Fare chiarezza sulle stoviglie monouso di plastica
Riportiamo la sintesi di una nota ricevuta dal Gruppo Pro.Mo di Federazione Gomma Plastica, cui aderiscono produttori di imballaggi e stoviglie monouso di plastica (www.pro-mo.it).
A fronte di dichiarazioni erronee e fuorvianti riportate da alcune testate giornalistiche circa la “presenza nei piatti di fluorurato, un additivo non consentito”, il Gruppo Pro.Mo ribadisce quanto segue: «Gli imballaggi in plastica per alimenti sono conformi alle disposizioni previste dal Regolamento UE 10/2011, sono da considerarsi sicuri e non presentano alcun rischio per il consumatore finale. I composti fluorurati non sono infatti presenti nei polimeri utilizzati per produrre stoviglie monouso in plastica, né tantomeno vengono aggiunti durante il processo produttivo. Con riferimento alle attività di verifica dei NAS presso numerose mense scolastiche, e a quanto riportato da alcune testate giornalistiche, che hanno genericamente parlato di “piatti di plastiche contaminate” in associazione con la presenza di residui di fluorurati in “piatti fondi”, si specifica che tali residui non si possono trovare nelle stoviglie monouso in plastica, ma eventualmente in stoviglie monouso compostabili in polpa di cellulosa.
[...] Diversamente da imballaggi realizzati con altre materie prime rispetto alla plastica, gli imballaggi in plastica destinati al contatto con alimenti (definizione che comprende anche le stoviglie monouso utilizzate nelle mense scolastiche) sono tra i più regolamentati, vista la presenza di una specifica massiccia legislazione europea (Regolamento UE N.10/2011) che si affianca a quella nazionale. Il Regolamento UE 10/2011 si pone in attuazione del Regolamento comunitario quadro (Reg. CE 1935/2004) riguardante i materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti [...].
Le aziende aderenti al Gruppo Pro.Mo sono da tempo impegnate in un percorso di crescita qualitativa, che ha portato alla stesura di “Linee guida” per la produzione, tali da fissare criteri di controllo anche più stringenti di quelli previsti dalle norme.