Labelexpo 2013: oltre l’etichetta

Gli etichettifici guardano con interesse crescente agli sbocchi nel flexible packaging, la banda stretta... si allarga e la tecnologia abbatte i confini fra le aree applicative. Da Bruxelles gli ultimi sviluppi in fatto di macchine, supporti e complementi per l’etichettatura.

Labelexpo Europe 2013 (Bruxelles, 24-27 settembre) ha chiuso i battenti dopo quattro giorni intensi di incontri e presentazioni, riconfermandosi appuntamento internazionale dell’industria dell’etichettatura. Organizzata da Tarsus con cadenza biennale e - nomen omen - una stretta focalizzazione sul labelling, si è affermata come concreta occasione di business e vanta una crescita progressiva di partecipazione, che non si è arrestata neppure nei momenti più difficili, sostenuta dallo sviluppo costante del comparto di riferimento.
Quest’anno il numero di espositori ha sfiorato le 600 unità (550 nell’edizione record del 2011) e, soprattutto, sono aumentati ulteriormente i visitatori, provenienti da 158 paesi (123 nel 2011), che hanno raggiunto quota 31.795 contro i 28.636 precedenti (+11%). A Bruxelles, infatti, confluiscono operatori di tutto il mondo, italiani compresi, che in Belgio incontrano molti connazionali. Lo abbiamo riscontrato di persona, nel corso della visita alla fiera, e lo hanno testimoniato i rappresentanti dell’industria e delle istituzioni, primo fra tutti Valter Viscardi, segretario del Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive, Assografici), che nei corridoi del centro espositivo ha incontrato la quasi totalità degli associati.

Luce sui trend. Labelexpo, logicamente, è occasione per monitorare orientamenti e avanzamenti della domanda e della tecnologia e, anche da questo punto di vista, non ha tradito. Come hanno sottolineato molti osservatori autorevoli, fra cui Sante Conselvan (titolare di I&C e presidente Atif), il mondo dell’etichettatura progredisce più per lenta maturazione che per brusche accelerate, ma in fiera le novità si manifestano con particolare chiarezza. Per esempio nel progressivo avvicinamento al narrow web dei costruttori di macchine da stampa a fascia media (Uteco, per citare un italiano di spicco), o nella diffusa e viva attenzione al multiprocesso di qualità (Omet, per fare un esempio classico) per poter gestire, sullo stesso impianto e in un solo passaggio, lavori di natura e complessità diversa.
Labelexpo 2013, infatti, ha visto in campo macchine ancora più veloci e “prestanti” ma soprattutto flessibili e aperte (Gallus, Durst, Müller Martini, Epson, Mark Andy…), e integrate con tutte le possibili soluzioni di finissaggio, in linea e non, per la nobilitazione dello stampato (Durst, EFI con Sei Laser, HP Indigo…). I visitatori hanno toccato con mano i progressi in velocità e flessibilità, trasversali a tutte le tecnologie, il ruolo imprescindibile dell’elettronica e dei software di gestione, la progressiva affermazione della stampa digitale nelle tirature brevi, il fiorire di soluzioni al servizio dell’UV (le lampade Gew di nuova generazione e il fiorire di avanzamenti per l’essiccazione LED) il concretizzarsi delle istanze “eco” (ecologiche e soprattutto eco-compatibili) in supporti, adesivi, inchiostri, lacche sempre più sottili ed efficaci. E compatibili con il contatto alimentare.

Infine le novità assolute, di cui possiamo citare, a mo’ di esempio, il laminato autoadesivo senza liner a marchio Core di Ritrama e il rivoluzionario sistema Six True di autenticazione delle merci, sviluppato da un pool di aziende italiane e brevettato a livello mondiale, presentato allo stand di De Rossi Vittoriano.

Di seguito una prima rassegna di soluzioni viste in fiera.

Film sottili, adesivi versatili
Avery Dennison Materials Group Europe ha sviluppato la gamma di pellicole CleanFlake™ (Bottle-to-Bottle) per migliorare la riciclabilità dei contenitori di PET. Grazie a un adesivo apposito, che si stacca facilmente e senza lasciare residui, le scaglie di PET riciclato possono infatti essere riutilizzate per produrre nuove pellicole e vaschette.
In fiera, anche la nuova tecnologia ClearCut che, abbinata a pellicole BOPP e MDO, permette di ridurre gli spessori delle etichette e il loro impatto ambientale (il peso è inferiore anche del 31%). Gli adesivi impiegati lasciano più tempo per rilavorare le etichette non applicate correttamente e permettono di ottenere etichette ideali anche nelle applicazioni “no label” e dove si richieda una particolare resistenza alla compressione.
Digitale: evoluzioni a tutto campo
Durst ha messo a punto una nuova versione del sistema di stampa digitale inkjet UV Tau 330. Ora la macchina può essere equipaggiata con i nuovi inchiostri UV a bassa migrazione Sunjet di Sun Chemical, idonei all’imballaggio alimentare primario e al packaging farmaceutico, ampliando così la gamma di applicazioni alle pellicole senza substrato, per le quali incorpora anche un rullo di raffreddamento ad hoc.

