Il cartone è buono e fa bene

Ridotto ulteriormente il CAC su carta e cartone, aumentano i benefici per gli utilizzatori di imballaggi cellulosici e per l’ambiente.

Il cartone ondulato ha un ruolo attivo nella promozione della raccolta e del riciclo: a testimoniarlo sono i risultati registrati da GIFCO (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone On­dulato), che evidenziano come l’80% degli imballaggi di cartone ondulato prodotti in Italia è costituito da materiale proveniente dalla raccolta differenziata.
Questi risultati si sommano a quelli conseguiti in generale dal nostro Paese nell’ambito della raccolta differenziata degli imballaggi cellulosici. I numeri sono eccellenti, dato che 9 imballaggi su 10 vengono avviati a riciclo e recupero, permettendo al Conai (Consorzio nazionale Imballaggi) di introdurre nella filiera carta e cartone una nuova riduzione del Contributo Ambientale, che dal 1° aprile, scende dagli attuali 10 euro a 6 euro a t.
Si tratta della terza riduzione decisa in poco più di un anno, che ha portato il contributo dai 22 euro di gennaio 2012 a 6 euro: ciò significa che le aziende che producono imballaggi cellulosici dovranno corrispondere complessivamente il 73% in meno rispetto all’anno precedente.
Una vera e propria boccata di ossigeno, dunque, anche per le imprese che hanno scelto di utilizzare il packaging di carta e cartone: le progressive riduzioni del 2012 hanno infatti consentito un risparmio di circa 30 milioni di euro, al quale nel corso di quest’anno, se ne aggiunge uno ulteriore di oltre 10 milioni. Il  beneficio economico ottenuto dal sistema in seguito a questa nuova riduzione del Cac va quindi di pari passo con quello ambientale, che si traduce in un minor impatto e in risorse rinnovate per l’industria cartaria e della trasformazione.

Produttori di imballaggi consapevoli
Le aziende aderenti a GIFCO ogni anno producono oltre 3,5 milioni di t di imballaggi, utilizzando come principale materia prima la carta riciclata.
Il comparto ha inoltre avviato da qualche anno una riduzione della grammatura media della scatola che, in poco tempo, ha permesso di diminuire la quantità di imballaggi immessi di oltre 850 mila tonnellate (una strategia, questa, che ha evitato di riempire cinque discariche di medie dimensioni). Per quanto riguarda invece la materia prima fibrosa vergine, essa è impiegata per questioni igieniche e di resistenza per esempio nel settore ortofrutticolo dalle aziende aderenti al Consorzio Bestak (organismo nato nel 2004 nell’ambito di GIFCO, e che riunisce a livello nazionale i produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta). In questo caso la materia proviene da foreste certificate, dove vengono piantati più alberi di quelli tagliati, con doppio beneficio per l’ambiente.

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