Il packaging di cioccolato, caramelle & snacks (2021)

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Si riporta un’analisi del comparto a partire dal consuntivo 2020 elaborato dall’Istituto Italiano Imballaggio in base ai dati Unionfood. I dati relativi all’anno 2021 e alle ipotesi per il 2022 sono invece elaborati in base alle variazioni ISTAT, per quanto riguarda sia le produzioni sia il commercio estero.

Barbara Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

Tabella 1. Bilancio del settore “cioccolato, caramelle & snacks”. Valori quantitativi espressi in tonnellate.
  2020 2021 21/20 Ipotesi 2022 22/21
Produzione 428.600 449.131 4,80% 494.044 10,00%
Import 176.055 195.195 10,90% 204.955 5,00%
Export 423.827 468.873 10,60% 539.204 15,00%
Totale 180.828 175.453 -3,00% 159.795 -8,90%
Fonte: data processing by Istituto Italiano Imballaggio on Istat and Unionfood data.

l settore “confetteria, caramelle, cioccolata e cioccolatini, snacks” rappresenta un’area dell’industria alimentare molto importante per l’economia italiana: nel 2021 ha inciso sul fatturato globale dell’industria alimentare per circa il 3,2%, mostrando una crescita pari al 10% rispetto all’anno precedente. Dopo un 2020 decisamente in calo, il settore ha dunque recuperato almeno parzialmente le perdite: sul fronte della produzione ha infatti registrato un +4,8%. In risalita, rispetto al 2020, sia le esportazioni che le importazioni, rispettivamente del 10,6% e del 10,9%. Si tratta di un ambito industriale decisamente variegato, e ognuna delle tipologie elencate presenta numerose varianti.

Pensiamo, per esempio, al comporto cioccolata - il più ampio di tutti - dove troviamo sia i cioccolatini che le tavolette di cioccolata di vario genere, le uova di cioccolata per le ricorrenze pasquali, ma anche i preparati per dolci, le polveri di cacao e le creme spalmabili. Le ipotesi evolutive per il 2022 si concentrano su una conferma della crescita produttiva intorno al 10%, che continua a essere guidata dall’andamento delle esportazioni, di cui si prevede un ulteriore +15% rispetto all’anno precedente.

Tabella 2. Segmentazione del settore “cioccolato, caramelle & snacks”. Quantità in tonnellate.
  2020 2021 21/20
Caramelle, gomme e confetteria 102.700 108.862 6,00%
Cioccolatini e ricorrenze 133.800 173.940 30,00%
Tavolette e barre di cioccolata 60.400 71.212 17,90%
Preparati per dolci (compreso cacao) 1.900 1.045 -45,00%
Snacks 56.600 27.168 -52,00%
Creme spalmabili 73.200 66.905 -8,60%
Totale 428.600 449.131 4,80%
Fonte: data processing by Istituto Italiano Imballaggio on Istat and Unionfood data.

Una “dolce” segmentazione

In base alla classificazione di Unionfood, il settore si suddivide in diversi segmenti.

  • Il più rappresentativo resta il mondo “cioccolatini e prodotti da ricorrenza” (38,7% circa sul globale) che, secondo l’ISTAT, nel 2021 registra una crescita pari a circa il 30%. A condizionare in modo significativo questo trend è stato il consumo di uova di cioccolata in occasione delle feste pasquali 2021, molto diverse da quelle dell’anno precedente quando si era in lockdown, con l’impossibilità di festeggiare se non nel ristretto nucleo famigliare. Anche l’export ha influito molto al riguardo, grazie a una decisa ripresa valutata intorno al 7%.
  • Con il 24,2% di rappresentatività troviamo la categoria “caramelle, gomme e confetti”, in cui rientrano anche chewing gum, canditi, torroni ecc. Nel 2021 anche questo segmento risulta in crescita, con una produzione che registra il +6% rispetto al 2020.
  • Seguono il segmento delle tavolette di cioccolata, sia ripiene che non, semplici, con aggiunta di frutta secca, fondenti, al latte, oppure bianca (15,9% circa sul globale), e il segmento delle creme spalmabili (14,9%) che risultano però in calo rispetto al 2020.
  •  Per finire, gli snacks (6% di rappresentatività) e i preparati per dolci, compreso cacao in polvere, allo 0,2%.
Tabella 3. Incidenza sulla globalità del settore “cioccolato, caramelle & snacks”
  2021
Caramelle, gomme e confetteria 24,20%
Cioccolatini e ricorrenze 38,70%
Tavolette e barre di cioccolata 15,90%
Preparati per dolci (compreso cacao) 0,20%
Snacks 6,00%
Creme spalmabili 14,90%
Totale 100,00%
Fonte: data processing by Istituto Italiano Imballaggio on Istat and Unionfood data.

Tipologie di confezionamento

Il settore vede una netta prevalenza degli imballaggi flessibili da converter che, grazie alle loro caratteristiche, sono in grado di mantenere intatte le proprietà organolettiche del prodotto, la sua freschezza, il suo aroma, ecc. Questi imballaggi sono anche in grado di fornire un’immagine accattivante del prodotto e questo, in termini di marketing, è un plus importante.
Considerando il settore nella sua globalità, creme spalmabili a parte, questa tipologia di confezionamento è pari al 55,5% di share. Seguono, con il 17%, gli imballaggi realizzati in foil di alluminio per avvolgere le tavolette di cioccolata oppure le uova di Pasqua e gli imballaggi flessibili di plastica (buste e sacchetti) con il 14,8%.
Gli astucci in cartoncino, usati in prevalenza per confezionare caramelle e chewing gum, sono all’11%.
Seguono a grande distanza altri imballaggi, utilizzati in misura molto minore rispetto ai precedenti: scatole fantasia in acciaio usate per caramelle e cioccolatini (1,3%), sacchetti di carta (0,3%) e, infine, imballaggi rigidi in plastica, per esempio per confezioni di grande formato dei chewing (0,1%).

Discorso a parte meritano le creme spalmabili, dove regna il vasetto in vetro con il 79% di share; a seguire, le vaschette di plastica monodosi (11%) e i bicchieri di plastica (7%). Abbiamo infine il tubetto flessibile di alluminio, che si posiziona al 3%. Nel 2021 sono state circa 135.000 le tonnellate di imballaggi utilizzate in quest’area alimentare, considerando imballaggi primari, secondari, da trasporto, accessori e chiusure. Il cartone ondulato, usato esclusivamente per il trasporto, ha superato le 62.000 tonnellate Su 59.000 tonnellate di imballaggi primari, quasi 17.000 sono imputabili ai flessibili da converter, il che, considerando la loro estrema leggerezza, rappresenta un dato decisamente rilevante. Così come significativa è la quantità dei vasetti di vetro, circa 27.000 tonnellate, utilizzati solo per le creme spalmabili.

Tabella 4. Mix del packaging nel settore “cioccolato, caramelle & snacks”. Valori % riferiti alle tonnellate di imballaggi.
  2021
Flessibili converter 55,50%
Alluminio flessibile 17%
Plastica flessibile 14,80%
Cartoncino 11%
Acciaio 1,30%
Carta 0,30%
Plastica rigida 0,10%
Fonte: data processing by Istituto Italiano Imballaggio on Istat and Unionfood data.
Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio
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