Azione e reazione
Sempre vicini ai dipendenti e ai clienti
Gabriele Gnudi, G.B. Gnudi Bruno SpA (Bologna), vendita e assistenza di macchine per i settori chimico-farmaceutico, alimentare, dolciario, cosmetico, cartario e vario.
La storia della GB Gnudi Bruno SpA ha radici lontane: fondata da Bruno Gnudi nel 1965, ha assistito a decenni di storia sociale ed economica italiana, superando periodi “bui” e consolidando sempre più il proprio posizionamento nella vendita e assistenza di macchine da imballaggio a marchio CAM.
Con sincerità, Gabriele Gnudi oggi ammette: «Non eravamo preparati, come tutti, ad affrontare una pandemia mondiale che, fino a poche settimane prima poteva risultare credibile solo nei film di fantascienza: in un contesto inedito la nostra storia e la nostra esperienza avevano poco da insegnarci. Ma dopo un primissimo e comprensibile momento di smarrimento ci siamo dati due priorità: mantenere la produttività e presidiare la relazione con i dipendenti».
«Per quanto riguarda le attività, fortunatamente non abbiamo mai avuto blocchi significativi: i nostri clienti, in gran parte aziende farmaceutiche, non hanno mai interrotto la produzione, con le conseguenti necessità di completamento, aggiornamento o assistenza delle proprie linee. Abbiamo inizialmente ridotto le trasferte dei tecnici, ma le consegne in corso non hanno subito significativi ritardi e l’attività di assistenza post vendita è proseguita come di consueto. Solo un’esigua minoranza di subfornitori - precisa Gnudi - ha dovuto interrompere l’attività, proprio all’inizio della pandemia, ritardando le consegne».
Al momento in cui scriviamo, la società non ritiene di avere perso quote di mercato nel primo trimestre dell’anno, pur registrando una flessione di circa il 10% del fatturato. «Autorizzati a lavorare in quanto inseriti nella filiera del farmaco, siamo rimasti sempre attivi senza ricorrere ad ammortizzatori sociali e incentivando piuttosto l’utilizzo di ferie residue.
Volendo tuttavia garantire la maggiore tranquillità possibile ai collaboratori abbiamo, come molti, “improvvisato” il lavoro a distanza che si è rivelato, anche con nostra sorpresa, una modalità efficace e molto apprezzata dai dipendenti, avendo avuto anche attenzione nel rafforzare i momenti di incontro, seppur virtuali, per mantenere alto lo scambio comunicativo e il senso di appartenenza.
Ad oggi stiamo proseguendo in maniera “mista” e, nel futuro, cercheremo di conservare alcuni dei vantaggi sperimentati. Da ultimo - conclude Gnudi - abbiamo aderito al programma di controllo incentivato dalla Regione Emilia Romagna, sottoponendo tutti i dipendenti a un primo test sierologico, che verrà ripetuto tri-settimanalmente sempre su base volontaria».