L’euro scende, gli inchiostri rincarano

Nel corso del 2014 il dollaro americano, valuta di riferimento del commercio internazionale, ha guadagnato oltre il 15% di valore sull’euro, determinando il rincaro di quasi tutte le materie prime, mentre la caduta del costo del petrolio ha compensato solo in parte gli svantaggi del cambio.

Per questo motivo - comunica l’associazione europea dei produttori di inchiostri da stampa EuPIA, lasciando presagire una stagione di rincari - l’industria di settore deve fronteggiare nuovi rialzi dei prezzi e  non sarà in grado di rinunciare a ulteriori margini. EuPIA descrive queste dinamiche, sottolineando che, di norma, le formulazioni degli inchiostri da stampa hanno un rapporto solo indiretto con il costo del petrolio, mentre sono direttamente correlate al prezzo (crescente) di materie prime basilari come colofonia e nitrocellulosa, oli vegetali e pigmenti. Altri fattori rilevanti, che pesano sui produttori di inchiostri, sono i costi ambientali, l’aumento del costo del lavoro in Cina e India e il già accennato andamento dei tassi di cambio, così come la scarsità di alcuni elementi, come ad esempio il biossido di titanio.

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