Durst ha anche lavorato ad aumentare la produttività della macchina, con un workflow end-to-end di finitura digitale in linea. Il sistema adotta una moderna tecnologia di fustellatura laser della Spartanics, con un potente laser da 1000 W, che permette la commutazione automatica tra i diversi processi di stampa, è in grado di gestire più processi in un unico passaggio e può essere completato con i moduli per il rivestimento UV e la laminazione.
Agente esclusivo della divisione Labels & Package Printing di Durst è Lirmaprint.

Per etichette e packaging

Fujifilm presenta la nuova stampante digitale ink jet UV Graphium, sviluppata e prodotta da FFEI Ltd per la realizzazione di etichette, packaging e stampe speciali in basse e medie tirature, su un’ampia gamma di materiali.
La macchina supporta fino a cinque moduli digitali e sei stazioni flessogrfiche, permettendo di integrare in linea, e di effettuare in un solo passaggio, stampa e finissaggio.
Inoltre, utilizza testine di stampa all'avanguardia insieme al nuovo inchiostro Fujifilm Uvijet, con dimensioni di goccia da 6 a 42 picolitri, che permettono di riprodurre in modo affidabile e costante otto livelli di grigio.

Adesivi per nastri, etichette e arti grafiche

Dopo l’acquisizione della Forbo, l’offerta di H.B. Fuller si è ulteriormente ampliata e oggi include nuovi prodotti a base acqua, hot melt e adesivi a solvente.
Un interesse particolare hanno riscosso a Bruxelles la linea water-based a marchio Fulltak®, fra cui spiccano il versatilissimo SE5235 e il super-permanente SE5392 che assicura un’adesione superiore su un’ampia varietà di superfici, oltre alla buona resistenza al distacco, a una lunga vita e alla garanzia di assoluta trasparenza.
Foil per impreziosire
Aumentano nel food le richieste di inserti preziosi sulle etichette o sulle confezioni di prodotti premium, ma si fanno avanti i pionieri di comparti manifatturieri meno charmant. Come l’innovativo produttore di olio per motori, che presenta la linea alto di gamma in una confezione dorata con etichetta di PE da 100 micron, stampata in offset 4 colori e decorata in hot stamping con foil Light Line® Laser Seamless 385 di Kurz (in Italia con Luxoro, Parona, PV), ologramma e QR Code.
Wrap around e autoadesivo
Manucor ha portato in fiera gli ultimi sviluppi in fatto di film per l’etichettatura.
Per le applicazioni wrap around si citano il trasparente e brillante PL, monotrattato, con spessori di 25, 30, 35 e 40; LLS, anch’esso monotrattato e trasparente; il bianco e brillante LLM, trattato su un lato, cavitato, a bassissimo peso specifico; il bianco cavitato metallizzato LLDM ad alta resa metrica; il bianco LLG, molto brillante, trattato su un lato, cavitato a bassissimo peso specifico; e l’LMA con effetto paper-like.
Per le etichette autoadesive sono stati presentati dei film trasparenti e brillanti (SL), un cinque-strati bianco cavitato per etichette rigide e semirigide (SLC) e un bianco pigmentato e 5 strati, trattato su un lato (SLW).
Wrap around e autoadesivo
Il nuovo EcoLiner di Mondi è prodotto senza utilizzare alcun tipo di sbiancante chimico e, su richiesta, può essere costituito di materia prima certificata FSC. Si tratta dunque di un supporto eco-compatibile, la cui fabbricazione richiede meno risorse, che arricchisce la Green Range di materiali Mondi per il packag- ing, ottimizzati per ridurre consumi, sprechi e rifiuti, e certificati come sostenibili da enti internazionali riconosciuti.
EcoLiner si distingue a colpo d’occhio per la colorazione naturale, ed è disponibile in larghezze da 20 a 2.300 mm, da 62, 80 e 90 grammi. Combinato con un adesivo biodegradabile rappresenta un’alternativa radicalmente ecologica.

