mercati da esplorare: IRAN

Dalla collaborazione fra ICE-Agenzia ed Edizioni Dativo, la rubrica dedicata alle imprese italiane che operano nell’imballaggio e guardano con attenzione
alle possibilità di sviluppo all’estero. La rete di uffici all’estero dell’ICE fornirà un aggiornamento periodico sullo sviluppo del packaging nel breve/medio periodo in alcuni Paesi.

Grazie alle sue risorse naturali e alla posizione strategica nell’area mediorientale, l’Iran ha una lunga storia di scambi commerciali, attraverso i quali una gran varietà di merci era comprata e venduta. La situazione odierna non è mutata e la necessità di preservare i prodotti durante i trasferimenti è testimoniata dall’importanza crescente del settore degli imballaggi anche in questo Paese.
Il governo iraniano mira infatti ad aumentare l’export di prodotti non petroliferi e il grande potenziale nell’ambito dell’ortofrutta spinge i produttori iraniani a un aggiornamento continuo e al rispetto degli standard internazionali.
Peraltro, c’è una consapevolezza diffusa del fatto che, taluni problemi riscontrati in fase esportativa, sono causati proprio dalla mancanza di idonei sistemi d’imballaggio, e che le modalità di presentazione al consumatore e trasporto dei prodotti rivestono una rilevanza crescente.
Tanto è vero che il presidente della Trade Promotion Organization of Iran, Signor Afkhamirad, ha di recente dichiarato che sarà vietato esportare prodotti agroalimentari senza un’adeguata forma di confezionamento, con l’obiettivo di incrementare le quote di export iraniano nel mondo.

Macchine da imballaggio: chi compra e come
Nel mercato locale, la maggior parte degli acquisti di macchinari da imballaggio è stata effettuata negli ultimi anni rivolgendosi soprattutto a fornitori cinesi, e poi a tedeschi, turchi, francesi e italiani. Gli acquirenti iraniani del settore si dividono sostanzialmente in due gruppi:
- aziende con grandi volumi di produzione e aziende con elevate disponibilità finanziarie, indipendentemente dai volumi di produzione, che preferiscono acquistare macchinari europei;
- produttori che, optando per macchine più economiche, si rivolgono all’offerta interna o, in prevalenza, a quella cinese.
L’acquirente iraniano è del tutto consapevole della qualità dei macchinari italiani o tedeschi; in questo periodo, tuttavia, la mancanza generalizzata di liquidità, spinge i produttori verso attrezzature meno costose.
In particolare, gli operatori dell’agroalimentare, per oltre l’80% acquirenti delle macchine e dei servizi di packaging, si trovano infatti ad affrontare una relativa stagnazione.

Dove si incontrano domanda e offerta
Le occasioni principali di confronto e di incontro tra domanda e offerta restano le fiere del settore, che a Teheran sono Iran Plast (ad aprile), Iran Agrofood (a luglio), seguita dall’ICE International Exhibition of Beverage, Tea, Coffee and related Industries (a settembre) e dall’International Exhibition of printing, packing & related machinery (a dicembre).
Altre importanti appuntamenti si svolgono a Mashhad, Isfahan e Tabriz.
Un primo passo suggerito a quanti desiderano entrare in questo mercato è la semplice inserzione pubblicitaria sulle riviste specializzate e, magari, la partecipazione a una delle fiere indicate.
In una fase successiva si potrà decidere di affidarsi a un rappresentante o ad altro partner iraniano che, in virtù di una “dote” di relazioni e contatti locali, potrebbe essere preferibile alla vendita diretta.
In caso di dubbi sulle tariffe doganali, sarà necessario fare riferimento al sito web dell’Amministrazione delle Dogane dell’Iran (www.irica.gov.ir), per trovare in dettaglio le informazioni desiderate. Il sito è anche in inglese.

In conclusione
Per gli operatori italiani, le opportunità da cogliere dipenderanno dalle strategie di penetrazione e dalla capacità di offrire servizi di assistenza post vendita, tenendo ben presente che la concorrenza cinese e turca è combattiva e basata soprattutto su un’aggressiva politica dei prezzi.                                                                              

NOTA Il progetto è coordinato presso la sede centrale di ICE-Agenzia in Roma, dall’Ufficio  Tecnologia Industriale, Energia e Ambiente diretto da Ferdinando Pastore. Funzionario di riferimento: Matteo Masini, tel 06.5992.9356 [email protected]

 

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