Consorzio Ricrea Riciclo imballaggi in acciaio al 75%
Dal 1° gennaio 2019 diminuisce il CAC per gli imballaggi in acciaio. Grazie alle 361.403 t di acciaio recuperato dagli imballaggi in Italia nel 2017 si è ottenuto un risparmio diretto di 686.660 t di minerali di ferro e di 216.842 t di carbone, oltre che di 646.922 t di CO2.
L’Italia si conferma un’eccellenza nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio, ovvero barattoli per pomodori e scatolette per tonno, bombolette spray, tappi corona, latte, scatole per dolci e liquori, fusti, fustini e capsule per vasetti. Nel 2017, nel nostro Paese, ne sono state infatti avviate a riciclo 361.403 t, un quantitativo sufficiente a realizzare ben 3.600 km di binari ferroviari, in grado di collegare Bari e Mosca.
Il tasso di recupero, pari al 75,3% rispetto alle quantità immesse a consumo, ci posiziona tra i migliori in Europa.
Secondo i dati resi noti da RICREA (il consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio), rispetto all’anno precedente, gli indicatori operativi segnalano un aumento della quantità di imballaggi immessi a consumo (479.737 t, +1,3%) e dei Comuni coinvolti in convenzioni (5.666), con una popolazione servita che ha raggiunto quota 82%.
Una delle attività principali di RICREA è proprio la promozione della raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio attraverso la stipula delle convenzioni con i Comuni sulla base dell’accordo quadro ANCI-CONAI, lo strumento attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai Comuni italiani la copertura dei maggiori oneri sostenuti per fare le raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggi.
Diminuzione progressiva del CAC
Nel 2017, grazie a un incremento significativo dei ricavi da cessione materiale, i ricavi del Consorzio sono aumentati: un trend positivo, questo, che ha consentito di ridurre ulteriormente il Contributo Ambientale CONAI (CAC), che a 1° gennaio 2018 ha raggiunto quota 8 euro/ton per arrivare ai previsti 3 euro/ton dal 1° gennaio 2019, il valore più basso dalla costituzione di RICREA.
Ricordiamo che il CAC, stabilito per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio, rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per i maggiori oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi.
«In questi utimi anni, i ricavi generati dalla vendita di materiale hanno superato le entrare dovute al contributo ambientale» spiega Federico Fusari, Direttore Generale di Ricrea.
«E gli attuali valori del CAC, oltre a essere un importante fattore competitivo per le imprese consorziate, rappresenta la misura dell’efficienza gestionale raggiunta dal Consorzio. La sfida che ci attende nel prossimo futuro sarà quella di continuare a far fronte alle minori entrate dovute alla riduzione del CAC, assicurando al tempo stesso un maggior impegno nei confronti dei Comuni, per migliorare ulteriormente i già ottimi risultati ottenuti».