 


Offset per il labeling

Con le ultime macchine da stampa VSOP (Variable Sleeve Offset Printing) e la Alprinta V, Müller Martini rilancia i plus dell’offset nell’etichettatura e nell’imballaggio flessibile: minor costo delle lastre, gamma più vasta di supporti e impatto ambientale ridotto. In particolare, la VSOP con tecnologia sleeve permette di cambiare i formati di stampa in modo semplice e veloce, senza dover sostituire inserti completi, con benefici evidenti soprattutto in caso di lunghezze di stampa che cambiano di frequente. Ogni commessa può essere preparata offline e le regolazioni vengono effettuate automaticamente.
Multiprocesso di fascia media
Omet valorizza la propria capacità di realizzare macchine per stampare in linea utilizzando diverse tecnologie e controlli elettronici ad alte prestazioni, che abbattono il tempo di set-up e gli scarti di materiale in fase di avvio e produzione.
Un esempio? La XFlex X6 con luce 430 mm (ma è disponibile fino a 530 mm), 3 unità flexo e 5 gruppi offset a maniche, è pensata per gli stampatori di etichette che si basano su standard di stampa offset ma colgono i vantaggi del multi-processo flessibile. Completano la configurazione: cold foil, gruppo serigrafico, il sistema di raccolta dello sfrido Rock'n'Roll, e il sistema di controllo di registro Vision-1.
Un marcatore e un applicatore
Primera Technology Europe (rappresentata in Italia da Primetec) presenta l’applicatore di etichette semi-automatico AP550e.
AP550e applica etichette direttamente su una vasta gamma di superfici piane come scatole, borse, sacchetti, coperchi, barattoli ecc. Il posizionamento avviene senza grinze o pieghe, esattamente nella posizione desiderata, aumentando in misura rilevante la produttività della linea.
Idee per il linerless
Ritrama (materiali autoadesivi standard e speciali) propone Core Linerless Solutions®: una soluzione linerless competitiva ed efficiente, sviluppata in collaborazione con Prati (macchine per il converting) e Ilti (etichettatrici), che permette di dimezzare lo spessore del film autoadesivo per etichette e di valorizzare il liner assegnandogli una nuova funzione.
Core Linerless Solutions®  è composto da un film sottile di PP su un liner siliconato, che viene stampato alle più alte velocità su macchine tradizionali, e quindi veicolato sull’apposito modulo Prati per essere trasformato in monomateriale senza liner. Qui la macchina “apre” il film stampato e gira il liner, che viene laminato sulla superficie del materiale adesivo formando uno strato protettivo, alternativo alla sovraverniciatura. Sulla stessa linea l’etichetta così ottenuta viene poi tagliata e microperforata, e infine avvolta in singole bobine.
Un’impronta antifrode
Un pool di aziende con specializzazioni complementari (a Labelexpo con De Rossi Vittoriano) ha creato Six True: un sistema di verifica proposto a un tempo come “impronta digitale”, in grado di identificare un oggetto in modo univoco, e come soluzione semplice ed economica da creare e impossibile da replicare.
Six True è un sistema di segni che si stampa o applica sul singolo prodotto da proteggere, e che viene controllato dal consumatore finale tramite smart phone. Si compone di un codice a barre bidimensionale (QR) e di un segno unico e non riproducibile, creato combinando in modo casuale e “meccanico” delle microgocce di colore con dei materiali speciali. L’immagine di ogni singolo abbinamento segno+codice viene quindi archiviata in una banca dati centrale e “attivata” una volta che il produttore conferma l’immissione del prodotto nella catena distributiva. A questo punto chiunque può, scaricando sul proprio cellulare (o altro device) un’App gratuita, scannerizzare il segno e collegarsi così al sito SixTrue per sapere, in pochi secondi, se il prodotto è originale o no. E per ricevere tutte le altre eventuali informazioni che gli interessano, favorendo così iniziative di marketing, esperienze promozionali e altro ancora.
Inchiostri per tutte le tecnologie
SolarClear® Digital UV Coatings è una nuova gamma di quattro rivestimenti flessografici essiccabili agli UV, adatti per la stampa con HP Indigo ElectroInk®. Sun Chemical li ha sviluppati con adeguate proprietà di protezione, antiscivolo e riflettenti e includono rivestimenti ad alta brillantezza, opachi, stampabili e a bassa migrazione. Sono stati presentati a Labelexpo insieme agli altri prodotti Sun Chemical per il settore delle etichette e del packaging, fra cui figurano anche i due nuovi inchiostri bianchi UV ad alta opacità SolarFlex Neutron White e SolarFlex Sleeve High Opacity White (quest’ultimo per la stampa sul retro di maniche retraibili e altri substrati difficili) e gli inchiostri a bassa migrazione EtiJetTM ULM per le applicazioni inkjet.
Vedo-non vedo e altre etichette
Tutta la suggestione del no-label look nel nuovo substrato da 50 micron, realizzato da UPM Raflatac per il personal care. Si chiama Raflex Pro Clear e si accompagna a un altro film MDO, il Raflex Pro White che, al contrario, offre la massima opacità come base per una decorazione di alta qualità. Questi materiali combinano i pregi di PE e PP, estetica e funzionalità, la duttilità necessaria a seguire i contorni del contenitore, un’elevata comprimibilità e la rigidità che serve per un’efficace movimentazione anche ad alta velocità. Abbinato al liner PET23, Raflex Pro ha uno spessore e una grammatura ridotti del 40%.

 

 

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