packaging infatti, sin dalla sua ideazione, “dipende dal prodotto cui è destinato e a ogni prodotto serve un dato tipo di imballaggio” (dalla Prefazione di Giorgio Quagliuolo). È su questi presupposti che si basa l’indagine presentata in “Neomateriali nell’economia circolare - Packaging”, che illustra le pratiche in uso nel settore, suddividendo l’analisi in tre sezioni, introdotte da Piero Capodieci.
La prima è dedicata alla presentazione delle qualità e delle modalità di gestione degli imballaggi realizzati con le “biomaterie”, generate attraverso processi biologici e intrinsecamente rinnovabili, come carta, legno e bioplastiche.
La sezione “le filiere che si rinnovano” prende in esame materiali di origine inorganica o fossile, i cui processi circolari sono stati perfezionati nel tempo, raggiungendo un elevato livello di sostituzione della materia prima vergine: alluminio, acciaio, plastica e vetro. Materiali biobased, sperimentazioni, innovazioni di design e di utilizzo, realizzate in prevalenza da startup e centri di ricerca, sono oggetto dell’ultimo capitolo. Questi “materiali in transizione” prevedono un risparmio di risorse ed energia lungo l’intera filiera di produzione e ci portano sulle tracce del packaging del futuro.