Come sta reagendo l'America Latina

Anche l’America Latina sta facendo la sua parte per far fronte all’emergenza coronavirus. Le aziende dei vari comparti stanno rispondendo con tutte le risorse necessarie per assicurare le forniture nella massima sicurezza e, talvolta, reinventando l’attività.

La brasiliana Margrif si impegna a mantenere operativi tutti i suoi impianti di trasformazione della carne. Oltre al Brasile, il gruppo conta stabilimenti in Argentina, Uruguay, Cile e Stati Uniti che attualmente operano a pieno regime per garantire le forniture nei mercati locali ed esteri (oltre 100 paesi).

In Messico il gruppo Bimbo ha ribadit

o il suo impegno nel garantire le forniture, soprattutto quelle di prodotti a lunga scadenza. Per farlo la società sta adottando tutte le misure necessarie per mettere i lavoratori nella massima sicurezza con sanificazioni frequenti degli ambienti e meccanismi per il controllo della temperatura dei dipendenti.

Il birrificio Ambev (Brasile) ha riconvertito una delle sue fabbriche nello stato di Rio de Janeiro che ora produce gel disinfettante per le mani da distribuire negli ospedali.

Il gigante argentino dell’e-commerce Mercado Libre ha azzerato le commissioni ai venditori di prodotti necessari in tempo di Coronavirus. La misura, in vigore dal 17 al 31 marzo, avrà un impatto su 252mila prodotti per la pulizia e igiene personale, nonché per alimenti non deperibili.

In Brasile, James Delivery, di proprietà del Grupo Pão de Açúcar (GPA), consociata del gigante francese della distribuzione al dettaglio Casino, offre la consegna gratuita nel tentativo di incoraggiare la popolazione a rimanere a casa.

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